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Quesito
Caro Padre Angelo,
mi chiamo Ettore.
Le porgo cordiali saluti e la ringrazio anticipatamente per l’eventuale risposta. Ritengo che mediante questo sito, lei avvicini molteplici individui al cristianesimo e chiarisca efficacemente i dubbi che spesso si insinuano e tormentano la mente di noi cristiani.
Vengo dunque al quesito da porle. Io frequento abitualmente la chiesa, ricevo i sacramenti e da un po’ di tempo percepisco in me una vocazione che diviene sempre più robusta, fino ad assumere una dimensione concreta.
La vocazione di cui parlo, è quella del sacerdozio. Infatti, provando un sentimento di vivissima affezione verso Dio, si è già presentata nella mia mente, l’idea di dedicare completamente la mia vita al Signore.
Mi compiaccio di me stesso, quando mi figuro sacerdote e ritengo che il sacerdozio sia il più nobile impiego per le mie capacità. Ho … anni, per cui potrei cambiare idea, ma per il momento rimango ostinato nella convinzione che sia impossibile trovare impiego migliore. (…).
Cordiali saluti.
Ettore
Risposta del sacerdote
Caro Ettore,
1.sono contento che tu averta la chiamata sacerdozio.
Una vocazione nascente, come la tua, ha bisogno di essere custodita e alimentata.
Non può essere esposta a qualsiasi evento contrario.
Per questo mi permetto di darti alcune indicazioni che costituiscono un piccolo programma di vita per custodire e alimentare la vocazione.
2. Come prima cosa cerca di tenere sempre presente che ci sono anime di bambini, di giovani, gli adulti, di anziani, di peccatori, di persone che hanno smarrito il senso della vita presente che hanno bisogno di un sacerdote che amministri loro la parola di Dio, che le purifichi e le santifichi nella celebrazione dei sacramenti, che sappia essere la loro guida al cielo.
Senza la tua risposta probabilmente non avrebbero occasione di incontrare un sacerdote a loro totale disposizione.
Pertanto sii generoso con il Signore che ti chiama ad un compito così alto e così prezioso. È in gioco la vita eterna di molti.
3. La prima indicazione è la seguente:
Se puoi cerca di partecipare alla Messa tutti i giorni e di confessarti settimanalmente.
In virtù dell’Eucaristia il Signore ti libera da molti mali e anche da tante tentazioni.
La confessione settimanale anche dei soli peccati veniali infonde la grazia, e con la grazia comunica una forza spirituale.
4. Come saprai, il prossimo anno sarà canonizzato Carlo Acutis, morto a 15 anni.
Partecipava alla Messa tutti i giorni sebbene i suoi genitori andassero in Chiesa solo a Natale e Pasqua.
Si confessava tutte le settimane.
Cerca di andare sempre dal medesimo confessore in modo che diventi come il padre della tua anima.
5. Ti suggerisco di recitare il Santo Rosario ogni giorno. Lo reciterai in onore di Maria perché custodisca la tua vocazione.
Recitando il Rosario porti Gesù con gli eventi salvifici della sua vita dentro di te.
Il Rosario non è semplicemente una serie di Ave recitata con devozione.
È piuttosto una preghiera che permette a Gesù di tornare a vivere nella tua anima attraverso l’azione materna di Maria.
San Luigi Grignion de Montfort diceva che “la salvezza del mondo è cominciata proprio con l’Ave Maria e la salvezza di ognuno è legata a questa preghiera.
Fu questa preghiera a recare alla terra secca sterile il Frutto di vita, ed è ancora questa preghiera, recitata bene, a far germogliare nelle anime nostre la parola di Dio e recare il Frutto di vita, Gesù Cristo” (Trattato della vera devozione a Maria, n. 249).
Giovanni Paolo II, nella lettera Rosarium Virginis Mariae, ha scritto: “Il Rosario mi ha accompagnato nei momenti della gioia e in quelli della prova.
Ad esso ho consegnato tante preoccupazioni, in esso ho trovato sempre conforto” (n. 2).
Avvenga anche per te la stessa cosa. Hai tutto da guadagnare
6. Ti raccomando quotidianamente almeno un quarto d’ora di meditazione, salvo i giorni in cui puoi ascoltare qualche catechesi o qualche omelia.
Ti suggerisco di farla partendo dai Vangeli.
Puoi fare così: prendi in mano un Vangelo con il proposito di leggerlo tutto.
Inizialmente ne leggerai un capitolo tutto di fila per avere il quadro della situazione.
Ma poi vi torni sopra concentrando la tua attenzione solo su una pericope, e cioè su un capoverso.
Persuaso che leggendo il Vangelo ti incontri con Colui che ha ispirato quelle parole agli evangelisti, starai alla sua presenza facendoti con devozione il segno della croce.
Poi gli chiederai qual è il significato delle parole che hai detto, perché ognuna delle sue parole comunica vita eterna. In particolare la vuole comunicare a te proprio nel momento preciso in cui la leggi.
Sentirai la presenza del Signore che viene a compiere in te ciò che ha fatto nel pomeriggio del giorno della sua risurrezione con i discepoli di Emmaus, i quali si dissero l’un l’altro: “Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?” (Lc 24,32).
È sufficiente una pericope al giorno, senza avere la preoccupazione di concludere in fretta la lettura del Vangelo
La meditazione la puoi fare in Chiesa oppure anche nella tua cameretta.
7. Ti raccomando ancora la lettura spirituale, soprattutto la vita dei santi.
Queste letture hanno la virtù di popolare la tua mente di cose sante, di mantenerti unito a Dio e di alimentare in te i loro stessi desideri di santificazione e di operare il bene per la salvezza di tutti.
La vita dei santi ti porta lo spirito del Vangelo perché la loro vita non è altro che il Vangelo vissuto.
Puoi cominciare con questi cinque punti.
Tienili come un orientamento per la tua vita: Eucaristia quotidiana, Confessione settimanale, Santo Rosario ogni giorno, meditazione e lettura spirituale. Non sono un precetto, ma un’indicazione.
Sentirai la presenza del Signore che arde nel tuo cuore e sarai contento.
Ti accompagno con la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo