Questo articolo è disponibile anche in: Italiano
Quesito
Carissimo Padre,
sono una mamma che intende vivere cristianamente e chiedo un suo consiglio a proposito della decisione di diversi ginecologi di chiudere le tube dopo il terzo parto cesareo, perchè – a dir loro- una quarta eventuale gravidanza sarebbe molto rischiosa… ora, considerando che i contraccettivi non possono essere usati e che i tre figli attuali sono il "risultato" dei metodi naturali come ci si deve comportare in tal caso?
Grazie di vero e tutto cuore.
In attesa di una sua risposta che sono sicura mi aiuterà a fare chiarezza e a rimanere serena
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. i tre figli che hai sono una triplice benedizione del Signore.
Credo che tu non abbia parole per ringraziare il Signore di aver ricevuto tre beni così inestimabili.
Non meritano forse di esistere?
2. Circa la chiusura delle tube: si tratta di una sterilizzazione contraccettiva. A questo proposito il Magistero della Chiesa si è espresso così:
“È parimenti da condannare, come il Magistero ha più volte dichiarato, la sterilizzazione diretta, sia perpetua che temporanea, tanto dell’uomo che della donna” (Paolo VI nell’Humanae vitae n. 14).
La Congregazione per la Dottrina della Fede in un documento del 1975 indirizzato agli operatori pastorali degli ospedali cattolici afferma: “Ogni sterilizzazione che per se stessa, e cioè per la sua propria natura e condizione, ha per unico effetto immediato di rendere la facoltà generativa incapace di procreare, deve essere considerata sterilizzazione diretta, nel senso in cui questa è intesa nelle dichiarazioni del magistero pontificio, specialmente di Pio XII.
Perciò essa rimane assolutamente proibita secondo la dottrina della Chiesa. (…).
Qualunque cooperazione istituzionale dei medici e paramedici approvata o ammessa ad azioni per se stesse (ossia per loro natura o condizione) ordinate ad un fine contraccettivo, e cioè affinché siano impediti gli effetti connaturali degli atti sessuali deliberatamente compiuti da un soggetto sterilizzato, è assolutamente interdetta.
Infatti, l’approvazione ufficiale della sterilizzazione diretta e ancor più la sua regolazione ed esecuzione recepita negli statuti degli ospedali è cosa oggettivamente, per sua natura, ossia intrinsecamente, cattiva alla quale un ospedale cattolico per nessuna ragione può cooperare.
Qualunque cooperazione così prestata sarebbe del tutto sconveniente alla missione affidata a siffatte istituzioni e sarebbe contraria alla necessaria proclamazione e difesa dell’ordine morale”.
3. I metodi naturali funzionano se sono bene conosciuti e ben applicati.
Ti incoraggio pertanto, con ulteriore sforzo, a perfezionarne la conoscenza e l’applicazione.
4. Nell’impossibilità di potersi ancora aprire alla vita e tra il rischio della contraccezione per un cristiano rimane la via dell’astinenza.
A priori può sembrare una cosa impossibile.
Ma con la grazia di Dio non è così, e rivela a suo modo la capacità di più profonde coesioni nei sentimenti e nella vita.
5. Qualora in questo percorso, che è senza dubbio un percorso di santificazione, vi fossero delle cadute non devi dimenticare che il Signore è sempre pronto a rialzarti nel Sacramento della Penitenza e poi ad accoglierti nella Santa Comunione.
Ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
E con te benedico tutta la tua bella famiglia.
Padre Angelo