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Beato Pio Alberto del Corona

Monsignor Pio Alberto Del Corona (1837–1912) è stato un vescovo domenicano italiano, fondatore delle Suore Domenicane dello Spirito Santo e figura di spicco della Chiesa toscana tra XIX e XX secolo. La sua vita, profondamente radicata nella spiritualità domenicana, si è distinta per l’impegno pastorale, la carità verso i poveri e l’insegnamento teologico.

Origini e vocazione
Nato a Livorno il 5 luglio 1837, nel quartiere popolare della Venezia, da Giuseppe Del Corona ed Ester Bucalossi, commercianti di calzature, Alberto fu il quarto e ultimo figlio. Rimasto orfano di madre a soli due anni, fu cresciuto dalla sorella Teresa. Fin da giovane mostrò una profonda inclinazione per la religione e la cultura, ricevendo un’educazione presso i Padri Barnabiti nel Collegio di San Sebastiano. A 14 anni si unì alle Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli, dove si dedicò all’assistenza dei poveri e all’insegnamento del catechismo.

La sua vocazione religiosa si consolidò nel Santuario di Montenero, vicino a Livorno, dove decise di entrare nell’Ordine Domenicano, ispirato dalla figura di Santa Caterina da Siena. Nel novembre 1854, a 17 anni, entrò come postulante nel convento di San Marco a Firenze. Il 1° febbraio 1855 vestì l’abito domenicano, assumendo il nome di Pio Tommaso, e il 5 febbraio 1860 fu ordinato sacerdote.

Ministero e fondazione delle Suore Domenicane dello Spirito Santo
Dopo l’ordinazione, Pio Del Corona si dedicò all’insegnamento della filosofia e della teologia nel convento di San Marco e nel seminario dell’Arcidiocesi di Firenze. Nel 1872, insieme a Elena Bruzzi Bonaguidi, fondò la Congregazione delle Suore Domenicane dello Spirito Santo, con l’approvazione di Papa Pio IX. La congregazione si dedicava all’educazione gratuita delle bambine e alla vita contemplativa, ispirandosi alla spiritualità domenicana.

Episcopato a San Miniato
Nel novembre 1874, Papa Pio IX lo nominò vescovo titolare di Draso e coadiutore del Vescovo di San Miniato, Mons. Annibale Barabesi. Consacrato il 3 gennaio 1875, Del Corona assunse progressivamente la guida spirituale della diocesi, affrontando con prudenza e carità le tensioni interne. Divenne vescovo residenziale di San Miniato nel 1897, dopo la morte di Barabesi.
Durante il suo episcopato, si distinse per le frequenti visite pastorali, la riapertura del seminario diocesano e la pubblicazione di numerosi scritti teologici e pastorali, tra cui la “Piccola Somma Teologica” e “La Catena d’Oro”. Era noto per la sua profonda carità verso i poveri, tanto da essere soprannominato “il vescovo dalle mani bucate”.

Ultimi anni e morte
Nel 1906, a causa di gravi problemi di salute, tra cui una quasi totale cecità, chiese a Papa Pio X di essere sollevato dal governo della diocesi. Il Papa accettò la sua rinuncia e lo nominò arcivescovo titolare di Sardica. Si ritirò nel convento di San Domenico a Fiesole e nel Monastero dell’Asilo, dove trascorse gli ultimi anni in preghiera e meditazione. Morì il 15 agosto 1912, giorno dell’Assunzione della Vergine Maria, come aveva profetizzato. Fu sepolto nel cimitero di Soffiano a Firenze e successivamente traslato nella cripta del Monastero delle Suore Domenicane dello Spirito Santo.

Beatificazione
Il processo di beatificazione di Pio Alberto Del Corona iniziò nel 1941. Il 9 ottobre 2013, Papa Francesco ne riconobbe le virtù eroiche, dichiarandolo Venerabile. Il 17 settembre 2014, il Papa approvò il riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione: la guarigione inspiegabile di una suora affetta da colecistite calcolosa nel 1926. La beatificazione si svolse il 19 settembre 2015 nella chiesa di San Francesco a San Miniato, presieduta dal Cardinale Angelo Amato.

Eredità spirituale
Il Beato Pio Alberto Del Corona è ricordato come un pastore umile e zelante, profondamente dedito alla preghiera, allo studio e alla carità. La sua spiritualità domenicana e il suo impegno per l’educazione e il sostegno dei più poveri continuano a ispirare la Chiesa e la Congregazione delle Suore Domenicane dello Spirito Santo da lui fondata.