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Quesito

Caro Padre Angelo,
sono una ragazza di 2.. anni. Sono fidanzata da diversi anni e quest’estate mi sposerò.
Nel 2009 dopo un viaggio a Medjugorie ho riscoperto il valore della fede e da quel momento io e il mio ragazzo abbiamo cercato di vivere in castità: e’ stata dura, sopratutto perchè prima di quel viaggio avevamo regolarmente dei rapporti.
Sicuramente non rimpiango questa scelta perchè ci accorgiamo anzi che il nostro rapporto è diventato più sincero, più vero! Per il matrimonio io vorrei utilizzare i metodi naturali per essere in linea con gli insegnamenti della chiesa. Ma dopo cosi tanto tempo, noi non vediamo l’ora che sia il giorno del matrimonio per ritrovarci. Non vorremo però avere un figlio subito e con i metodi naturali potremmo doverci astenere i primi giorni del matrimonio. Cosa ci consiglia? Io vorrei che la prima notte di nozze possiamo essere liberi, e allo stesso tempo ho paura di chiedere a lui di astenerci dopo aver aspettato tanto.
In realtà lui non sa ancora esattamente della mia convinzione di usare metodi naturali. Gliene ho parlato, ma non sa quanto sia concreta per me la cosa. Infine un’altra domanda. Nella mia ultima confessione ho confessato al sacerdote questo peccato della contraccezione, che non ho ancora commesso, ma dato che gia "pianificavamo" la contraccezione nel matrimonio, pensavo fosse giusto riferirglielo anche per un consiglio. Lui mi ha detto ke questa è una cosa che affronterò solo nel momento, cioè di non sentirla come colpa adesso….
Grazie mille


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. mi scrivi che dal 2009 vivi castamente il tuo fidanzamento.
Mi dici anche che non rimpiangi questa scelta perchè tute e due vi accorgete che il vostro rapporto è diventato più sincero, più vero.
In altre parole non è basato sulla passionalità, sull’attrazione erotica che molti purtroppo scambiano come fosse l’autentico amore.
Come vedi, il Signore non ha tolto nulla al vostro amore facendolo diventare puro. Anzi, l’ha reso più bello e più attraente.

2. Non è sbagliato voler conoscere il meccanismo dei metodi naturali nel primo periodo del matrimonio.

3. Ma sarebbe sbagliato iniziare il matrimonio, e cioè quest’esperienza santa e santificatrice, vanificando il cammino che avete fatto da tre anni a questa parte.
La contraccezione falsifica l’intimo significato del rapporto, che cessa di essere un atto di autentico amore.

4. Che fare le prime notti se coincidessero con quelle dell’ovulazione?
Le conclusioni sono solo due: o accettare quello che è scritto nel più genuino significato di quel rapporto, oppure l’astensione.
Sono convinto che se si proponesse questa seconda eventualità il Signore ve ne darebbe la forza e che voi non ci mettereste molto a capire che vi amerete in maniera ancor più straordinariamente bella.
Del resto questa strada è già stata praticata da diverse persone. Non solo dai genitori di santa Teresina del Bambin Gesù, ma anche  da Tobia e da Sara, come si legge nel libro di Tobia 8,4-8.

5. Mi dici che non hai ancora parlato al tuo ragazzo in maniera del tutto chiara del percorso sui metodi naturali.
È tuo dovere farlo e farlo presto.
Probabilmente lui ci avrà già pensato. Può darsi che lo dia per scontato e che appena gliene parlerai, lo troverai in perfetto accordo con te.
È un cammino che dovete fare insieme.

6. Quando in confessione hai parlato al sacerdote di questo problema lui intendeva dirti: non mettere il carro davanti ai buoi. Può darsi che il periodo delle vostre nozze coincida proprio con il periodo di infertilità. È può darsi che sia proprio così. Sicché tanta ansia sarebbe stata inutile.

Ti assicuro la mia preghiera non solo per il giorno delle nozze, perché sia largamente benedetto dal Signore, ma anche per tutto il prosieguo del vostro matrimonio.
Padre Angelo