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Quesito
Padre Angelo,
desidero sottoporLe un quesito che da qualche tempo occupa la mia mente senza trovare una risposta.
In che modo si può spiegare l’eredità del peccato originale (commesso da due figure allegoriche, Adamo ed Eva, in un quadro allegorico, il giardino terrestre) da parte della razza umana durante la sua evoluzione terrestre? In altre parole, perché Dio ha ritenuto necessario far nascere gli uomini con l’eredità del peccato originale non riconducibile ad una coppia di esseri umani (o pre-umani) in particolare?
Attendo con fiducia una risposta.
Adriano
Risposta del sacerdote
Caro Adriano,
1. la tua domanda parte da presupposti che non sono dimostrati o comunque non sono evidenti.
Dici Adamo ed Eva sono due figure allegoriche. Quali sono le prove?
Dici che il Paradiso terreste è un quadro allegorico. Anche questo è da dimostrare.
Dici che Dio ha ritenuto necessario far nascere gli uomini con l’eredità del peccato originale. Il peccato non era necessario. Dio l’ha tollerato.
Dici che Dio farebbe ereditare le conseguenze di un peccato che non è riconducibile ad una coppia di esseri umani (o pre-umani) in particolare. Se le cose stessero così, ti darei ragione: perché dovrebbe far ereditare le conseguenze del peccato originale a chi in nessuna maniera ne prende parte perché deriva da altro ceppo?
Posso concordare invece sulla possibilità dell’evoluzione da preominidi, ma tenendo fisso il punto del monogenismo.
2. Il Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica alla domanda 76: Che cos’è il peccato originale? così risponde:
“Il peccato originale, nel quale tutti gli uomini nascono, è lo stato di privazione della santità e della giustizia originali.
È un peccato da loro «contratto», non «commesso»; è una condizione di nascita, e non un atto personale.
A motivo dell’unità di origine di tutti gli uomini, esso si trasmette ai discendenti di Adamo con la natura umana, «non per imitazione per propagazione». Questa trasmissione rimane un mistero che non possiamo comprendere appieno”.
Come vedi dal corsivo, il Magistero si riferisce all’unità di origine di tutti gli uomini. È evidente il riferimento all’identica natura e al monogenismo.
Da questo si comprende anche che Adamo ed Eva non sono figure allegoriche, ma la prima coppia ed unica coppia del genere umano.
3. I credenti hanno questa certezza che deriva dalla fede.
Noi non possiamo dimostrare razionalmente che il genere umano derivi da un unico ceppo. Lo sappiamo per fede.
Ma questa fede ci rende ragione dell’eredità che gli uomini si trasmettono: quella di una natura ferita.
Diversamente ci parrebbe assurdo che alcuni debbano pagare le conseguenze di persone con le quali non sono legati in nessuna maniera, se non nell’ideale del genere umano.
Se invece tutti deriviamo dal medesimo ceppo, allora le cose sono più comprensibili.
Ti ringrazio del quesito, che mi ha permesso di puntualizzare ancora una volta la dottrina della Chiesa.
Ti prometto un ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo