Questo articolo è disponibile anche in:
Italiano
Bartolo Longo, il fondatore del Santuario di Pompei, è universalmente riconosciuto come simbolo della devozione alla Madonna di Pompei. Nato a Latiano in Puglia, visse tra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, attraversando un percorso spirituale complesso. Inizialmente, durante i suoi studi di Giurisprudenza a Napoli, attraversò un periodo di grave crisi spirituale che lo portò ad avvicinarsi allo spiritismo. Successivamente, grazie all’aiuto di alcuni sacerdoti, ritrovò la fede cattolica e sviluppò un profondo desiderio di dedicarsi alle opere di carità. Divenuto amministratore dei beni della contessa Marianna Farnararo, vedova con cinque figli, si impegnò per migliorare le condizioni di vita dei contadini poveri della Valle di Pompei. Nel 1875 portò a Pompei un’immagine della Madonna e l’anno seguente iniziò la costruzione del santuario, consacrato alla Madonna del Rosario il 7 maggio 1891. Sposata la contessa Farnararo, insieme donarono la proprietà del santuario a Papa Leone XIII, pur mantenendone l’amministrazione. Da quel momento, Bartolo Longo dedicò la sua vita alla devozione mariana, impegnandosi anche nella diffusione di libri, opuscoli e riviste sulla Madonna del Rosario. Morto nel 1926, fu beatificato da Giovanni Paolo II nel 1980. Nel 2024, l’arcivescovo prelato e delegato pontificio del Santuario, Tommaso Caputo, insieme al vescovo di Acerra Antonio Di Donna, presidente dei vescovi campani, hanno richiesto a Papa Francesco la canonizzazione del Beato Bartolo Longo, riconoscendo l’enorme diffusione della devozione mariana scaturita dal Santuario di Pompei.