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Sacerdote (c. 1450-1521)

Domenico nacque a Randazzo nel 1450, dalla nobilissima ed antichissima famiglia Spadafora, originaria di Costantinopoli, figlio secondogenito del barone Michele Spadafora dei Principi di Maletto e di Marianna Maniaci Ventimiglia, dei duchi di Santa Maria, Principi di San Giorgio e San Michele. Rinuncia presto agli agi che gli provengono dalla famiglia. Vuole servire il Signore quindi entra nell’Ordine Domenicano e inizia al Convento di Santa Zita a Palermo, fondato da Pietro Geremia.

Riesce molto bene negli studi, tanto da essere inviato a completarli prima a Perugia, poi a Padova e Venezia dove nel 1478 diventa maestro di teologia e conseguendo il grado di baccelliere. Ritornato a Palermo, per otto anni si dedicò fruttuosamente alla predicazione fino a quando, promosso maestro in teologia e Assistente del Maestro Generale, ebbe l’incarico di fondare una chiesa e un convento dedicati a Santa Maria delle Grazie a Monte Cerignone (Pesaro) (1491). Vi ricoprì la carica di priore e per trent’anni fu l’apostolo di quella zona. Morì a Monte Cerignone il 21 dicembre 1521 e fu sepolto nella chiesa conventuale dove il suo corpo fu  trovato incorrotto (1545). Essendo il convento nel 1653 abbandonato dai frati dopo la soppressione, il suo corpo venne trasferito nella vicina chiesa di Santa Maria in Reclauso (1677), ove si trova tuttora incorrotto.

li titolo di beato gli fu confermato da Benedetto XV il 12 gennaio 1921.

Se ne fa memoria nell’anniversario della traslazione delle sue reliquie (1677).