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La Regola, fra «le fonti principali da cui i Laici di San Domenico attingono energie per progredire nella propria e specifica vocazione», annovera la celebrazione delle Ore in comunione con tutta la Famiglia Domenicana (10 d.). E giustamente, perché la recita del cosiddetto Ufficio Divino, un tempo riservata, anche perché in lingua latina, ai monaci e al clero, dopo il Vaticano II viene raccomandata anche ai laici (SC. 100), e soprattutto ai Laici Domenicani, essendo essa, per volere di S Domenico, uno dei mezzi essenziali dell’Ordine. Perciò i Laici Domenicani, sia individualmente che nelle loro riunioni di Fraternita e nei loro incontri provinciali e nazionali a parità di condizioni, dovrebbero dare la preferenza recita della Liturgia delle Ore, seguendo il calendario.
Siccome però non tutti sono in possesso dell’intero Breviario, né tutti avrebbero la possibilità di recitarlo ogni giorno, il Direttorio Nazionale permette di poter soddisfare al loro obbligo con la recita, almeno parziale dell’Ufficio della Madonna, «la cui devozione è tradizionale nell’Ordine».
Sicuri che i nostri Laici gradiranno recitarlo anche privatamente e sarà per loro più agevole adottarlo che nei loro incontri collegiali, lo riportiamo per esteso, con le varianti previste nei diversi tempi dell’anno. E per renderlo meno ripetitivo, abbiamo inserito anche varie letture prese dai testi classici domenicani. Abbiamo anche riportato sia i primi che i secondi Vespri e le tre formulazioni dell’Ora Media, in modo che, chi lo recita, possa uniformarsi all’ora liturgica.
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen (T.P. alleluia).

Inno
Ave, speranza nostra,
ave, benigna e pia,
ave, piena di grazia,
o Vergine Maria.

Ave, fulgida rosa,
roveto  sempre ardente,
ave, pianta fiorita
dalla stirpe di Iesse.

In te vinta è la morte,
la schiavitù è redenta,
ridonata la pace,
aperto il paradiso.

O Trinità santissima,
a te l’inno di grazie,
per Maria nostra Madre,
nei secoli dei secoli. Amen.

Oppure:
O Vergine, o Signora, o Tuttasanta,
che bei nomi ti serba ogni loquela!
Più d’un popolo superbo esser si vanta
in tua gentil tutela.

Te, quando sorge, e quando cade il dìe,
e quando il sole a mezzo córso il parte,
saluta il bronzo che le turbe pie
invita ad onorarte.

Tu pur, beata, un dì provasti il pianto,
né il dì verrà che d’oblianza il copra:
anco ogni giorno se ne parla; e tanto
secol vi córse sopra.

Anco ogni giorno se ne parla e plora
in mille parti; d’ogni tuo contento
teco la terra si rallegra ancora
come di fresco evento.

Salve, o degnata del secondo nome,
o Rosa, o Stella ai periglianti scampo
inclita come il sol, terribil come
oste schierata in campo.
Oppure altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.
1^ Antifona
Beata sei tu, o vergine Maria:
hai portato in grembo il Creatore del mondo!
(T.P. alleluia).

SALMO 112   
Lodate, servi del Signore, *
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore, *
ora e sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto *
sia lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell’alto *
e si china a guardare nei cieli e sulla terra?

Solleva l’indigente dalla polvere, *
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i principi, *
tra i principi del suo popolo.

Fa abitare la sterile nella sua casa *
quale madre gioiosa di figli.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Beata sei tu, o vergine Maria:
hai portato in grembo il Creatore del mondo!
(T.P. alleluia).

2^ Antifona
Hai dato a la vita a colui che ti ha creata,
e sei vergine per sempre (T.P. alleluia).

SALMO 147   
Glorifica il Signore, Gerusalemme, *
loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, *
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli ha messo pace nei tuoi confini *
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola, *
il suo messaggio corre veloce.

Fa scendere la neve come lana, *
come polvere sparge la brina.
Getta come briciole la grandine, *
di fronte al suo gelo chi resiste?

Manda una sua parola ed ecco si scioglie, *
fa soffiare il vento e scorrono le acque.
Annunzia a Giacobbe la sua parola, *
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.

Così non ha fatto
con nessun altro popolo, *
non ha manifestato ad altri
i suoi precetti.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
Hai dato a la vita a colui che ti ha creata,
e sei vergine per sempre (T.P. alleluia).

3^ Antifona
L’Altissimo ti ha benedetta,
figlia del nostro popolo:
tu ci hai dato il frutto della vita
(T.P. alleluia).

CANTICO   Cfr. Ef 1, 3–10   
Benedetto sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *
che ci ha benedetti
con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.

In lui ci ha scelti *
prima della creazione del mondo,
per trovarci, al suo cospetto, *
santi e immacolati nell’amore.

Ci ha predestinati *
a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo, *
secondo il beneplacito del suo volere,

a lode e gloria
della sua grazia, *
che ci ha dato
nel suo Figlio diletto.

In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, *
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.

Dio l’ha abbondantemente riversata su di noi
con ogni sapienza e intelligenza, *
poiché egli ci ha fatto conoscere
il mistero del suo volere,

il disegno di ricapitolare in Cristo
tutte le cose, *
quelle del cielo
come quelle della terra.

Nella sua benevolenza
lo aveva in lui prestabilito *
per realizzarlo
nella pienezza dei tempi.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
L’Altissimo ti ha benedetta,
figlia del nostro popolo:
tu ci hai dato il frutto della vita
(T.P. alleluia).

Lettura Breve   Gal 4, 4-5
Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.

Responsorio Breve
R. Maria sempre vergine * madre del Signore.
Maria sempre vergine, madre del Signore.
V. Prega per noi, che ricorriamo a te, madre del Signore.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Maria sempre vergine, madre del Signore.

(Nel tempo di Pasqua.)
R. Maria sempre vergine, madre del Signore, * Alleluia, alleluia.
Maria sempre vergine, madre del Signore. Alleluia, alleluia.
V. Prega per noi, che ricorriamo a te, Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Maria sempre vergine, madre del Signore. Alleluia, alleluia.

Antifona al Magnificat
Lo sguardo del Signore si è chinato su di me:
il Potente mi ha fatto grandi cose  (T.P. alleluia).

Oppure:
Tutti i secoli mi diranno beata:
Dio ha guardato la sua umile serva  (T.P. alleluia).

CANTICO DELLA BEATA VERGINE (Lc 1, 46-55)
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Magnificat
Lo sguardo del Signore si è chinato su di me:
il Potente mi ha fatto grandi cose  (T.P. alleluia).

Oppure:
Tutti i secoli mi diranno beata:
Dio ha guardato la sua umile serva  (T.P. alleluia).

INTERCESSIONI
O Signore, Padre nostro, che ascolti quanti si rivolgono a Te, noi Ti preghiamo e con fiducia Ti imploriamo, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

Padre della misericordia, noi Ti ringraziamo per averci dato Maria come madre, come esempio e come speciale nostra Patrona:
– per la sua intercessione santifica i nostri cuori.
Tu, che rendesti Maria pronta ad accogliere il Verbo, facendone la Tua serva fedele:
– per la sua intercessione fa’ anche di noi tutti i docili discepoli del verbo incarnato.
Tu, che inviasti il Tuo Spirito, affinché Maria concepisse il Salvatore degli uomini, il Tuo figlio Gesù:
– per la sua intercessione concedi a noi di essere ripieni e portatori agli altri dei frutti dello Spirito Santo.
Tu, che rendesti forte Maria ai piedi della croce e la inondasti di gioia nel giorno della risurrezione del Figlio:
– per la sua intercessione rendi sopportabili le nostre sofferenze e rinfranca la nostra speranza.
Tu, che hai voluto costituire Maria madre della Chiesa e mediatrice di tutte le grazie:
– per la sua intercessione dona al nostro Ordine, che si vanta di averla ispiratrice e patrona, la possibilità di poterne sempre predicare le lodi.
Tu, che hai concesso a Maria di condividere nell’anima e nel corpo la gloria del Figlio risorto:
– fa’ che tutti i nostri fratelli defunti godano con lei la gioia eterna nell’assemblea dei santi.

Padre Nostro.

ORAZIONE
O Dio, che per singolare intervento della Beatissima Vergine Maria hai voluto istituire l’Ordine dei Predicatori per la salvezza delle anime, e lo hai affidato al suo perenne patrocinio, concedi a noi di poter giungere con il suo aiuto alla gloria celeste. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Oppure
Concedi ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito e per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo. Amen
Quando presiede un sacerdote o un diacono, segue il saluto e la benedizione con la formula indicata sotto, oppure con un’altra formula di benedizione come nella Messa.
Il Signore sia con voi
R. E con il tuo spirito.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
R. Amen.
Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito:
Andate in pace,
R. Rendiamo grazia a Dio.
Dalla domenica di Risurrezione alla seconda domenica di Pasqua inclusa:
Andate in pace, alleluia, alleluia.
R. Rendiamo grazia a Dio, alleluia, alleluia.
Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono si conclude con la formula:
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen

Invitatorio
L’invitatorio si recita all’inizio della Liturgia delle Ore, si premette, quindi, o all’Ufficio delle letture o alle Lodi mattutine, secondo che si inizi con l’una o con l’altra azione liturgica.

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Segue in forma responsoriale il salmo 94 con la sua antifona, che viene enunziata, subito ripetuta, e poi ripresa dopo ogni strofa.
Nella recita individuale non è necessario ripetere ogni volta l’antifona, basta dirla all’inizio del salmo o del cantico.

Antifona  
Venite, adoriamo Cristo Signore:
figlio della vergine Maria (T.P. alleluia).

SALMO 94
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l’ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant’anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).

Ufficio delle letture
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (T. P. Alleluia).
Questa introduzione si omette quando si comincia l’Ufficio con l’invitatorio.

Inno  
«Vergine madre, figlia del tuo Figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’eterno consiglio,

tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l’amore
per lo cui caldo ne l’eterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se’ a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra i mortali,
se’ di speranza fontana vivace.

Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ali.

La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunque in creatura è di bontate».

Oppure altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.

1^ Antifona
Maria, sei benedetta dal Signore,
il Dio della salvezza ti ha santificato
(T.P. alleluia).

SALMO 23
Del Signore è la terra e quanto contiene, *
l’universo e i suoi abitanti.
E’ lui che l’ha fondata sui mari, *
e sui fiumi l’ha stabilita.

Chi salirà il monte del Signore, *
chi starà nel suo luogo santo?

Chi ha mani innocenti e cuore puro, †
chi non pronunzia menzogna, *
chi non giura a danno del suo prossimo.

Egli otterrà benedizione dal Signore, *
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca, *
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? †
Il Signore forte e potente, *
il Signore potente in battaglia.

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? *
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Maria, sei benedetta dal Signore,
il Dio della salvezza ti ha santificato
(T.P. alleluia).

2^ Antifona
L’Altissimo ha santificato la sua dimora
(T.P. alleluia).

SALMO 45
Dio è per noi rifugio e forza, *
aiuto sempre vicino nelle angosce.

Perciò non temiamo se trema la terra, *
se crollano i monti nel fondo del mare.
Fremano, si gonfino le sue acque, *
tremino i monti per i suoi flutti.

Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio, *
la santa dimora dell’Altissimo.

Dio sta in essa: non potrà vacillare; *
la soccorrerà Dio, prima del mattino.
Fremettero le genti, i regni si scossero; *
egli tuonò, si sgretolò la terra.

Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

Venite, vedete le opere del Signore, *
egli ha fatto portenti sulla terra.

Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, †
romperà gli archi e spezzerà le lance, *
brucerà con il fuoco gli scudi.

Fermatevi e sappiate che io sono Dio, *
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.
Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona

L’Altissimo ha santificato la sua dimora
(T.P. alleluia).

3^ Antifona
Meraviglie si dicono di te,
o Vergine Maria! (T.P. alleluia).

SALMO 86   
Le sue fondamenta sono sui monti santi; †
il Signore ama le porte di Sion *
più di tutte le dimore di Giacobbe.

Di te si dicono cose stupende, *
città di Dio.

Ricorderò Raab e Babilonia
fra quelli che mi conoscono; †
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: *
tutti là sono nati.

Si dirà di Sion: «L’uno e l’altro è nato in essa *
e l’Altissimo la tiene salda».

Il Signore scriverà nel libro dei popoli: *
«Là costui è nato».
E danzando canteranno: *
«Sono in te tutte le mie sorgenti».

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona

Meraviglie si dicono di te,
o Vergine Maria! (T.P. alleluia).

Versetto
Avvento e Tempo di Natale
V. Beato chi ascolta la parola di Dio
R. e la custodisce nel cuore.

T.O. , Quaresima e Tempo di Paspua
V. Maria meditava nel suo cuore
R. gli eventi meravigliosi del suo Figlio.

Prima Lettura
Dal libro del profeta Isaia   7, 10-14; 8, 10; 11, 1-9

L’Emmanuele, re di pace
In quei giorni il Signore parlò ad Acaz dicendo: «Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto». Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.
Preparate un piano, sarà senza effetti;
fate un proclama, non si realizzerà,
perché Dio è con noi».
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i poveri
e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento;
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio.
Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia,
cintura dei suoi fianchi la fedeltà.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello,
la pantera si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un fanciullo li guiderà.
La vacca e l’orsa pascoleranno insieme;
si sdraieranno insieme i loro piccoli.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca dell’aspide;
il bambino metterà la mano
nel covo di serpenti velenosi.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la saggezza del Signore riempirà il paese
come le acque ricoprono il mare.

Responsorio   Is 7, 14; 9, 6. 7
R. Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio: * sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente.
V. Sul trono di Davide regnerà per sempre:
R. sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente. (T. P. alleluia)

Prima Lettura
Dal primo libro delle Cronache  17, 1-15

Profezia intorno al figlio di Davide
In quei giorni, stabilitosi in casa, Davide disse al profeta Natan: «Ecco, io abito una casa di cedro mentre l’arca dell’alleanza del Signore sta sotto una tenda». Natan rispose a Davide: «Fa’ quanto desideri in cuor tuo, perché Dio è con te».
Ora in quella medesima notte fu rivolta a Natan questa parola di Dio : «Va’ a riferire a Davide mio servo: Dice il Signore: Tu non mi costruirai la casa per la mia dimora. Difatti io non ho mai abitato in una casa da quando feci uscire Israele dall’Egitto fino ad oggi. Io passai da una tenda all’altra e da una dimora all’altra. Durante tutto il tempo in cui ho camminato insieme con tutto Israele non ho mai detto a qualcuno dei Giudici, ai quali avevo ordinato di pascere il mio popolo: Perché non mi avete costruito una casa di cedro? [Ora, riferirai al mio servo Davide: Dice il Signore degli eserciti: Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, per costituirti principe sul mio popolo Israele. Sono stato con te in tutte le tue imprese; ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te; renderò il tuo nome come quello dei più grandi personaggi sulla terra. Destinerò un posto per il mio popolo Israele; ivi lo pianterò perché vi si stabilisca e non debba vivere ancora nell’instabilità e i malvagi non continuino ad angariarlo come una volta, come quando misi i Giudici a capo di Israele. Umilierò tutti i tuoi nemici, mentre ingrandirò te. Il Signore ha intenzione di costruire a te una casa. Quando i tuoi giorni saranno finiti e te ne andrai con i tuoi padri, susciterò un discendente dopo di te, uno dei tuoi figli, e gli renderò saldo il regno. Costui mi costruirà una casa e io gli assicurerò il trono per sempre. Io sarò per lui un padre e lui sarà per me un figlio; non ritirerò da lui il mio favore come l’ho ritirato dal tuo predecessore. Io lo farò star saldo nella mia casa, nel mio regno; il suo trono sarà sempre stabile».

Responsorio
R. Beata, o vergine Maria: hai portato il Creatore del mondo. * Hai dato la vita a colui che ti ha creata, e sei sempre vergine.
V. Ti saluto, piena di grazia, il Signore è con te.
R. Hai dato la vita a colui che ti ha creata, e sei sempre vergine.

Prima Lettura
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni, apostolo   11, 19 – 12, 17

Il segno grandioso della donna del cielo
Si aprì il santuario di Dio nel cielo e apparve nel santuario l’arca dell’alleanza. Ne seguirono folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine.
Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro (Sal 2, 9), e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.
Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo,
poiché è stato precipitato
l’accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte.
Ma essi lo hanno vinto
per mezzo del sangue dell’Agnello
e grazie alla testimonianza del loro martirio;
poiché hanno disprezzato la vita
fino a morire.
Esultate, dunque, o cieli,
e voi che abitate in essi.
Ma guai a voi, terra e mare,
perché il diavolo è precipitato sopra di voi
pieno di grande furore,
sapendo che gli resta poco tempo».
Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio. Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente. Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d’acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acque. Ma la terra venne in soccorso alla donna, aprendo una voragine e inghiottendo il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca.
Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù.

Responsorio   1 Cor 15, 54. 57; Ap 12, 1
R. Quando questo corpo mortale si sarà vestito d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata dalla vittoria. * Grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, alleluia.
V. Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.
R. Grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, alleluia.

Seconda lettura
(Dalle Vitae Fratrum, traduzione in LIPPINI, Storie e leggende medievali, ESD, Bologna 1988, nn. 1-4).
L’Ordine impetrato dalla Madonna 
Un approfondito studio ci ha permesso di conoscere i misteri della Sacra Scrittura e di scoprirvi che la Nostra Signora, la Beata Vergine Maria, è premurosa interceditrice presso il Figlio e piissima ausiliatrice a favore del genere umano. Grazie al suo patrocinio il rigore della giustizia di Dio viene addolcito, affinché i peccatori non si dannino; e per l’insistenza delle sue preghiere molte grazie vengono conferite al mondo.
Giustamente, quindi, viene chiamata nube, in quanto si frappone fra gli uomini e Dio per attenuare gli effetti della sua ira. Viene anche detta propiziatoria, perché grazie a Lei Dio attenua il suo sdegno per i nostri peccati, perdonando facilmente le molte e grandi nostre colpe, mediante i rimedi da Lei ottenutici.
E fra questi, soprattutto quello di aver ottenuto dalla misericordia di Dio, per la salvezza del genere umano, un tale e così grande Ordine, com’è il nostro: il che fu manifestato per rivelazione ad alcune persone.
Un Frate Minore (infatti), pio e degno di fede, che fu per molto tempo compagno di S. Francesco, narrò a certi nostri frati, uno dei quali poi ne scrisse al Maestro dell’Ordine, che S. Domenico una notte, mentre si trovava a Roma per chiedere a Dio e al Papa l’approvazione dell’Ordine e, come al solito, era in preghiera, vide in visione – così almeno gli sembrò – Gesù Cristo in piedi, sospeso in aria, stava per scagliare tre lance contro il mondo. Ma la Vergine Maria, buttandosi ai suoi piedi, Io scongiurava di essere misericordioso con coloro ch’egli aveva redenti e di temperare la giustizia con la misericordia. A lei però il Figlio diceva: «Non vedi quante ingiurie mi vengono fatte? La mia giustizia non può permettere che tanti mali restino impuniti».
Rispose la Madre: «Come tu sai, perché tu sai tutto, c’è un modo per richiamarli a te. Io ho un servo fedele, che tu invierai nel mondo a predicare le tue parole; ed essi si convertiranno e ritorneranno a te, Salvatore di tutti. E gli darò anche in aiuto un altro servo, che opererà come lui».
Disse allora il Figlio alla Madre: «Ecco, sono disposto ad accettare la tua proposta, ma tu mostrami coloro che intendi destinare a tanto compito». E la Madre presentò S. Domenico a nostro Signore Gesù
Cristo, il quale vedendolo disse: «Certamente compirà bene e con diligenza la missione che gli affidi».
Gli presentò poi S. Francesco e il Signore lodò anche lui.
S. Domenico durante quella visione osservò con attenzione quel suo compagno, che fino allora non aveva mai visto. Ma il giorno dopo, incontrandolo in chiesa, lo riconobbe e correndo ad abbracciarlo e a baciarlo gli disse: «Tu sei il mio compagno, tu camminerai con Ine; stiamo uniti e nessun avversario prevarrà»; e gli raccontò la visione avuta.
Da quel momento diventarono un cuor solo e un’anima sola (At 4, 32) e comandarono ai membri dei rispettivi Ordini che la stessa cosa fosse osservata in perpetuo.

RESPONSORIO 
R. Benedetta fra le donne: hai cambiato in benedizione la maledizione di Eva; *
grazie a te è brillata agli uomini la benedizione del Padre (T. P. alleluia).
V. Per mezzo tuo ci è stata proposta una nuova via di salvezza.
grazie a te è brillata agli uomini la benedizione del Padre (T. P. alleluia).

oppure

(da «I miracoli del beato Domenico» della beata Cecilia, in LIPPINI, S. Domenico visto dai suoi contemporanei, ESD, Bologna 1982, pagg. 203-206).
I Domenicani sotto il manto della Madonna 
Una sera il beato Domenico, dopo aver vegliato in chiesa in preghiera fino a mezzanotte, ne uscì ed entrò in dormitorio dove, compiute quelle cose per le quali era venuto, si rimise in preghiera in fondo al dormitorio stesso. Mentre stava così in orazione, venne fatto di guardare dalla arte opposta e vi scorse venire avanti tre donne bellissime, quella di centro sembrava una dama venerabile e delle tre la più bella e più degna; delle altre due, una portava un vaso molto splendente e bello, l’altra invece un aspersorio che porgeva alla Signora di mezzo, col quale questa aspergeva i Frati facendo su di essi il segno di croce.
Così, segnando ed aspergendo i Frati, fece il giro del dormitorio. Il beato Domenico seguì la scena con grande attenzione. Poi alzandosi dalla preghiera, andò incontro a quella Signora fino alla Lampada
che pendeva in mezzo al dormitorio e, inginocchiandosi, quantunque l’avesse già riconosciuta, la supplicò di svelargli chi ella fosse.
In quel tempo a Roma, nel Convento dei Frati e delle Suore, quella bella e devota antifona, che comincia con Salve Regina, non veniva ancora cantata ma si usava soltanto recitarla in ginocchio. Orbene, rispondendo al beato Domenico, quella Signora disse: «Io sono colei che voi invocate ogni sera. E quando dite Eja ergo, advocata nostra, io mi butto in ginocchio davanti a mio Figlio per la conservazione di codesto Ordine».
Allora il beato Domenico domandò chi fossero quelle dame che erano con lei. Gli rispose la Beata Vergine: «Una è Cecilia, l’altra è Caterina».
Ciò detto, dopo aver terminato il giro segnando ed aspergendo i Frati che ancor rimanevano, disparve.
Il beato Domenico tornò quindi a pregare nel luogo di prima ed ecco che all’improvviso fu rapito in ispirito davanti a Dio e vide il Signore e la Beata Vergine, seduta alla sua destra, rivestita – a quanto gli sembrava – di un mantello color zaffiro. Guarandosi attorno, vide davanti a Dio rappresentanti di tutti gli Ordini Religiosi, ma del suo non scorse nessuno; per la qual cosa cominciò a piangere amaramente e, fermatosi lontano, non osava avvicinarsi al Signore e a sua Madre. Fu la Madonna a fargli cenno con la mano di accostarsi a lei; ma egli non osò muoversi fino a tanto che anche il Signore non lo ebbe chiamato. Si accostò allora tutto piangente e si inginocchiò davanti a loro.
Il Signore lo invitò ad alzarsi e, quando si fu alzato, gli chiese il perché di quel pianto sconsolato. «Piango
così – rispose – perché vedo qui rappresentanti tutti gli Ordini, ma del mio non vedo nessuno». Allora Il Signore: «Vuoi vedere il tuo Ordine?». E quello tremante: «Sì, o Signore». Allora il Signore, ponendo una mano sulla spalla della Beata Vergine, si rivolse nuovamente al beato Domenico: «Il tuo Ordine io l’ho affidato a mia Madre». Poi soggiunse: «Ma lo vuoi proprio vedere?». Rispose il beato Padre: «Certo, o Signore».
La Beata Vergine spalancò il mantello di cui sembrava rivestita e lo stese davanti al beato Domenico, al quale sembrò tanto grande da ricoprirne tutta la patria celeste e sotto di esso vide una moltitudine immensa di suoi Frati. Inginocchiandosi il beato Domenico ringraziò allora Dio e la beata Maria sua Madre. E la visione scomparve.
Tornato in sé, corse immediatamente a suonare la campana per il mattutino, al termine del quale convoco i Frati nel Capitolo e fece loro una lunga bellissima predica, esortandoli all’amore e alla devozione Verso la Beata Vergine Maria. E fra le altre cose raccontò loro anche questa visione.
Questa visione la narrò a Suor Cecilia e alle altre Suore di S. Sisto lo stesso beato Domenico, però come fosse capitata a un altro. Ma i Frati presenti, che l’avevano già sentita raccontare, facevano cenno alle Suore che si trattava di lui.
RESPONSORIO
R. O gloriosa madre di Dio, sempre V ergine Maria*
ricordati di noi e per noi prega tuo Figlio (T. P. alleluia).
V. Tu sola hai portato il Signore del mondo e hai allattato il sovrano degli Angeli.
Ricordati noi e per prega tuo Figlio (T. P. alleluia)

