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Quesito
Caro Padre Angelo,
vorrei chiederle se la masturbazione rientra nei peccati mortali.
Vorrei anche domandarle se Dio mi perdonerà il fatto che ho fatto la santa comunione senza prima essermi confessato, perché essendomi da poco avvicinato alla chiesa non sono stato istruito in questi argomenti quindi ho agito nell’ignoranza e in buona fede, cosa che tra l’altro non si ripeterà perché ho imparato anche grazie alla sua rubrica molte cose.
La saluto Padre, mi ricordi nelle sue preghiere.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. sì, la masturbazione, come tutti gli altri disordini sessuali, costituisce oggettivamente un peccato grave.
Questo peccato nella Sacra Scrittura è menzionato col termine di impurità e impudicizia.
Senti che cosa si legge: “Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggi e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come ho già detto, che chi le compie non erediterà il Regno di Dio” (Gal 5,19-21).
Non ereditare il regno di Dio è la stessa cosa che esserne esclusi e cioè finire dall’altra parte.
Si tratta dunque di peccato grave.
2. Ancora: “Perché sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro,… avrà parte del Regno di Cristo e di Dio” (Ef 5,5).
E in maniera ancora più forte: “Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall’impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e di libidine, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno offenda o inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e attestato. Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste norme, non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che ci dona il suo santo Spirito” (1 Tess 4,3-8).
3. Il Magistero della Chiesa nella Dichiarazione Persona humana del 29.12.1975 afferma: “sia il Magistero della Chiesa – nella linea di una tradizione costante – sia il senso morale dei fedeli hanno affermato senza esitazione che la masturbazione è un atto intrinsecamente e gravemente disordinato. La ragione principale è che, qualunque ne sia il motivo, l’uso deliberato della facoltà sessuale, al di fuori dei rapporti coniugali normali, contraddice essenzialmente la sua finalità. A tale uso manca infatti la relazione sessuale richiesta dall’ordine morale, quella che realizza in un contesto di vero amore l’integro senso della mutua donazione e della procreazione umana (GS 51). Soltanto a questa relazione regolare dev’essere riservato ogni esercizio deliberato della sessualità” (PH 9).
3. Su tale dichiarazione desidero sottolineare tre cose.
La prima: la Chiesa nella linea di una costante tradizione ha sempre pensato così. Potrei dire che in questo sentire di sempre e di tutti non c’è possibilità di errore perché Cristo ha promesso alla Chiesa di essere sempre con lei e di assisterla con il suo spirito di infallibilità.
La seconda: questo sentire di sempre e di tutti è un sentire certo, senza esitazione. Non vi è mai stato alcun dubbio su questo punto.
La terza: il senso morale dei fedeli. Non è solo il magistero a condannare la masturbazione, ma ogni persona avverte che si tratta di qualcosa di squallido.
Qualcuno ha detto che la masturbazione è egoismo allo stato puro.
4. Mi chiedi poi se Dio ti perdonerà il fatto che hai fatto la Santa Comunione senza prima esserti confessato, perché ti eri da poco avvicinato alla chiesa, non eri istruito in questi argomenti e hai agito nell’ignoranza e in buona fede.
Sì, Dio ti ha perdonato perché per commettere un peccato grave, oltre alla materia grave (e qui c’è), occorre anche la piena avvertenza della mente e il deliberato consenso della volontà.
Vi è piena avvertenza della mente quando non solo si è padroni dei propri atti, ma anche quando si è consapevoli di fare il male.
Ora tu non ritenevi che si trattasse di un peccato grave (anche se senza dubbio avvertivi qualcosa di sporco) ma non pensavi che si trattasse di peccato grave.
Pertanto nel fare la Santa Comunione non ha compiuto un sacrilegio e puoi stare tranquillo.
5. Mi dici infine che questo non si ripeterà e anche che grazie alla nostra rubrica hai imparato molte cose.
Ti esorto a conservati puro. Don Bosco, parlando ai ragazzi, con la Sacra Scrittura alla mano, ricordava come il Signore abbia sempre premiato con i doni più belli coloro che hanno cercato di conservarsi puri.
La purezza è particolarmente gradita a Dio perché ci rende sensibili alle realtà del cielo. Mentre l’impurità spegne il gusto delle cose di Dio e fa rimanere schiavi del peccato e della sensualità.
6. Sono contento che tu abbia imparato molte cose dalla nostra rubrica. È questo il motivo che ci spinge ad andare avanti.
Siamo consapevoli di svolgere un grande servizio a favore di molti, soprattutto giovani.
Li aiutiamo a uscire dal peccato, a vivere in grazia e nella libertà interiore, a possedere Dio nel proprio cuore e a fare della loro vita un grande dono Dio per il bene del prossimo.
Ti ricordo volentieri nelle mie preghiere e in particolare ti ricorderò tra breve quando scenderò per celebrare la Santa Messa.
Ti saluto cordialmente e ti benedico.
Padre Angelo