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Quesito
Caro padre Angelo
Grazie per questa bella rubrica che per me rappresenta una catechesi quotidiana.
Vorrei porle questa domanda.
Nell’ultima confessione ho detto al sacerdote che vorrei avere la grazia di percepire come situazioni prossime di peccato quando parlo con altre persone. I peccati di lingua piccoli o grandi sono infatti frequenti per me. Quasi non me ne accorgo e il limite tra ciò che è consentito ed il peccato mi sfugge. Il sacerdote ha commentato qualcosa e poi ha detto “la grazia non salta la natura”.
Mi può spiegare cosa significa dal punto di vista teologico? Si può dire che per Maria invece la grazia ha saltato la natura?
Cordiali saluti.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. è stato bravo il sacerdote a ricordarti quel grande principio che San Tommaso ha sempre tenuto presente: la grazia non distrugge la natura, ma la presuppone, la sana e la eleva.
2. Quando si dice che la grazia non salta la natura (non destruit naturam, non distrugge la natura) si vuol dire che non comporta per la natura umana nessun annientamento della sua libertà.
Pertanto fai bene a domandare la grazia del discernimento, ma questo non sostituisce né l’esercizio della prudenza da parte tua né l’autodominio nella tua mente e nelle tue labbra.
Ciò comporta l’impegno di rimuovere determinati pensieri o curiosità, di frenarsi nel fare domande o di introdursi in discorsi per cui fin dall’inizio ai può presumere che finirà con le maldicenze.
3. Tuttavia, sapendo che da solo non riuscirai ad evitare ogni trabocchetto, ti metterai alla presenza di Dio, invocando la grazia dell’autocontrollo.
Allora tenendo sempre a freno mente e lingua e invocando interiormente l’aiuto di Dio e della Beata Vergine, riuscirai a dedicare ogni deriva.
Qui sentirai che la grazia, che ha presupposto l’impegno da parte tua, ti ha dato forza, ti ha sanato e guarito.
Ecco qui l’assioma gratia non destruit, sed sanat: non distrugge e non sostituisce la natura, ma la presuppone e la sana.
4. Infine la grazia eleva all’ordine soprannaturale trasformando la tua azione in un atto di amore per Dio, anche se non ci pensi, conferendole merito per la vita eterna.
5. In riferimento alla seconda domanda, neanche nella Madonna la grazia ha sostituito la natura per quanto riguardava il complimento dei suoi doveri.
È diventata Madre di Gesù offrendo all’azione creatrice dello Spirito Santo quello che ogni donna presenta per potere iniziare una gravidanza.
Il concepimento però è stato miracoloso non da parte sua, ma da parte divina.
Ha poi portato avanti la propria gravidanza, come qualsiasi altra donna.
Infine ha partorito Gesù, sebbene questo parto sia stato miracoloso per intervento divino. Il parto però c’è stato e anche in questo la grazia non ha sostituito la natura.
Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo