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Quesito
Carissimo Padre Angelo,
è molto tempo che desidero scriverti, ma le vicissitudini della vita, quello che stò passando a causa della malattia di mia madre mi gettano nello sconforto e nello smarrimento, ma ho deciso di farlo, scusa per la mia lungaggine, ma come tutti quelli che stanno vivendo la malattia di un familiare e tu non puoi fare nulla, chiedo una parola di conforto.
Nell’oggetto dell’email ti pongo una domanda, come fare per liberarci di certi peccati, soprattutto quelli legati al sesso? Mi capita di ripetere errori del passato e di cadere in tentazione, come vedere film porno, commettere atti impuri da solo e anche con una ragazza con la quale mi stò frequentando, che cosa provo dopo? Sconforto, rabbia, oppure dico che senso abbia confessarsi se poi ci si ricade?
Ti prego di aiutarmi in questo, cosa mi suggerisci?
A volte penso vado da un sacerdote, mi confesso e poi se sbaglio di nuovo? Quante volte devo fare il sacramento della riconciliazione? Qual è la ricetta migliore per poter uscire da questa situazione? Forse è uno sfogo a tutto quello che stò passando, ma il dopo è peggio di prima. Come dici tu quando mi comporto in questa maniera mi sento peggio di prima, mi viene il dubbio, se poi ci ricado?
Ha senso confessarsi? La preghiera può aiutarmi in tutto questo? Prima di affrontare il sacramento della penitenza cosa mi suggerisci di fare? Ti ringrazio per le tue risposte e spero di risentirti presto, un abbraccio per tutto quello che fai per le povere anime come me.
M.
Risposta del sacerdote
Caro M.,
1. anzitutto voglio esprimerti la mia vicinanza per la malattia di tua madre.
Questa sera nella celebrazione della Messa unirò il suo dolore, che è anche il tuo, al sacrificio di Cristo.
Quando la nostra sofferenza è unita a quella di Cristo riceve un potere enorme di redenzione.
Indubbiamente tutti e due state vivendo una delle ore più alte e più meritorie della vostra vita.
Solo la luce di Cristo può dirci questo, ed è sufficiente per farci andare avanti con coraggio e con fiducia.
2. Vengo adesso alla domanda che mi hai fatto.
Per risolvere il problema di fondo è necessario avere chiaro l’obiettivo per cui stiamo consumando i nostri giorni.
Questo obiettivo è la santità.
3. Deve essere un obiettivo concreto che illumina i nostri passi, le nostre scelte pratiche.
A questo proposito ti dico: come il beato papa Giovanni Paolo II affermava che le nostre comunità cristiane devono caratterizzarsi per una pedagogia della santità, così anche la vita di ciascuno di noi deve caratterizzarsi come la vita di uno che tende alla santità.
4. Per conseguire questo obiettivo è necessario dotarsi di una disciplina interiore, di regole.
In tutti gli ambiti della vita abbiamo bisogno di regole: nel lavoro, nel preparare il cibo, nei rapporti con gli altri, nello studio, nel programmare il proprio tempo…
Così anche per l’affare in assoluto più importante, per l’obiettivo per cui viviamo, è necessario avere una disciplina interiore.
5. Allora è necessario avere delle regole per quanto concerne la vita di preghiera: tempo e contenuti.
Ti raccomando, tra i contenuti, di mettere il Santo Rosario quotidiano.
Mettendoti a contatto con Cristo e facendoti tenere nelle tue mani i meriti infiniti dei suoi vari eventi salvifici, tu puoi domandare a Dio qualsiasi cosa: la santità in primis, e poi la purezza, che ne è la custodia.
Da questa pratica, vedrai quante cose possono cambiare.
Dopo aver detto il Rosario, certe cose se ne vanno da sole dalla nostra mente, non se ne avverte il desiderio, ci si trova come sedati, liberati.
Questi effetti li vedo in tanti giovani che da poco si sono convertiti.
La Madonna sapeva bene cosa consigliava a Fatima quando diceva di recitare ogni giorno il Santo Rosario.
6. È necessario avere delle regole anche per la confessione sacramentale: stabilirne la regolarità, senza aspettare di essere privi della grazia.
Io ti raccomando la confessionale quindicinale, o meglio ancora, settimanale.
Inoltre: possibilmente sempre col medesimo confessore.
Così si compie un itinerario serio con una guida che sa tutto di te.
7. Ti raccomando ancora delle buone letture, di avere sempre sotto mano la vita di un santo o qualche trattatello di vita spirituale.
Queste letture popolano la nostra mente di altri pensieri, favoriscono altri desideri, fanno emettere decisioni concrete per il raddrizzamento della propria vita.
Chiedi alla tua guida spirituale di consigliarti qualcosa in merito.
8. Come vedi, i pochi consigli che ti ho dato non solo semplicemente di resistenza alle tentazioni, ma di rafforzamento in una vita nuova.
Combattere, senza sostituire nulla all’attrazione del male, è una fatica improba.
Mettendo in pratica quanto ti ho consigliato comincerai a sperimentare tutto il contrario di quello che provi adesso, col cadere in tentazione.
Sentirai conforto, luce, slancio, forza, desiderio di avanzare. Ti sembrerà di rinascere. Sarà proprio così.
Te lo auguro con tutto il cuore. E proprio per questo ti assicuro ulteriormente la mia preghiera e la mia benedizione, con la quale desidero confermarti in questo nuovo indirizzo di vita.
Ti saluto.
Padre Angelo