Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro Padre Angelo,
sono Valentina e ho 24 anni. Le scrivo per farle una domanda. Io credo in Dio e lo amo, prego e vado a messa ogni domenica; il suo amore mi rende felice e mi fa vivere la mia vita e i miei rapporti con gli altri con il cuore pieno di gioia. Però in quanto essere umano commetto peccato, da cose piccole a sbagli più grandi. La mia paura, e quindi la mia domanda, è: io non vorrei compiere gli sbagli che faccio perché non voglio allontanarmi da Dio. Lui vedendo questo mio desiderio di stare accanto a lui perdonerà le mie colpe oppure comunque mi priverà del suo eterno Amore? Quando arriverà la  mia ora io vorrei tanto che Gesù mi accogliesse accanto a Lui, ma vedendo quanto sono piccola nella mia esistenza mi allontanerà da Lui? Questa paura è fondata o no?
Grazie mille per la sua disponibilità a rispondere alla mia domanda.
Cordialmente
Valentina


Risposta del sacerdote

Cara Valentina,
1. il Signore si è incarnato proprio perché siamo peccatori e per darci i mezzi per tirarci su ogni volta che cadiamo.
Se sarai perseverante nel rialzarti e ricorrere al sacramento della Confessione, il Signore non ti farà mai mancare la sua grazia.

2. Desidero per darti un consiglio molto utile per mettere al più sicuro possibile la tua vita futura.
Oltre al partecipare alla Messa, sii perseverante nella recita quotidiana del Santo Rosario che conferisce tre grazie: la prima consiste in una crescente attrazione per Dio; la seconda nell’essere difesi dai nemici visibili e invisibili; la terza nel meritare di essere accompagnata dalla Madonna nel giorno del giudizio davanti a Dio. E Lei ci difenderà.

3. Non pensare che si tratti di un fatto magico. No, perché la prima grazia, che conferisce un’attrazione crescente per Dio, è la grazia più importante. Ti aiuta a crescere nelle vie di Dio e a stare lontana da ciò che ti può separare dal Signore.

4. Non dimenticare quello che ci ha detto il Signore nel Vangelo di domenica scorsa: “Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione” (Lc 22,40) e “Giunto sul luogo, disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione»” (Lc 22,46).
Se si lascia la preghiera, è inevitabile cadere nel peccato.
Quando si prega quotidianamente col Santo Rosario è più difficile cadere e, se si cade, si è più pronti a rialzarsi.

Ti auguro una santa Pasqua.
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo