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Quesito

caro padre Angelo…chi sono davvero i poveri in Spirito?
grazie Serena.


Risposta del sacerdote

Carissima Serena,
il biblista F. Prat, a proposito dei poveri in spirito, scrive:
“Il povero di cui qui si parla non è l’indigente, il miserabile: la Bibbia, per indicare la miseria, come la conosciamo noi, usa altri vocaboli.
Il povero della Bibbia – specie nei salmi e nei profeti – è
1. l’uomo senza difesa, vittima e ludibrio della tirannide dei potenti,
2. l’uomo inerme che accetta, in silenzio, la sua lagrimevole sorte,
3. e che volge solo a Dio il proprio sguardo e ripone soltanto in Lui la propria speranza.
4. E Dio protegge il povero: Egli è il suo unico rifugio, il suo unico sostegno… Le parole in spirito sono aggiunte dall’evangelista o dal suo traduttore greco, per indicare codeste disposizioni morali” (F. Prat, Gesù Cristo, vol I, p. 280).
La buona novella annunciata ai poveri (Mt 11,5) consiste in questo: che Dio non li farà a lungo attendere, ma verrà subito in loro soccorso (Lc 18,7). Si realizzano così gli oracoli di Isaia: “Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore, i più poveri gioiranno nel Santo di Israele” (Is 29,19).
Come vedi, la beatitudine in spirito è piena di speranza. Merita di essere vissuta.

Povero in spirito per eccellenza è stato Gesù in croce. Il Padre non l’ha fratto attendere a lungo, ma il terzo giorno l’ha risuscitato dai morti.
Povera in spirito è stata la beata Vergine Maria.

Ti ringrazio, ti prometto una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo