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Quesito
Caro Padre Angelo,
Volevo rendere la mia testimonianza, sono un ragazzo la cui vita è cambiata da circa cinque anni quando ho saputo di aver contratto una bruttissima malattia sessualmente. Satana conosce le nostre debolezze, sa come colpirci e devo dire che per un po’ di sesso non vale la pena distruggerci la vita e vi assicuro a volte neanche le precauzioni servono ad evitare l’inevitabile!
Ho desiderato morire ma poi mi sono rivolto al Signore e nonostante la mia miseria ho ripreso a lottare e sono fiducioso che il Signore mi farà la grazia di guarirmi e poter avere una seconda occasione.
Lui ora mi è sempre vicino. Sono io che a volte ancora mi faccio prendere dalla disperazione non sentendo la sua presenza, ma lui è sempre lì a rialzarmi.
Vado messa quasi tutti i giorni e mi confesso molto frequentemente ora.
Quindi volevo dire ragazzi: non date spazio all’infido di entrare nella vostra vita. Solo Dio è gioia e amore. Non si possono servire due padroni: allora scegliete nostro Signore e la vostra vita non potrà che essere piena di luce e sorridervi di un amore indescrivibile che è il volto di Dio!!!!
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. San Tommaso dice che talvolta Dio permette che veniamo colpiti nel corpo perché guarisca l’anima.
Preciso bene: non è Dio che colpisce il corpo.
Nel tuo caso, sei stato tu con la tua condotta a colpirti.
Ma anche questa tua caparbia decisione, simile a quella del figliol prodigo che ha voluto allontanarsi dalla casa paterna per andarsi a divertire lontano dagli occhi dei genitori e sperperare il frutto delle loro fatiche, non è sfuggita al governo provvidenziale di Dio che tutto vuole (il bene) o tutto permette (il male) per dei motivi superiori di amore.
2. Il motivo superiore di amore per te è stato il tuo incontro con Lui.
Questo incontro con il Signore è un incontro vivo in ogni momento della tua vita.
È un incontro o una vicinanza spirituale perché Gesù è risorto vive accanto a noi e in noi.
È un incontro non solo spirituale, ma anche sacramentale quando celebri i sacramenti partecipando alla S. Messa e confessandoti frequentemente.
3. Dal momento che la Messa è il sacrificio compiuto da Gesù sulla croce, e dal momento che la passione di Cristo ha il potere di distruggere la morte e di ripristinare la vita, ti chiedo di vivere intensamente il momento della consacrazione.
Chiedi a Gesù di distruggere il male morale che è in te, e cioè le cattive inclinazioni che possono esservi rimaste e di darti le virtù contrarie.
Non ti è proibito di chiedere anche la distruzione del male fisico che può essere rimasto nelle tue membra, se questo è utile per la salute della tua anima.
4. Quando chiediamo grazie del genere, il Signore le fa, perché è venuto sulla terra e ha compiuto il sacrificio della croce proprio per questo.
La Messa sia dunque la sorgente quotidiana del tuo rinnovamento spirituale, del tuo rinnovamento interiore.
Cercala più del pane materiale con cui sostenti il tuo corpo.
5. Anche la confessione sacramentale è particolarmente utile.
Anche quando consiste solo nella confessione di peccati veniali, la nostra anima viene irrobustita nella grazia e maggiormente disposta all’esercizio di tutte le virtù.
6. Continua dunque così, ringraziando Gesù perché ti ha dato modo, nel profondo della miseria morale, di incontrarlo come Risurrezione e Vita.
7. Supplichi poi i ragazzi a non lasciarsi ingannare dal demonio perché, al contrario di Dio che porta gioia e vita, sa solo donare tristezza e morte.
Sarei contento se ti ascoltassero.
Ma non posso dimenticare quello che ha detto nostro Signore: per alcuni, neanche se uno risuscitasse dai morti, ne sarebbero persuasi” (Lc 16,31).
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo