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Quesito

Caro Padre Angelo,
la ringrazio per l’aiuto e per le risposte che giorno dopo giorno illuminano il mio cammino e il cammino di molti miei fratelli.
Volevo chiederle un chiarimento sulla differenza tra la messa del sabato mattina e quelle della domenica.
Per molto tempo ho frequentato la messa domenicale ma un sabato mattina ho sentito il desiderio di andarci e con mio stupore ho provato una sensazione completamente diversa.
Mi sono trovato in una chiesa a mio avviso più sincera, più rispettosa, più silenziosa e in questa pace con altre 10 persone, che non erano di passaggio ma che si sono alzate molto presto con l’intento di parteciparvi,  ho assaporato il vero godimento di sentire il Padre parlare al mio cuore.
Alle messe domenicali a cui partecipavo non ho mai provato questo a causa della confusione, del mormorio continuo, dello scambio di sguardi scrutanti, tutto ciò m’impediva di aprirmi totalmente alla Parola intento a capire cosa il celebrante diceva.
Caro padre Angelo, se quello che provo è così positivo, il fatto di non partecipare alle messe domenicali preclude il peccato di non santificare le Feste?
Grazie per la risposta.
Filippo


Risposta del sacerdote

Caro Filippo,
1. verrebbe subito da rispondere con le parole del Signore, sebbene dette in un contesto del tutto diverso dal tuo:Bisogna fare una cosa senza tralasciare l’altra” (Lc 11,42).

2. Quello che hai provato e che stai provando partecipando alla S. Messa dei giorni feriali è una gran bella cosa: c’è il silenzio, c’è il raccoglimento. Si tratta di condizioni indispensabili per vivere l’unione col Signore, per l’ascolto della sua Parola, per la preparazione prossima alla celebrazione della Messa e per il mantenimento dell’unione col Signore attuata in particolare attraverso al S. Comunione.

3. Sarebbe bello se queste realtà si potessero vivere anche alla Messa domenicale.
Nulla lo vieta.
Bisognerebbe che tutti si dessero da fare per creare un clima che aiuti l’elevazione dell’anima a Dio e la comunione soprannaturale con i fratelli.
In alcune zone oggi questo è diventato una rarità. Si riesce a viverla per lo più nei santuari e nelle chiese non parrocchiali.

4. Tuttavia nella Messa domenicale c’è la partecipazione di tutto il popolo di Dio. Ci sono bambini chiassosi, ragazzi talvolta distratti, adulti che vanno a Messa forse solo per una inveterata abitudine (buona peraltro!).
Tutti hanno bisogno della nostra presenza e noi tutti abbiamo bisogno della loro.
Intanto si impara a conoscersi, a rendersi partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, a creare la comunità, la famiglia parrocchiale.
Insomma: non c’è soltanto da vivere la comunione personale con Dio, ma anche la comunione ecclesiale.

5. Inoltre nella Messa domenicale c’è più abbondanza di Parola di Dio. C’è l’omelia del sacerdote che fa la sua parte: fa entrare la Parola nella nostra vita quotidiana.

6. C’è anche un altro aspetto da rilevare: nella Messa, sopratutto domenicale, la Chiesa si visibilizza, si raduna, si incontra.
Come si potrebbe dire: la Chiesa è questa se la comunità non si raduna, non la si vede, non si sa da chi è fatta?
Come non ricordare che il Signore risorto ha voluto apparire agli undici che si trovavano riuniti?

7. Venendo adesso alla specifica domanda: la partecipazione alla Messa del sabato mattina non soddisfa al precetto festivo, che obbliga sotto pena di peccato grave.
Se obbliga sotto pena di peccato grave significa che la posta in gioco è molto alta. Ne vanno di mezzo beni molto grandi, senza il cui possesso si rischia grosso.

8. In conclusione: ti esorto a partecipare alla Messa tutti i giorni. Ne ricevi un grande beneficio.
Ma non saltare la Messa festiva perché diversamente svanisce tutto il beneficio della partecipazione alla Messa negli altri giorni della settimana.

Ti assicuro un ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo.