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Quesito

Carissimo padre Angelo,

Sono un ragazzo di 33 anni e da circa 6 mesi mi sento molto attratto al sacerdozio e alla vita religiosa.

Una delle mie prime “resistenze” verso questa chiamata era rappresentata dalla questione della castità.

Ho sempre vissuto la mia sessualità senza particolari freni, dandomi al sesso quando possibile o all’autoerotismo in mancanza di esso.

Va detto che sono sempre stato cattolico, frequentando la messa domenicale ecc.

Ma preferivo filtrare alcuni degli argomenti un po’ più scomodi – come la morale sessuale.

Praticamente cercavo di resistere il più possibile per poi inevitabilmente cadere.

Si era creato un circolo vizioso: Tentare di resistere per qualche settimana (2 quando davvero ce la mettevo tutta), cadere in malo modo -visitando anche siti pornografici – senso di colpa, confessione, tentare di resistere per qualche settimana…

Pensavo che non ci fosse via di fuga e quindi, quando ho sentito questa chiamata al sacerdozio mi sono detto “io non potrei mai riuscire a vivere in castità!”

Ma poi è successo l’impensabile.

Nelle mie ricerche relative a questa vocazione mi sono imbattuto in questo sito

http://www.angelicwarfareconfraternity.org

E per la prima volta nella mia vita mi sono messo a chiedere il dono della castità in preghiera.

Una tentazione fortissima mi ha preso ma ho continuato a pregare la Madonna, quasi in lacrime.

Era la fine di Agosto 2013 ed è da allora che ho smesso di masturbarmi, senza grandi sforzi.

Per me questo è qualcosa di così grande che mi spaventa.

Mi viene da chiedermi se è normale!

Non sono diventato San Luigi Gonzaga, quando vedo una donna attraente il mio primo pensiero è sempre impuro, gli occhi si muovono secondo vecchie abitudini ma riesco ad accorgermene e cerco di non lasciare troppo spazio alla fantasia, di bloccarla. Questo si che è difficile, ma il non masturbarmi fino ad ora è stato fin troppo facile tanto da spaventarmi e farmi interrogare sulla sull’origine di questo dono.

Lo so, rischio di sembrare pazzo ma se da un lato penso che questo sia stato un dono di Dio, quasi volesse dirmi “guarda che con me puoi davvero fare tutto!” dall’altro lato la cosa mi lascia sconcertato proprio perché di dimensioni così esagerate. Possibile che io, la persona che a malapena riusciva a contenersi per 2 settimane, riesca senza sforzo a non cadere per oltre sei mesi?

Immagino che ricadrò in questo peccato prima o poi, essendo fatto di carne e sangue, ma so che la misericordia di Dio è più grande del mio peccato.

Mi interessava avere il Suo parere su questa esperienza.

Prima di lasciarla la ringrazio per lo splendido lavoro che fa tramite il sito e la prego di tenermi nelle sue preghiere affinché Dio mi conceda la saggezza per capire la Sua volontà, il coraggio per sceglierla e la forza per portarla avanti tutta la vita.

Un abbraccio nel Signore,

Giuseppe


Risposta del sacerdote

Caro Giuseppe, 1. sono molto contento di poter rendere partecipi i nostri visitatori dello straordinario aiuto che si riceve da parte di San Tommaso d’Aquino nell’ottenere il dono della purezza quando si invoca il suo patrocinio e si porta il cingolo della purezza. Io sono convintissimo della verità di quanto si legge in Sap 7,11: “tutti gli altri beni mi sono venuti insieme con essa” (omnia autem bona mihi pariter venerunt cum illa). È vero che Salomone in Sap 7,11 sta parlando della sapienza, ma è anche pur vero quanto si legge in Siracide 51,20: “A essa ho rivolto la mia anima?e l’ho trovata nella purezza”. La purezza porta con sé un immenso tesoro.

2. Questo tesoro è dato primariamente dalla presenza personale di Dio nel proprio cuore. Questa presenza è la nostra realtà più cara. Senza di essa ci si sente vuoti. Aveva ragione Davide a dire nel Salmo 63,4: “Poiché la tua grazia vale più della vita”. Ma insieme con questo la nostra mente rimane più limpida, più unita al Signore e viene favorita l’esperienza dei doni dello Spirito Santo.

3. Mi scrivi: “Immagino che ricadrò in questo peccato prima o poi, essendo fatto di carne e sangue, ma so che la misericordia di Dio è più grande del mio peccato”. Mi auguro che tu non ricada. Si aprirebbe una breccia per la quale il comune avversario comincerebbe a tormentarti di nuovo. È possibile non ricadervi. È possibile con la grazia di Dio e con l’aiuto della Madonna conservarsi puri per tutta la vita.

4. San Tommaso scrive anche per esperienza personale che quando si superano le tentazioni si merita di essere serviti dagli Angeli. Il servizio che gli Angeli ti renderanno in maniera sempre più cospicua neutralizzerà le tentazioni, anzi, ti farà sentire il disgusto di ciò che ti priverebbe delle esperienze più belle della tua vita.

5. Non mi meraviglio che in questa situazione tu senta l’attrazione per il sacerdozio e la vita religiosa.

Da parte mia sono certo che l’impurità distrae non solo dalla pratica cristiana la quale, anche qualora vi rimanesse, rimarrebbe sempre abbastanza superficiale, ma distrae ancor più dalla chiamata del Signore a seguirlo più da vicino.

6. Ti assicuro pertanto la mia preghiera sia perché la virtù della purezza sotto il gran patronato di san Tommaso d’Aquino cresca sempre più, sia perché la tua vocazione al sacerdozio e alla vita religiosa possa fiorire e maturare per il beneficio tuo e di molti.

7. Colgo l’occasione di questa tua mail per ricordare che sono sempre a disposizione di coloro che volessero portare il cingolo di san Tommaso o la medaglia, che sono lieto di inviare gratuitamente.

Nel contempo rimando al seguente articolo: Che cos’è la milizia angelica e quali i vantaggi che se ne acquisiscono Ringraziandoti ancora, ti benedico.
Padre Angelo