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Quesito
Caro Padre Bellon,
volevo raccontarLe di alcune mie ultime esperienze perché trovo molto interessante e amorevole il modo in cui Lei mi risponde sempre.
Sono stato a Firenze di recente e ho voluto fare visita alla basilica dei Padri domenicani, ho avuto anche modo di visitare il museo e di vedere con i miei occhi le celle del Savonarola, di vedere da vicino il suo rosario e di sentire quanto sia stato importante e incisivo questo personaggio storico.
Ho anche visitato per puro interesse artistico e teologico la sinagoga di Firenze, posto che non avevo mai visto una sinagoga in vita mia.
E’ stato un ottimo spunto per meditare sulle differenze che esistono con questa confessione.
A tal proposito mi domando se sia peccato pregare il Signore in un altro luogo di culto, e se entrare in una sinagoga sia consono per un buon cattolico.
Successivamente, ho partecipato alla messa domenicale, dove il padre domenicano ha esposto una predica davvero molto bella, meditando curiosamente, sull’esistenza storica di Gesù per poi soffermarsi sulle varie tesi anche atee che esistono su nostro Signore, inteso come personaggio storico oltre che come Dio.
E così dopo aver meditato su una confessione che non riconosce Gesù come ente trinitario e figlio di Dio, curiosamente penserebbe un ateo, nella casa del Signore ho udito parole che affermavano e corroboravano logicamente proprio questo concetto. Il Signore sa sempre indicarci la via, ci basta volerla vedere. (sic !)
Personalmente ho sempre pensato che Gesù sia davvero il figlio di Dio, solo un personaggio divino può cambiare e rivoluzionare nei millenni il nostro mondo, la sua è stata davvero una rivoluzione per un mondo pagano così lontano dall’amore che solo Lui ha saputo insegnare.
Detto ciò, questa domenica ho voluto onorare il giorno del Signore andando a Santa Maria delle Grazie a Milano, scoprendo con mio vivace stupore che la celebrazione della santissima messa è molto seguita, anche da persone giovani come me !
Il vangelo predicava in questa domenica: "Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro è degno del regno di Dio".
Questo concetto mi ha colpito molto, e mi ha fatto capire che Dio ci chiama alla fatica e alla fede ed anche alla lotta contro noi stessi senza tentennamenti, ma è così difficile non avere mai timori e non guardarsi mai indietro.
Come spesso ormai mi accade, ogni volta che cerco il Signore con più forza e più attenzione accade qualcosa che contrappesa questa mia attenzione di angosciante, ma ancora una volta ho sentito che non ero solo; tuttavia voglio raccontare ad un uomo di chiesa quello che mi è successo per non cadere nella tentazione della superbia e valutare erroneamente eventi che forse non sono così rilevanti.
Ancora una volta mi è apparso in sogno (…).
Tentavo nel sogno di recitare il rosario, consapevole di quale arma di fede sia e di quanto sia potente per volgere gli occhi del Signore e della Vergine Maria su di noi.
Ma non riuscivo, mi veniva impedito dalla paura, avevo la bocca serrata e riuscivo solo a chiedere aiuto al Signore. (…).
Mi sono sentito molto rincuorato… (…).
Non so se dare credito a questo sogno o meno, ma non le nascondo che questa volta l’angoscia é quasi diventata sollievo, perché anche se il Signore mi chiama ad una prova grande, so che affidandomi a Lui non ho nulla da temere.
Se può darmi qualche consiglio Padre sarò felice di accettarlo, continuerò in ogni caso a sostenere la Vostra opera che ritengo davvero preziosa con la fede e con le opere.
Grazie Padre, affettuosamente,
Fabio.
Risposta del sacerdote
Carissimo Fabio,
1. non posso non compiacermi del fatto che sia in Firenze che in Milano hai voluto partecipare all’Eucaristia domenicale nelle chiese dei domenicani.
A Firenze sei entrato nel famoso convento di san Marco, affrescato dal Beato Angelico, abitato da molti santi, tra i quali, sebbene non ancora canonizzato, il venerabile Girolamo Savonarola.
A Milano nella Chiesa della Madonna delle Grazie.
2. Come avrai notato, della tua email ho tralasciato la descrizione del sogno che mi hai raccontato, nel quale ti è parso di intravedere un grosso pericolo per te.
Riprendo però la la frase più importante di quanto mi hai scritto: “Tentavo nel sogno di recitare il rosario, consapevole di quale arma di fede sia e di quanto sia potente per volgere gli occhi del Signore e della Vergine Maria su di noi”.
3. Intanto è bello che anche nel sogno ti scopri a pregare con il Rosario, anzi a rifugiarti nel Rosario.
Pare di poter dire insieme con la sposa del Cantico: “io dormo, ma il mio cuore veglia” (Ct 5,2).
E poi la potenza del Rosario che attira su di te gli occhi del Signore e della Vergine Maria.
4. Mi piace ricordare a questo proposito quanto avvenne il 19 febbraio 1858, in occasione della quarta apparizione della Madonna a Bernadette Soubirous.
Scrive J. B. Estrade, uno dei maggiori testimoni delle vicende di Lourdes, che la Madonna anche in quel giorno “si presentava piena di fascino e di benignità: senza dubbio portava con sé un oggetto religioso (la corona) che costituisce il terrore dell’inferno” (Les apparitions de Lourdes, p. 61).
5. Ad un certo momento durante l’apparizione (lo riferirà Bernadette, perché la gente non si accorse di nulla) “si sentirono delle voci sinistre come di un tumulto provenire dalle viscere della terra che affioravano dalle acque del Gave. Queste voci si richiamavano, si incrociavano e si urtavano fra di loro, come il clamore di una folla che bisticcia.
Una di queste voci, che dominava sulle altre, aveva gridato in maniera stridente e piena di rabbia: “Vattene via, vattene via”.
A quel grido che assomigliava ad una minaccia, la Signora levò la testa e fissò lo sguardo severo verso la riva.
A questo semplice movimento, le voci furono prese da spavento e fuggirono via in tutte le direzioni” (Ib. op. cit, p. 64).
6. È molto eloquente questo fatto.
È stato sufficiente che la Madonna girasse i suoi occhi verso il Gave perché quelle voci infernali sparissero e si dessero alla fuga.
Abbiamo bisogno anche noi che la Madonna giri i suoi occhi misericordiosi sopra di noi e sopra le nostri tribolazioni perché siano messi in fuga tutti gli spiriti cattivi.
Del resto è questo uno dei significati di quella bella invocazione che si trova nell’Antifona Salve Regina quando ad un certo punto si supplica la Madonna dicendo: “Orsù, dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi i tuoi occhi misericordiosi”.
Io sono convinto che tutte le volte che proferiamo queste parole si ripete sulla nostra vita quanto avvenne nella quarta apparizione di Lourdes.
E sono convinto che quello che ha fatto la Madonna, lo fa sempre anche Nostro Signore ogni volta che lo invochiamo.
7. Ieri nella festa dell’Assunta abbiamo sentito di un enorme drago rosso che con tutta la sua potenza infernale (trascina giù un terzo delle stelle del cielo) non può far nulla contro la donna vestita di sole, contro la Madonna.
Vai avanti sereno dunque, con il Rosario quotidiano, con la presenza continua di Maria nella tua vita e nelle tue azioni, con la corona del Rosario sempre con te, in tasca, come faceva PierGiorgio Frassati.
L’inferno non potrà farti nulla di male se sarai sempre con la Madonna a fianco, con la continua presenza di Maria.
Vai avanti dunque sempre così, attirando su di te con il Rosario lo sguardo benevolo e liberante di Cristo e della beata Vergine.
Grazie per questa testimonianza.
Ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo