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Quesito

Carissimo padre Angelo,
in parrocchia c’è un ragazzo che a settembre incomincia la seconda superiore: è animatore, ministrante, preghiera mattino e sera, si confessa una volta al mese come me e da marzo, circa, quando gli è possibile partecipa anche alla messa feriale oltre all’immancabile messa festiva (come me). Io cerco di accompagnarlo quanto posso nella vita spirituale e siamo amici e mi ha detto che una delle opzioni che ha nella vita è quella di diventare sacerdote in un istituto religioso, che si chiede quale sia la Volontà di Dio su di lui e vuole fare ciò che Dio vuole. 
Vorrei per favore che lei pregasse perché scopra e faccia la volontà di Dio sempre in ogni sua azione, che nessuno ostacoli il suo discernimento e la partecipazione alla messa, confessione, vita spirituale in generale e che Dio gli doni la santa perseveranza e una vera guida spirituale che purtroppo non essendo prete non posso essere io.
Se ha per caso qualche consiglio da darmi per lui, anche per custodire anche la sua vocazione e su quali sono i passi da fare, che deve fare… sarebbe bello che si iscrivesse alla confraternita del rosario dato che dice 1/2 decine al giorno.
Nella novena dell’Assunta anche l’ho ricordata, però ci tenevo a dirglielo perché so quanto lei tenga a questa Solennità!
Confido nelle sue preghiere! Le auguro ogni bene! Grazie mille di tutto.
Cordiali saluti.


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. sono contento di quanto mi dici in riferimento a quel ragazzo che sta per iniziare la seconda superiore.
Chiedi qualche consiglio per lui dal momento che purtroppo non ha una guida spirituale.
Ebbene, tanto per te quanto per lui desidero presentare quello che Carlo Acutis presentava come il corredo indispensabile per la buona riuscita della vita cristiana: eucaristia quotidiana, confessione settimanale, Rosario giornaliero, stare davanti al tabernacolo.

2. Non bisogna temere di dare troppo tempo a Cristo, perché – come sottolineava Giovanni Paolo II – questo tempo viene sempre restituito e carico di benedizioni.
Il Signore desidera l’Eucaristia quotidiana. Quando ci ha insegnato a recitare il Padre nostro, al posto del pane quotidiano nel testo greco c’è il pane soprasostanziale. Quel pane soprasostanziale è Lui.
Forse in alcuni ambienti c’è troppa timidezza nel proporre l’eucarestia quotidiana e la confessione settimanale.
Don Bosco però era persuaso che queste sono le due ali che ci permettono di volare verso Cristo.
Come sarebbe bello che fin d’ora cominciate a fare così e non attendere di confessarvi settimanalmente soltanto per quando sarete in seminario.
Come diceva Giovanni Paolo II, vivete la misura alta della vita cristiana.
Non accontentatevi del minimo, dell’indispensabile.
Il Signore è un fuoco incandescente che vi mantiene sempre vivi e fervorosi.

3. Lo stesso discorso vale anche per il Santo Rosario quotidiano.
Carlo Acutis, quando a 12 anni volle andare a Lourdes, si impegnò con voto alla recita quotidiana del Santo Rosario. A questa promessa si mantenne fedele fino alla fine.
Diceva che il momento del Rosario era il suo “appuntamento galante” perché la Madonna era “l’unica donna della sua vita”.
Recitava volentieri il Santo Rosario anche perché era rimasto colpito dalle apparizioni della Madonna a Fatima e dalla visione dell’inferno che i tre pastorelli ebbero il 13 luglio 1917 quando la Madonna disse loro: “Vedete quante persone vanno all’inferno perché non c’è chi prega e si sacrifichi per loro”.
Secondo me il Rosario dovrebbe essere l’impegno quotidiano di ogni ragazzo, di ogni giovane, di ogni cristiano.
Poiché indubbiamente sono vere le parole della Madonna di quel 13 luglio, c’è urgenza di pregare con il Rosario.
Questa preghiera ci rende partecipi dei meriti infiniti di Cristo e ci consente di incanalarli e distribuirli come vogliamo.
Come vedi abbiamo un tesoro preziosissimo nelle nostre mani e possiamo salvare molti.

4. Infine mi piace ricordare anche la pratica di stare davanti al tabernacolo. Lì Gesù è presente come era presente alla gente di 2000 anni fa.
Tu sai quanto Don Bosco ci tenesse a quest’incontro, anche solo velocissimo, con Gesù presente nel sacramento. Diceva espressamente: “Volete che il Signore vi faccio tante grazie? Visitatelo spesso. Volete che ve ne faccia poche? Visitatelo poco… Volete che non ve ne faccia ha affatto? Non visitatelo per nulla”.
Anche per questo non aspettate di entrare in seminario per diventare amici sinceri del Signore. Fatelo fin da adesso. Dovete sentire una forza, come una calamita, che vi attrae verso di Lui.
Il vostro esempio sarebbe contagioso tra i vostri amici e in parrocchia.
Carlo Acutis diceva: “Davanti al sole ci si abbronza, ma davanti all’Eucaristia si diventa santi!”.

Ti ringrazio di cuore e della preghiera che hai fatto per me durante la novena dell’Assunta. Sono contento che ti ricordi di quanto questa festa mi sia cara e preziosa.
Adesso scendo per stare davanti al tabernacolo per te e per quell’altro ragazzo.
Vi benedico di cuore e vi auguro ogni bene.
Padre Angelo