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Quesito
Caro Padre Angelo,
mi chiamo Luca e volevo chiederti alcune cose sulla resurrezione dei defunti.
Io aspetto questo giorno, con molta gioia a dire la verità…e spero di essere in vita ancora. Così per vedere di nuovo i miei amati genitori, come tutti d’altronde.
Però le chiedo da credente ma inesperto: il Signore dice che in quel giorno tutti i defunti usciranno dai sepolcri al suono delle trombe. Ok perfetto, quindi quando accadrà dovrò andare al cimitero davanti la loro tomba o ossario, per vedere i miei cari uscire fuori?
Secondo pensiero: che ne sarà della casa dove uno vive, la macchina, il conto in banca.
Magari dei propri figli appena nati, saremo tutti risucchiati in cielo dagli angeli e lasceremo le cose materiali qui sulla terra?
Oppure quel giorno noi essere umani, avremmo già perso tutto prima?
La ringrazio infinitamente e mi piacerebbe incontrarla un giorno, per parlare con lei di molte cose su Gesù.
Un saluto
Risposta del sacerdote
Caro Luca,
1. uscire dai propri sepolcri è un linguaggio metaforico, perché la gran parte dei defunti in quel giorno non sarà più nei sepolcri.
Queste parole stanno a significare che Cristo attuerà la risurrezione dai morti.
2. Tutti i corpi in quel giorno, anche i corpi di quelli che saranno ancora vivi (tra i quali tu speri di esservi), verranno trasformati in corpi spirituali, non più soggetti alla fame, alla sete, al sonno e a tutte le necessità di questo mondo.
Che le cose stiano così lo dice San Paolo: “Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità; è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza; è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale” (1 Cor 15,42-44).
3. Inoltre il mondo presente, con la venuta di Cristo e la risurrezione dai morti, finirà.
Lo dice San Pietro: “Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta.
Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia” (2 Pt 3,10-13).
4. Alla luce di queste parole “gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta” si potrebbe pensare che tutto scomparirà.
Altri invece pensano ad una purificazione profonda del cosmo e ad una sua trasformazione.
In ogni caso non sarà una riedizione del mondo attuale perché si parla di “nuovi cieli e una terra nuova”.
5. Una cosa è certa: la casa, la macchina, il conto in banca e tutte le cose di questo mondo saranno incendiate e fonderanno.
Tutto finirà.
Solo la vita eterna e la comunione con Dio che è la sorgente di ogni bene non finirà.
6. Chi non avrà parte a questa comunione sarà privo di tutto per sempre: non avrà alcun bene, ma solo male e privazione.
In altre parole, quanto si è preparato con le sue opere.
Augurandoti la vita eterna ti assicuro la mia preghiera nella speranza di incontrarci almeno di là.
Ti benedico.
Padre Angelo