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Quesito

Un saluto di gioia nel Signore,
per cortesia vorrei sapere la composizione dell’olio dei catecumeni e degli infermi. L’olio del crisma contiene molte essenze profumate, quale particolarità distingue gli altri due?
Chi prepara gli oli? Ci sono indicazioni precise per la loro produzione?
Grazie, la Trinità la benedica
Maria Rita


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. per olio si intende l’olio di oliva.
Il significato dell’olio viene desunto innanzitutto dalla Sacra Scrittura.
Rimanda al ramoscello d’olivo che la colomba portò nell’arca al termine del diluvio. È un segno di pace.
La colomba che lo porta simboleggia lo Spirito Santo, di cui la pace è un frutto.

2. Nell’antico Israele venivano unti con olio i re. Così avvenne per Saul e per Davide.
L’olio, dice Sant’Agostino, significa qualcosa di grande.
Significa anche l’azione di penetrazione, di luce, di nutrimento, di forza, di agilità, l’opera medicinale e santificante dello Spirito Santo.

3. Il Catechismo Romano del concilio di Trento parlando dell’unzione degli infermi dice che “l’olio è quanto mai adatto a rappresentare gli effetti che questo sacramento produce nell’anima poiché come l’olio ha la proprietà di lenire le sofferenze del corpo, così la virtù del sacramento attenua la tristezza e il dolore dell’anima.
Inoltre l’olio è un rimedio che ridà la salute, ridona la gioia, serve di alimento alla fiamma, e in una maniera efficacissima rimette in forza i corpi affaticati” (CR).
 I medesimi concetti sono ricordati anche dal Catechismo della Chiesa Cattolica al n.1293.

4. Parlando del sacro crisma il medesimo Catechismo Romano dice che “nessuna materia è più adatta significare gli effetti di questo sacramento. Infatti l’olio per sua natura untuoso, diffusivo e insieme persistente, esprime la pienezza della grazia che da Gesù Cristo nostro capo si diffonde sui fedeli ad opera dello spirito Santo.
Il balsamo, dal profumo così soave, significa che il cristiano confermato è venuto perfetto cristiano, deve espandere ovunque e buon odore di tutte le virtù.  Esso poi preserva dalla corruzione, e questo è un nuovo simbolo della grazia del sacramento che ci preserva dal contagio del vizio” (CR).
Il sacro crisma viene utilizzato nei sacramenti del battesimo, della confermazione e dell’ordine.


5. L’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi sono di oliva puro, non vi si mescola nulla.
Il crisma invece è costituito da balsamo cui si aggiunge un po’ di olio di oliva benedetto. In passato si precisava: in quantità minore.

6. Il balsamo indica la fragranza dell’odore di Cristo (2 Cor 2,15) che emana dalla vita cristiana e si spande sugli altri, e anche l’incorruttibilità della fede. “Ha la virtù di preservare dalla corruzione gli oggetti che ne sono impregnati, ed è splendido simbolo dell’efficacia dello Spirito Santo, che riempie di sé nella Cresima le nostre anime e con la pienezza della grazia le preserva dal contagio del peccato” (CR).

7. “Nella liturgia bizantina, dal sec. IV, materia della Cresima è il myron: olio profumato risultante dalla miscela di 50 diversi aromi mediante cottura a fuoco. L’abbondanza di queste sostanze odorose sta a significare la pienezza dei doni dello Spirito Santo.
Nella chiesa latina non si precisa di quante e quali sostanze debba essere composto il balsamo. Ciò che conta è che si tratti di sostanze profumate.
La composizione del balsamo viene fatta dal vescovo.
Olio e sacro crisma vengono benedetti nella Messa crismale del giovedì santo.

Con l’augurio di ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo