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Quesito

Buongiorno Padre Angelo,
le chiedo in maniera telegrafica: ma il Paradiso va guadagnato anche attraverso i nostri “sforzi umani”, oppure il Signore con la crocifissione e resurrezione, l’ha conquistata per tutti noi?
Sono sinceramente confuso, perché mi sembra che la Chiesa soprattutto negli ultimi anni tenda ad inculcare in noi la convinzione che qualsiasi peccato si commetta, nulla possa separarci dal Paradiso, infatti Papa Francesco si augura che l’inferno sia vuoto nonostante nella storia umana ci siano stati personaggi come Hitler, Stalin, e tanti altri….
È mai possibile che questi non vadano all’inferno?
Attendo un suo chiarimento, ma che sia comprensibile anche per chi come me non è un religioso oppure teologo.
Grazie.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. Gesù Cristo ci ha ricomprato il paradiso a caro prezzo (cfr. 1 Cor 6,20).
L’ha ricomprato per tutti, anche per i più grandi delinquenti.
Una sola goccia del suo sangue, dice San Tommaso, è sufficiente per saldare i debiti di tutti gli uomini e di tutti i tempi davanti a Dio (cuius una stilla salvum facere totum mundum quit ab omni scelere; cfr. Adoro te devote).

2. Tuttavia al termine della nostra esistenza non veniamo messi in paradiso in maniera coatta. Ci vanno quelli che ci sono disposti ad entrarvi.

3. Per capire bene che cosa significhi andare in paradiso va ricordato che si tratta di entrare nell’amore di Dio.
Ora si dà il fatto che qualcuno rifiuta Dio e il suo modo di amare.
Lo rifiuta anche solo calpestando l’amore del prossimo.

4. Se tali persone permangono in questo atteggiamento fino all’estremo della loro esistenza e non si convertono, di fatto si trovano nell’incapacità di entrare nell’amore di Dio. Cosicché si autoescludono.
L’inferno è auto esclusione.
Chi va all’inferno è come una persona affamata di fronte ad una dispensa piena di alimenti di ogni genere a servizio gratuito e ostinatamente si rifiuta di prenderli. 
In tal modo si condanna da se stesso a morire di fame.

5. Il Papa ha fatto quell’affermazione come una battuta scherzosa.
La nostra regola però è il Vangelo.
Gesù Cristo ha parlato dell’inferno. Non ha detto che si augura che sia vuoto. Ha detto invece in maniera esplicita che molti ci vanno.
Ecco che cosa ha detto: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano” (Mt 7,13).
Come si vede, non ha parlato in maniera dubitativa, ma assertiva.

6. Ugualmente Gesù ne ha parlato in maniera assertiva in questo altro passo del vangelo: “Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: «Signore, aprici!». Ma egli vi risponderà: «Non so di dove siete». Allora comincerete a dire: «Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze». Ma egli vi dichiarerà: «Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!». Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori” (Lc 13,23-28).

7. Su questi argomenti non dobbiamo ascoltare nessuno se parla in maniera diversa dal Vangelo.
A proposito delle persone che hai menzionato, come di qualsiasi altra, non si può dire se siano all’inferno perché non sappiamo se siano morti privi della grazia di Dio e che cosa sia avvenuto nell’estremo della loro vita all’interno della loro coscienza.
Questo lo sa soltanto Dio.
Noi lo sapremo solo quando andremo davanti a lui.
Una cosa però è certa: che l’inferno c’è e che sono molti quelli che ci vanno.
Questa è la parola dell’unico competente in materia, Gesù Cristo.

Con l’augurio che non soltanto tu sia scampato dall’inferno, ma che possa andare in paradiso e occupare un posto molto alto, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo