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Padre Angelo risponde nel testo in corsivo a cinque domande di Benny
Carissimo Padre,
1) A proposito di Santa Rita da Cascia le dico già subito che non riesco a capire diverse cose. Il marito si è convertito perché è stato colpito dalla tenerezza cristiana di Rita. Come dicevamo è stato un matrimonio combinato…ora ma come è potuto capitare il concepimento dei figli? Io credo che tra marito e moglie ci debba essere anche una certa attrazione…come è stato possibile che sia nata con persone talmente diverse? Poi…il marito veniva appunto descritto come un uomo brutale: in che senso?
Caro Benny,
il matrimonio per noi oggi richiede essenzialmente il volersi bene e una certa attrazione.
Ma in passato il matrimonio era visto come una società permanente adatta alla generazione dei figli.
Per questo non ci si deve stupire se i matrimoni venissero combinati dai genitori.
Nelle famiglie di una volta tra marito e moglie in genere non c’era quell’affiatamento che noi oggi giustamente auspichiamo. Gli sposi continuavano a darsi del Voi.
Quello che è successo per Santa Rita è successo per tantissimi altri.
In qualche parte del mondo si fa ancora così.
2. Un’altra domanda piuttosto cruda: si dice che trattasse male Rita (e non solo)….ma si approfittava di lei anche sessualmente? Mi perdoni se le faccio questa domanda… ma in genere quando una persona viene descritta come feroce lo si intende in tutti i sensi.
Le biografie più antiche di santa Rita non riferiscono questi particolari. Pertanto non si può dire nulla.
3) Una domanda piuttosto scabrosa: ma ci sono stati Santi che hanno subito violenze sessuali?
E poi: soprattutto le Sante se sono state violentate non hanno abortito? Sa perché glielo chiedo? Dato che i Santi dovrebbero essere dei modelli per imitare Cristo anche l’aspetto del rispetto della vita dovrebbe essere vissuto concretamente. Se la chiesa critica e condanna l’aborto in tutte le situazioni dovrebbe quantomeno annoverare tra i propri santi donne che non hanno abortito anche se hanno subito una orrenda violenza. Lo stesso discorso lo possiamo fare per i santi: leggevo che i martiri venivano sottoposti a diverse efferate torture… anche quelle sessuali? Io credo che la violenza sessuale sia la cosa più umiliante e disgraziata che un essere umano possa essere sottoposto.
So di una ragazza coraggiosa che è stata stuprata da quattro albanesi e non ha abortito. Benissimo, è un modello…ma qualcuno o qualcuna già eletto santo?
1. Non so se si siano state delle Sante che abbiano subito violenza carnale.
So di tante vergini e martiri che hanno preferito morire piuttosto che acconsentire alle violenze sessuali.
Così è della Beata Teresa Bracco, una giovane dell’appennino ligure piemontese (diocesi di Acqui terme), che ha respinto la violenza di un ufficiale tedesco e da questi è stata uccisa (fine agosto 1944). Aveva 20 anni.
Si può ricordare anche Santa Maria Goretti.
2. So invece che diverse Suore nella guerra civile che ha investito il Congo nel 1964 hanno subito violenza carnale. Hanno accettato tutte di portare avanti la loro gravidanza. Erano consapevoli che non si rimediava ad un male commettendone un altro peggiore: uccidere un innocente e indifeso.
3. So con certezza che alcuni martiri nei lager nazisti hanno subito violenze anche di ordine sessuale. Certamente, come tu stesso riconosci, è un’umiliazione molto profonda, perché la sessualità, come diceva Giovanni Paolo II, tocca l’intimo nucleo della persona.
4. Il caso della ragazza violentata e che ha accettato di portare avanti la gravidanza è certamente un gesto bellissimo. Ma la Chiesa proclama beata o santa una persona che ha esercitato al grado eroico tutte le virtù, e non soltanto una.
Per i martiri la Chiesa dispensa dall’esercizio eroico delle virtù perché hanno dato la vita a Cristo con un atto che li ha purificati perfettamente e li ha resi graditissimi al Signore.
3) Ancora non capisco. Se tutti questi cristiani, compresi Chiara Luce, donavano la sofferenza a Cristo… si sentivano più sollevati? “C’è più gioia nel dare che ricevere” io l’ho sempre interpretata come un elogio dell’altruismo ma può essere utilizzata in un diverso contesto?
Sì, perché l’amore è sempre accompagnato da una certa gioia: la gioia del poter donare.
Per questo vediamo che alcuni santi sperimentavano questi due sentimenti contemporaneamente: il dolore più acerbo e la consolazione di poter offrire qualcosa al Signore per la redenzione dei fratelli.
4) Messori sostiene che ci sono diversi Santi che hanno avuto turbe sessuali (mi piacerebbe sapere quali sono per lui).
In più afferma che non può fare il nome di un beato recentemente salito agli onori degli altari che avrebbe avuto questi problemi perché legato dal segreto della congregazione (o una cosa del genere).
Ebbene: mi riporti un articolo di un qualsiasi giornale Cattolico che smentisca in maniera approfondita tutto questo! A me sinceramente mi ripugna l’idea di pregare e mettere una candela davanti a un Santo che ha fatto certe cose…Se è falso quello che dice Messori la Chiesa lo deve gridare ai quattro venti!!!! In più non so se è prevista la scomunica per una roba del genere? O forse la scomunica se la beccano solo CERTE PERSONE e non altre? Anche Rino Camilleri disse che ci sono stati Santi che avevano un inclinazione omossessuale anche se non l’hanno mai manifestata. E’ vera questa cosa oppure è frutto di fantasia?
Messori ha scritto un articolo infelice (mi pare che in questi ultimi tempi ne scriva diversi di articoli infelici!).
La Chiesa non canonizza pazzi o persone sessualmente pervertite. Presenta i santi come modelli di vita.
Hai ragione tu a sentire ripugnanza ad accendere un candela davanti ad un Santo del cui comportamento c’è solo da vergognarsi.
Non ho visto repliche all’articolo di Messori. E penso che sia stato un bene, perché quell’articolo si squalifica da se stesso.
Infine riferisci che, al dire di qualcuno, qualche santo avrebbe avuto delle inclinazioni omosessuali.
L’inclinazione omosessuale, come insegna la dottrina della Chiesa, è un disordine, ma non è ancora un peccato. È peccato la pratica.
Tuttavia bisogna vedere se i santi ai quali alcuni attribuiscono inclinazioni omosessuali le abbiano avute realmente. Anche qui bisognerebbe avere dati alla mano e documentazione inconfutabile. Diversamente vale l’assioma: Gratis affirmatur, gratis negatur (gratuitamente viene affermato, gratuitamente viene negato).
5) scusi Padre, un’altra domanda forse scema e banale: ma all’inferno ci vanno tutti quelli che non sono pentiti…se per esempio uno che ha commesso peccati mortali si pente prima di morire…il suo pentimento il Signore ne tiene conto?
È vero quello che dici: vanno all’inferno i peccatori non pentiti. E se uno in extremis riceve la grazia del pentimento, come è successo per il buon ladrone, va in Paradiso.
Ti ringrazio per la franchezza, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo