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Quesito
caro padre Angelo,
mi imbatto improvvisamente in questo sito, non a caso, chi cerca trova chi chiede avrà risposte….
All’improvviso nella mia vita ho capito che tra tante verità "false" esiste una sola, che è VIA VERITA E VITA: GESU’.
Arrivo subito al dunque.
Sono sposato da 4 anni e vorrei tanto che Gesù sia sempre più presente nella mia famiglia. In questi quattro anni ho litigato solo tre volte con mia moglie e in modo acceso e tutte le tre volte per motivi di fede.
Per mia moglie, io sono una cosa inaspettata non prevista… anche per me l’incontro con Gesù è stato inaspettato improvviso.
Per me è fondamentale andare almeno in chiesa la domenica, per lei non succede niente una volta tanto… anch’io pensavo questo.
Insomma mi ritrovo a fingere in questo rapporto ma vorrei fargli capire che andando avanti in questo modo stiamo sbagliando.
Vorrei vivere momenti di castità coniugale, non usare contraccettivi, leggere di più la parola di Dio in casa, recitare il rosario quotidianamente ecc…ecc… e magari con il suo aiuto (di mia moglie) correggermi e correggere lei e essere di esempio per nostra figlia e i figli che verranno, essere luce per tutte le persone che frequentiamo per guadagnarli tutti a Cristo.
Ho pensato addirittura alle parole di Gesù che dice chi lascerà padre, madre, moglie, figli per seguirlo avrà il centuplo.
Scusi la fretta nel sintetizzare. Ma il succo fondamentalmente è questo.
Preghi per me e mia moglie e per mia figlia.
Salvatore.
Risposta del sacerdote
Caro Salvatore,
1. capisco bene che cosa sia successo nella tua vita e la difficoltà che adesso sperimenti all’interno della tua casa.
L’incontro con Cristo è sempre sconvolgente.
Guarda che cosa ha segnato l’incontro con Cristo nella vita di Zaccheo: un capovolgimento totale della sua vita. Prima era tutto orientato a sfruttare la propria posizione per il guadagno personale.
Adesso, dopo l’incontro, nono solo restituisce, ma va ben oltre i limiti della giustizia: restituisce quattro volte tanto e dona la metà dei beni ai poveri.
Zaccheo aveva incontrato Colui che è la risurrezione e la vita e si è trovato capovolto.
Mentre prima il suo io e i suoi beni erano il motivo per cui viveva, adesso capisce che il motivo per cui vivere è l’incontro con Cristo, che “tutto è stato creato per mezzo di Lui e in vista di Lui” (Col 1,16), che senza di Lui è come se fosse morto.
2. Dopo aver incontrato Cristo senti l’esigenza di rinnovare tutta la tua vita e in particolare la vita matrimoniale. Non si tratta semplicemente di aggiungere qualche pratica alla vita di prima, ma di darle un orientamento nuovo.
Tu adesso avverti quanto siano vere per te e per tua moglie le parole di Cristo: “Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano” (Mt 9,17).
Adesso vuoi formare una famiglia cristiana nella quale Gesù sia il centro e il fine della vostra esistenza, del vostro stare insieme e del cammino che fate.
Giovanni Paolo II nella prima enciclica del suo pontificato Redemptor hominis ha scritto: “Il Redentore dell’uomo, Gesù Cristo, è centro del cosmo e della storia” (RH 1).
Lo deve essere anche della nostra vita, della nostra storia, delle nostre famiglie.
Per questo senti l’esigenza che l’intimità coniugale sia casta perché Gesù ne sia il centro e il fine.
Adesso vorresti ascoltare insieme con tua molgie la sua Parola perché vi illumini, vi riscaldi e vi faccia crescere nella santità rivelando il significato di tutti i vostri sentimenti e di tutti i vostri progetti.
E ancora vorresti pregare insieme, recitare quotidianamente il santo Rosario perché Gesù plasmi la vostra esistenza con i suoi sentimenti e con i suoi pensieri e nello stesso tempo insieme con la Beata Vergine Maria tenga lontano dalla vostra casa ogni insidia e avversità.
Hai capito bene che avendo trovato Cristo non c’è nulla da perdere, ma tutto da guadagnare.
3. Se non che tua moglie questo non l’ha compreso.
Teme di perder qualcosa. Le sembra che quello che fai e che desideri sia in più e inutile.
Mentre tu avverti che è vero il contrario.
Purtroppo in lei non è arrivato ancora quel momento di grazia che apre gli occhi della mente ad una luce nuova e fa scoprire che Gesù è Colui che mette in salvo tutto perché è il Salvatore di tutto.
È anche il Salvatore degli affetti e della famiglia.
4. Che fare in questa situazione?
La tentazione è quella di ricorrere alla discussione. E hai visto a che cosa porta: alle litigate.
Devi persuaderti che tua moglie per ora non può capire. Ha bisogno che nel suo interno si accenda una luce nuova e che le faccia capire quello che stai capendo tu.
5. In questi giorni la Liturgia della Chiesa ci ha fatto sentire le parole di San Paolo nella prima lettera ai corinzi.
Paolo era reduce da Atene. Lì all’areopago dove si erano radunati i filosofi e le più belle intelligenze della città aveva tenuto un discorso con i fiocchi.
San Paolo aveva pensato di convertire tutta quella gente con il ragionamento.
Ma quei pensatori, a motivo dei loro pregiudizi filosofici, non ritennero soddisfacente il discorso di Paolo e glielo fecero pure presente. Solo alcuni pochi si convertirono.
Paolo lasciò Atene e si recò a Corinto, città di mare e dissoluta dove umanamente parlando c’era ben poco da sperare.
Ma lì “una notte, in visione, il Signore disse a Paolo: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso». Così Paolo si fermò un anno e mezzo, e insegnava fra loro la parola di Dio” (At 18,9-11).
6. Lì a Corinto Paolo non ripeterà quanto aveva fatto ad Atene. Lo rivelò lui stesso scrivendo: “Anch’io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza.
Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione.
La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio” (1 Cor 2,1-5).
Allora in famiglia anche tu devi comportati come Paolo a Corinto.
Cerca di far sì che nei tuoi atteggiamenti, e prima ancora nei tuoi sentimenti e nelle tue parole, si manifesti quella potenza dello Spirito che si è manifestata nell’atteggiamento, nei sentimenti e nelle parole di Cristo in croce e che hanno portano il buon ladrone, il centurione, i soldati e le folle a battersi il petto, a capire e a convertirsi.
In altre parole il Signore ti chiama ad un’alta santità, ad una perfetta conformazione a Lui, soprattutto nella carità, nella pazienza, nell’umiltà, nella dolcezza.
Devi conquistare tua moglie nel medesimo modo in cui Cristo conquistò tutta quella gente sul calvario.
7. Ecco, il Signore ti chiama a questo.
Non è facile perché non si tratta di mettersi in posa, ma di attuare una conversione profonda nella propria vita personale attraverso un combattimento spirituale.
È una conversione che si deve attuare anzitutto nei tuoi sentimenti con molta preghiera e rinnegando te stesso per amore del Signore.
Succederà che tua moglie ti troverà diverso: dolce, umile, paziente, misericordioso, attento.
Ti troverà come lampada che brilla sopra il moggio e illumina tutta la casa.
E scoprirà che l’Autore di questa singolare trasformazione è Gesù. Ne rimarrà affascinata anche Lei.
Mi auguro che tutto questo avvenga presto e per questo assicuro per te e per la tua famiglia la mia preghiera e la mia benedizione.
Padre Angelo