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Quesito
Caro padre Angelo,
c’è una spiegazione della Chiesa sulla frase di Gesù quando dice: “E ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore.”? Ossia, di quale altro gregge parla? O è un mistero?
La ringrazio e La saluto caramente.
Ottorino
Risposta del sacerdote
Caro Ottorino,
1. le parole del Signore che tu hai riportato sono riferite dal Vangelo di Giovanni 10,16.
Anche con queste parole Gesù manifesta di essere il Messia perché nel salmo 2,8 si legge: “Chiedimi e ti darò in eredità le genti e in tuo dominio le terre più lontane”.
Il suo gregge deve essere composto non solo da ebrei, ma anche dagli appartenenti a tutte le genti (i cosiddetti gentili) e cioè dai pagani.
Tutti, pagani ed ebrei, devono formare un solo gregge (la Chiesa) sotto un solo pastore, Gesù Cristo.
2. Per tutti Gesù ha offerto se stesso. A tutti desidera donare la vita soprannaturale della grazia.
Fin dall’inizio l’ha fatto attraverso la predicazione degli apostoli.
Oggi continua a farlo attraverso la testimonianza di tutti e in particolare per mezzo dei missionari del Vangelo.
3. Sulle parole del Signore “e ho altre pecore che non sono di questo vile…” San Tommaso commenta: “Poiché gli ebrei si consideravano le pecore di Dio secondo l’espressione del salmista 78,13 noi siamo il tuo popolo e pecore del tuo pascolo sicché avrebbero potuto dire che Egli dava la sua vita soltanto per loro, il Signore aggiunge che la dava non solo per loro, bensì anche per gli altri.
Del resto, già il profeta Isaia aveva detto del Messia: “È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra (Is 49,6)”.
4. Alla possibile obiezione a motivo delle parole di Gesù: “Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa di Israele” (Mt 15:24) San Tommaso risponde: “sì, Gesù fu inviato a predicare fisicamente solo alle pecore della casa di Israele, secondo le parole dell’apostolo San Paolo: “Dico che Cristo è stato fatto ministra dei circoncisi per la veracità di Dio al fine di avverare le promesse dei padri” (Rm 15,8).
Invece i pagani li ha radunati mediante gli apostoli secondo le parole di Isaia: “essi annunceranno la mia gloria alle genti” (Is 66,19)”.
5. San Tommaso continua: “Il Signore poi con queste parole ricorda che i pagani si salveranno perché ascolteranno la sua voce. Dice infatti: “ascolteranno la mia voce”. Ciò significa che obbediranno a tutto quanto io insegno per la loro salvezza secondo le parole del salmo 17:44: “un popolo che non conoscevo mi ha servito, all’udirmi subito mi obbedivano”.
Si salveranno anche a motivo della carità che li stringerà con gli ebrei perché Cristo è la nostra pace avendo fatto dei due (ebrei e gentili) una cosa sola (cfr. Ef 2,4)”.
6. Come vedi, non si tratta di un mistero perché è ben chiaro l’anelito di Cristo per la salvezza di tutti gli uomini.
Per questo prima di salire al cielo ha comandato agli apostoli: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” ((Mt 28,19).
Non ha detto: “lasciateli nelle tenebre”, ma “fate miei discepoli tutti i popoli”.
San Paolo sentiva questo comando del signore come un dovere grave al punto da dire: “Guai a me se non annuncio il Vangelo!” (1 Cor 9,16).
Con l’augurio che anche tu possa fare la tua parte nel portare tutti a Cristo, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo