Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro padre Angelo, 
ho sentito un grandissimo bisogno di scriverle. Mi chiamo … e ho 22 anni. Sono cresciuta con l’educazione di una madre autenticamente credente, dalla fede fortissima e sincera. Questo, però, non mi ha impedito dall’allontanarmi dal cammino del Signore, di prendere cattive strade, di rinnegare persino l’esistenza di Dio, che è sempre la cosa più facile da pensare nei momenti di grande dolore. Gli ultimi due anni sono stati molto difficili. Ho conosciuto persone e realtà che mi sembravano allettanti, straordinarie. In realtà mi hanno trascinato in una spirale di vizi, peccati, dolore, sentimenti orribili. A un certo punto, però, ho iniziato a capire quanto stessi sbagliando, quanto non volevo che la mia vita andasse così. Ho percepito chiaramente una volontà di cambiamento. La mia prima svolta è stata l’incontro casuale con delle letture sul Mistero della Divina Misericordia. Questa scoperta ha sciolto molti nodi del mio cuore. Commossa, ho sentito un abbraccio di conforto. Ho avvertito pienamente una manifestazione di amore divino dentro di me. Mi sono pentita di cuore, ho capito che mai, nemmeno per un secondo, l’amore di Dio mi ha abbandonato. Che Gesù mi ha difeso tante volte, e tante volte mi ha aiutato a camminare, anche quando i miei peccati l’hanno ferito in modo orrendo. Da allora mi sto impegnando a recuperare tutta la strada di vita che ho perso, con uno sforzo continuo per restare sulle vie che ci ha indicato il Signore. Spesso però vacillo. Sono colta da paure, ansie, preoccupazioni per le cose futili che mi distolgono dal mio nuovo cammino. Dimentico di pregare, dimentico la parola di Dio. E più mi distolgo, più ho paura di tornare sotto la sua protezione, perché temo di averlo offeso con la mia fragilità. Io sento in me il desiderio di una fede grande e solida, che non si lascia distogliere dalla vita quotidiana, vorrei che la parola di Gesù fosse sempre dentro di me e fortificarmi ogni giorno, rendere la mia intera vita un’offerta a Dio. Come posso fare per essere più forte, se la preghiera, il pentimento e la confessione, la stessa Eucarestia domenicale, sembrano non bastare? Come posso fare per rimanere più concentrata sulla mia vita interiore senza lasciarmi distrarre dalle futilità? Io vorrei davvero che Dio entrasse nella mia vita, che vivesse in me, vorrei essere davvero degna di lui e imparare ad amarlo con tutta me stessa, senza distrazioni. 
Spero che mi risponda, caro padre, perché è da tanto tempo che il mio cuore combatte contro il dubbio e l’angoscia. Non ho nulla in contrario alla eventuale pubblicazione della mia mail, ma se così fosse mi farebbe piacere restare anonima.
La ringrazio tanto e pregherò il Sacro Cuore di Gesù di benedirla sempre. 


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. il Signore ha permesso che anche tu venissi deportata nel peccato come l’antico popolo d’Israele fu deportato in Babilonia.
Finalmente è riuscito a far breccia nel tuo cuore. Ti ha trovata, ti ha fatto sentire l’abbraccio della sua misericordia, ti ha purificata, ti ha santificata e ora aneli a Lui.
Senti che senza di Lui sei “come terra deserta, arida, senz’acqua” (Sal 63,2).

2. Il Signore stesso in questo momento ti fa sentire l’esigenza di un legame più stretto. Ti fa capire che la preghiera, la confessione, la stessa Eucaristia domenicale non ti bastano più.
La tua anima comincia ad avvertire l’esigenza di avere i medesimi trattamenti che riceve il tuo corpo.
Tu non mangi una volta la settimana, ma tutti i giorni. Anzi, diverse volte al giorno.

3. “Dacci ogni giorno il nostro pane soprasostanziale” (questa sarebbe la traduzione letterale della prima frase della seconda parte del Padre nostro).
Il nostro pane soprasostanziale è Gesù Cristo.
Gesù è “il pane di Dio… che discende dal cielo e dà la vita al mondo” (Gv 6,33).
Come il tuo corpo non può fare a meno del pane preparato dagli uomini, così la tua anima non può fare a meno del pane di Dio!
Il santo Curato d’Ars, nel cui giorno mi hai scritto la tua mail, diceva che quando Dio ha voluto nutrire i nostri corpi ha messo a loro disposizione tutti i beni di questo mondo.
Quando ha voluto nutrire le nostre anime non ha trovato nessun cibo che le bastasse e allora ha donato se stesso.
Nella medesima linea si era espresso Sant’Agostino nelle sue Confessioni: “Tu Dio, ci hai fatto per te e il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposa in te, Signore” (Confessioni I,1,1).

4. Penso che avrai capito il consiglio che ti sto indicando: l’Eucaristia quotidiana.
Si tratterà anzitutto di verificare l’orario delle Messe e vedere a quale Messa potrai partecipare.
Ma già questa semplice osservazione sarà un fatto di grandissima importanza: perché così facendo comincerai a far girare la tua giornata attorno a Dio, attorno a Gesù. L’orario stesso dei tuoi impegni subirà qualche cambiamento per permetterti di incontrare Gesù, di nutrirti della sua Parola, di offrire te stessa insieme in Lui nella celebrazione del Santo Sacrifico della Messa, di fare la Santa Comunione.
Sentirai che l’incontro con il Signore sarà l’incontro più importante, più prezioso e più efficace di tutta la giornata.
Tutti gli altri incontri ne risentiranno. Da ques’incontro riceveranno luce, protezione e benedizione.

5. Forse inizialmente non ti accorgerai che tutti gli altri incontri riceveranno da questo incontro luce, protezione e benedizione.
Ma più avanti il Signore te lo farà capire: l’incontro con Lui è come ricevere la sua luce quotidiana, perché non potrai fare a meno della sua Parola.
Sarà tua protezione perché ti riparerà da tanti pericoli dell’anima e del corpo.
Sarà tua benedizione perché renderà più feconda ogni tua opera buona e ogni tuo altro incontro.

6. Insieme con l’Eucaristia quotidiana, ti consiglio il Santo Rosario quotidiano.
Durante questa recita farai memoria di quello che il Signore ti ha detto a Messa attraverso le letture e attraverso le ispirazioni.
Se recitato così, il Rosario diventa un vero alimento per la tua vita quotidiana, diventa luce per i tuoi passi, per i tuoi pensieri e per i tuoi sentimenti.
Se ti sorprenderai a non ricordare quanto il Signore ti ha detto attraverso le letture della Messa, il giorno dopo vi metterai più impegno nell’ascolto, persuasa che le sue parole sono in assoluto le parole più importanti e decisive della giornata, perché sono parole che comunicano vita eterna e danno luce a tutto il resto.

7. Per ora faccio basta così per non mettere troppa carne al fuoco.
Ma, come puoi vedere, la tua vita cristiana può essere solidificata solo da Cristo, da quello che gli permetti di fare nella tua vita.
I nostri sforzi consistono solo nel tenergli aperte le porte. E non è cosa da poco.

Ti ringrazio molto per la preghiera che mi hai promesso.
Ti assicuro il mio ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo