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Quesito

Caro Padre Angelo,
vorrei anch’io porle una questione inerente all’intervista del Cardinale Martini. Premetto che purtroppo neanch’io ho avuto modo di leggere il pezzo, quindi mi attengo a ciò che ho visto sui quotidiani.
Il problema riguarda gli embrioni congelati: che fare di loro? Io penso che, se non rimangono altre possibilità, sia corretto tollerare l’impianto artificiale (che resta sempre e comunque un male, qualunque siano il fine o le modalità) in una coppia diversa da quella di origine, la cosiddetta adozione, per dare una possibilità di vita all’embrione. Parlo di “possibilità di vita” perchè l’inseminazione artificiale non garantisce automaticamente la sopravvivenza dell’embrione: essa infatti ha successo in circa il 30% dei casi, senza considerare poi i rischi connessi alla procedura di scongelamento, durante la quale un certo numero di embrioni trova la morte. L’alternativa, d’altronde è talmente deprimente (la morte sicura dell’embrione in congelatore) che, a mio avviso si può tollerare l’adozione dell’embrione da parte di una coppia.
Sembra però che il Cardinale abbia parlato di adozioni a donne single. Su questo punto non sono d’accordo. Infatti, come ha notato giustamente Lucetta Scaraffia sul quotidiano “Il Foglio” del 26 aprile: “nella realtà ciò significa accettare l’inseminazione all’interno di coppie omosessuali femminili”. Il diritto dell’embrione ad avere una possibilità di sopravvivenza va controbilanciato col suo diritto a crescere in una famiglia naturale.
Spero di essere nel giusto, in caso contrario accetterò volentieri la sua correzione.
Grazie.

Emanuel


Risposta del sacerdote

Caro Emanuel,
La tua e-mail mi è giunta quando già avevo risposto a Pietro sullo stesso tema.
La tua mi permette di ribadire il mio pensiero.
Questi embrioni sono soggetti a malformazioni gravi.
Congelandoli, è stato commesso un gravissimo errore.
Si può rimediare un errore con un altro errore? Evidentemente no.
Ora l’affidamento di un embrione congelato è una soluzione sbagliata in se stessa e per quello che può provocare nei suoi risvolti sociali:

1- infatti si causano volontariamente malformazioni ad un essere umano e poi, così manipolato e ridotto, lo si reintroduce nel consorzio umano.
Si faccia attenzione:
un conto è accogliere un bambino, già inserito nel consorzio umano perché è presente nel grembo della madre, con malformazioni che né la madre né altre persone hanno prodotto. Nessuno è responsabile di questi mali. Inoltre il bambino è già nel consorzio umano e sta procedendo nel suo sviluppo naturale.
Un altro conto è che lo si metta fuori del consorzio umano, lo si esponga a malformazioni (che in definitiva sono almeno indirettamente attribuibili a chi ha fatto tutto questo) e poi gliele si faccia patire.
Mi domando quale coppia di genitori, pur non avendo figli, sia disposta a questo.

2. Pertanto ho l’impressione che il problema sia più teorico che reale. Quale coppia di genitori accetterebbe in affido un embrione congelato, sapendo che lo scongelamento causa tante malformazioni?

3. E anche se vi fossero, un simile procedimento sarebbe inevitabilmente accompagnato da una selezione embrionale: e già questo è indegno di una persona umana perché gli esseri umani hanno tutti la medesima dignità.

4. Inoltre la permissione dell’affido degli embrioni congelati farebbe superare subito la difficoltà di affidare dei bambini ai single.
Anche qui è necessario distinguere.
Non basta dire ci sono tanti bambini che rimangono orfani di un genitore, e pertanto si possono affidare anche ad un single.
Un conto è subire la morte di un genitore.
Un altro conto invece è causare uno stato di orfanità, mentre il bambino per diritto naturale ha bisogno di tutti e due i genitori.
Inoltre nel primo caso il bambino sa di avere un padre o una madre, benché defunto.
Nel secondo caso invece il bambino saprà di essere stato concepito così, gli si negherà evidentemente di sapere chi siano i suoi veri genitori (per i quali potrebbe un giorno esprimere il diritto di stare con loro o comunque di ereditare…) e lo si da ad una persona sola o anche (perché no?) a due omosessuali, aggravando ulteriormente la sua futura sofferenza.

5. Pertanto gli embrioni congelati, come avverte l’Istruzione Donum vitae, rimangono esposti ad una fine assurda, della quale sono colpevoli coloro che hanno fatto o permesso tutto questo.
La soluzione, col buon senso, dovrebbe essere quella di impedire assolutamente il congelamento degli embrioni. Sono esseri umani, e non cose di cui si può fare quello che si vuole, mettendoli nel congelatore.
Una volta ammessa questa situazione assurda e immorale, la scelta meno grave purtroppo è ancora quella di lasciarli in questa situazione assurda.
Ogni altra scelta infatti finisce con l’essere ancor più assurda per quello che fa pagare al bambino e per i risvolti sociali che ne seguono (affidamento ai single e agli omosessuali).

Ringrazio te, Emanuel, e la Divina Provvidenza che attraverso di te mi ha permesso di precisare ulteriormente il mio pensiero, che penso conforme alla “mens” della Donum vitae.
Ti assicuro ancora la mia preghiera. Ti faccio tanti auguri per i tuoi prossimi esami, ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo.