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Quesito

Caro Padre Angelo,
Come è possibile mettere Dio al primo posto nella propria vita?
Personalmente non riesco a rinunciare a "corteggiare le ragazze ed a divertirmi con gli amici".
Quando si tratta di scegliere "vorrei" ma cedo.
Mi sembra di combattere una "battaglia persa"
Mi piacerebbe ma non posso.
Le auguro una Buona Domenica.


Risposta del sacerdote

Caro Matteo,
1. mettere Dio al primo posto significa non anteporre nulla ai suoi comandamenti.
Significa nello stesso tempo fare con il più grande amore la sua volontà.

2. Questo non sempre è accompagnato da sentimento sensibile, e neanche è richiesto.
La volontà è una facoltà dell’anima, è spirituale.
Talvolta si accompagna al sentimento e qualche altra volta (forse anche il più delle volte) no.

3. Mettere Dio al primo posto significa anche indirizzare tutte le nostre azioni e i nostri sentimenti verso l’unico obiettivo che conta: la santità, che per noi consiste  nel compiere i nostri doveri verso Dio, verso noi stessi e verso il prossimo con il cuore stesso di nostro Signore.
Gesù ha detto: “Chi non raccoglie con me disperde” (Mt 12,30).

4. Per indirizzare alla santità tutte le azioni della nostra vita non è sufficiente uno svolazzo della volontà, ma si richiede l’autodeterminazione ad attingere tutti i mezzi necessari per conseguire quel fine.
Mi piace ricordare quanto ha indicato Giovanni Paolo II al termine del grande Giubileo del 2000 indicando nella Novo millennio ineunte il cammino dei credenti nel terzo millennio della storia della Chiesa.
Primo punto: santità. Anzi, diceva che è necessario instaurare nella nostra vita una pedagogia della santità.
Secondo: preghiera. E ce ne vuole molta per poter respirare con Dio in ogni azione della giornata. A questo proposito ti raccomando caldamente il S. Rosario quotidiano.
Terzo: Eucaristia. Il Papa indicava almeno quella domenicale. Se vuoi andare più avanti, ti consiglio l’Eucaristia quotidiana, cominciando almeno nei tempi forti, come la quaresima, il tempo pasquale, l’avvento e tempo di Natale.
Quarto: Confessione, che per essere incisiva nella nostra vita deve essere frequente e regolare. Non lasciar passare il mese. Ma io ti raccomando la confessione quindicinale o, ancor meglio, quella settimanale.
Quinto: il primato della grazia, il che richiede che ci sia il fermo proposito di vivere sempre in grazia e di aver in mente che l’obiettivo principale delle nostre giornate è quello di crescere sempre di più nella grazia di Dio.
Sesto: ascolto della Parola. La Parola di Dio è il nostro nutrimento, Dobbiamo essere persuasi che, mentre ascoltiamo la sua Parola, Dio trasforma il nostro cuore.
Settimo: annuncio della Parola. Se uno rende il proprio cuore come una sorgente di acqua viva, ne viene da sé che la faccia sgorgare dalle sue labbra e dalla sua vita come la cosa più normale di questo mondo.

4. Mi dici che ti piace corteggiare le ragazze e divertirti con  gli amici.
Questo non è incompatibile con quanto ti ho detto finora.
L’importante è che le ragazze non vengano considerate come oggetto di libidine o anche come puro trastullo e che il tempo che passi con gli amici non sia trascorso in parole, pensieri, sentimenti che non piacciano al Signore.
Anche il Beato Pier Giorgio Frassati stava volentieri insieme con gli amici. Era un fracassone. Ma questo non era mai a scapito di volgarità, maldicenze o pettegolezzi, cose invece che costituiscono per molti l’unico motivo di intrattenimento.

Ti auguro di far buon tesoro di quanto ti ho detto.
Ti assicuro il mio ricordo nella preghiera e tu benedico.
Padre Angelo