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Quesito

Salve.
Volevo chiederle: è possibile che una coppia, per sua natura e di comune accordo disinteressata al sesso (e ad avere figli), potesse comunque sposarsi in chiesa e vivere un amore vero privo di peccati sessuali e perfino più fedele di tanti che si dicono bravi cristiani? Cosa ne penserebbe Dio?
Non tutti hanno gli stessi bisogni e la pensano allo stesso modo e la chiesa non può pretendere di obbligare gli altri a credere nella loro umana filosofia a riguardo priva di fondamenti biblici.
Dio non obbliga nessuno a fare qualcosa perciò figurarsi se lo facesse in una cosa simile.


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. sì, è contemplato nel pensiero della Chiesa quello che tu dici.
È ciò che viene chiamato matrimonio josephino. 

2. Questa dizione matrimonio josephino rimanda al matrimonio della Madonna con San Giuseppe.
Quando l’angelo apparve a Maria e le annunciò la nascita del redentore con le seguenti parole: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine»” (Lc 1,30-33) Maria chiese: “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?” (Lc 1,34). 

3. Va ricordato che in quel momento la Madonna era già sposata sebbene non coabitasse ancora con San Giuseppe perché i matrimoni tra gli ebrei avvenivano in due tempi: innanzitutto veniva stipulato il contratto. In genere era stipulato dei genitori o dei tutori. Da quel momento i due giovani erano marito e moglie.
La celebrazione esterna delle nozze era rimandata di lì a sei mesi e al massimo ad un anno per dare il tempo di preparare la stanza nuziale degli sposi, la dote della sposa e anche il banchetto, che mediamente durava una settimana e coinvolgeva tutto il villaggio.
Se succedeva che tra la stipulazione del contratto e la celebrazione esterna delle nozze la ragazza rimaneva incinta non suscitava nessuna sorpresa e non era passibile di alcuna pena perché era legittimamente sposa.

4. Che la Madonna e San Giuseppe fossero autenticamente sposi lo ricorda anche l’Angelo quando apparve a Giuseppe al momento del turbamento e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo” (Mt 1,20).

5. Se il figlio annunciato alla Madonna avesse dovuto essere di Giuseppe non ci sarebbe stato motivo di chiedere: “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?”. Si sarebbe trattato di una pura rivelazione sul futuro di quel bambino.
Invece Maria disse: “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?” dichiarando così che aveva aveva stipulato con San Giuseppe un matrimonio verginale.

6. Va ricordato che la Madonna era piena di grazia fin dal primo istante della sua esistenza. Ciò significa che aveva un grado di santità e di amore per il Signore superiore a quello di tutti i Santi, compresi i Vergini.
E se i Vergini hanno desiderato stare uniti al Signore senza distrazione per essere santi nel corpo e nello spirito che cosa non dobbiamo pensare della Madonna?
Inoltre, la Madonna proprio a motivo della sua eminentissima santità era umilissima. E sapendo bene dalle Sacre Scritture chi sarebbe stato il Messia (“il Dio forte”, come aveva profetizzato Isaia), si riteneva indegna di correre verso una possibile maternità del Messia. Si mise da parte concependo un proposito verginale.
A questo fa riferimento Lei stessa quando nel Magnificat dice: “perché Egli ha guardato all’umiltà della sua serva”.

7. Ma come avrebbe potuto vivere con un proposito verginale se in Israele tutti dovevano sposarsi? Tutti dovevano concorrere alla conservazione del popolo eletto.
Secondo gli autori spirituali la Madonna avrebbe supplicato il Signore di fargli conoscere un giovane animato dei suoi stessi desideri.
E quel giovane il Signore lo stava già preparando. Era San Giuseppe.
E poiché quando il Signore chiama ad un determinato incarico comunica  un grado di grazia sufficiente per espletarlo, si deve concludere che San Giuseppe ricevette un grado di grazia eminente. Per cui quando la Madonna gli manifestò i suoi intendimenti, Giuseppe si trovò perfettamente d’accordo.
Tutti e due si trovarono d’accordo nel vivere il matrimonio in maniera verginale.

8. Quello della Madonna con San Giuseppe fu un vero matrimonio perché il matrimonio è ordinato anche al mutuo aiuto e al reciproco perfezionamento.
Avevano di per sé il diritto all’intimità coniugale, ma tutti e due di comune accordo vi hanno rinunciato.
Ai propri diritti infatti è lecito rinunziare.
Né rifiutavano i figli qualora fossero giunti in qualsiasi modo.
Va ricordato anche che l’intimità coniugale secondo la Chiesa non è un peccato sessuale, come tu scrivi, ma è una realtà onorata e degna.

9. Pertanto, tornando alla tua domanda iniziale, la Chiesa non impone nessuna filosofia umana (a parte il fatto che la dottrina della Chiesa non è una filosofia umana ma è partecipazione della Sapienza stessa di Dio!).
Come vedi il caso da te ipotizzato è stato contemplato e al seguito della Madonna altre persone hanno inteso sposarsi con un matrimonio josephino.
Se due giovani sono determinati a vivere così, nessuno glielo può proibire.
La loro volontà di contrarre matrimonio nella perfetta astinenza non esclude di accogliere i figli qualora giungessero per via naturale o per motivi di adozione.

10. Tuttavia la Chiesa sconsiglia di celebrare matrimoni di questo tipo perché è successo che quelli che avevano inteso stipulare un matrimonio verginale con tanto di voto, dopo non molto tempo si sono ritrovati con un bambino in braccio.
Per la Madonna e per San Giuseppe era semplice vivere in perfetta continenza perché nella Madonna esentata dal peccato originale non c’era nessuna inclinazione verso la concupiscenza e in San Giuseppe tale inclinazione era legata se non addirittura spenta.
Ma nei normali sposi quest’inclinazione rimane.
Ma se due giovani sono determinati a questo, nessuno glielo può proibire.

Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo