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Il Beato Andrea da Peschiera fu il vero Frate Predicatore, potente in opere e in parole, tutto consacrato al bene delle anime, infaticabile nell’evangelizzare intere popolazioni. Prese l’Abito Domenicano nel convento di Brescia, da quello passò in S. Marco di Firenze per compiervi gli studi. In questo venerabile cenobio fioriva in pieno, per opera del Beato Antonio Della Chiesa, la riforma voluta dal Beato Raimondo Da Capua, e così Andrea si formò non solo ai forti studi, ma anche alle solide virtù. Inviato nella Valtellina a difendervi la fede, minacciata dall’eresia, per 45 anni ne fu la vigile sentinella perlustrando instancabile quelle valli alpine, povero e penitente, come il suo gran Padre Domenico, compiendovi prodigi di zelo. Predicò con ardore la divina parola, confermandovi innumerevoli anime nella fede e richiamandole da tutte le vie del male.

Il segreto del suo successo era dovuto all’esercizio eroico della penitenza, dell’umiltà e dell’obbedienza. “Un religioso obbediente – amava ripetere – è un religioso santo”. Il suo corpo riposa nella chiesa parrocchiale di Morbegno (Sondrio), dove morì il 18 gennaio 1485 nel convento che egli stesso aveva fondato nel 1457.

Pio VII il 26 settembre 1820 ne confermò il culto.