oppure

(Dalle Vitae Fratrum, traduzione in Lippini, Storie e leggende medievali, ESD, Bologna 1988, 70-71)
Il canto della «Salve Regina» nell’Ordine 
Il nemico di ogni bene, il diavolo, che osa sfidare anche il Signore dell’universo, all’inizio dell’Ordine prese a molestare personalmente, o per mezzo dei suoi subalterni, i frati di Bologna e di Parigi che più degli altri contrastavano l’opera Sua. Difatti, come hanno raccontato coloro che ne furono testimoni, ad uno mostrava una fornace ardente come se gli stesse addosso, ad un altro dava l’illusione di essere abbracciato da una bella donna, ad uno faceva apparire un asino cornuto, ad un altro un serpente infuocato; uno lo tormentava con vane fantasie, un altro con percosse. Si giunse al punto che, per timore dei fantasmi notturni e delle Illusioni diaboliche, i frati furono costretti a vegliare a turno per proteggersi gli uni gli altri il sonno. Alcuni di essi venivano inoltre come assaliti da attacchi di pazzia, mentre altri subivano terribili vessazioni.
I frati pensarono allora di ricorrere all’aiuto della potentissima e piissima Maria e stabilirono che dopo compieta si facesse una solenne processione con la Salve Regina e la sua orazione. Subito i fantasmi si dileguarono, cessarono le vessazioni e un frate di Bologna ed uno di Parigi – che era figlio di un Re – che ne soffrivano in modo eccezionale ne furono liberati. E da quella decisione in poi, ogni cosa nell’Ordine andò per il meglio.
Che poi questa processione sia gradita a Dio e a sua Madre, lo dimostrano la partecipazione dei fedeli, la devozione del clero, le calde lacrime, i pii sospiri e le meravigliose visioni avute da alcuni che raccontano di aver visto, mentre i frati sfilavano verso il suo altare, la Vergine in persona che usciva dal cielo insieme ad una moltitudine di cittadini celesti; e quando i frati giungevano a supplicarla con quelle parole O dulcis Maria – O dolce Maria, lei si inchinava verso di loro e li benediceva; quando poi i frati rientravano in coro, anche lei rientrava in cielo.
Fra Giordano di santa memoria, che fu il secondo Maestro generale, ha lasciato scritto in un Suo libretto sulle origini dell’Ordine, che un santo uomo degno di fede aveva riferito di aver visto frequentemente, mentre i frati cantavano Eja ergo advocata nostra – Orsù dunque, avvocata nostra, la beata Vergine inginocchiarsi davanti al Figlio e supplicarlo devotamente per la diffusione e conservazione dell’Ordine.
Ma anche una devota donna di Marsiglia, di origine e di nome Lombarda, una sera, partecipando
alla compieta dei frati, fu presa da tale fervore, che all’inizio della Salve Regina fu rapita in ispirito e vide quattro cose meravigliose, meritevoli di essere da noi rispettosamente ricordate.
Vide la Regina della Misericordia che quando i frati dicevano Spes nostra salve – Salve o nostra speranza, li salutava dolcemente; quando dicevano eja ergo, advocata nostra – orsù dunque, nostra avvocata, si inginocchiava davanti al Figlio e pregava per i frati; e quando soggiungevano illos tuos misericordes oculos ad nos converte – rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi, la vide lieta guardarli con occhio amoroso. Quando infine cantavano Et Jesum, benedictum fructum ventris tui nobis post hoc exilium ostende – E mostraci dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno, la vide con in braccio Figlio ancora in tenera età, mostrarlo a tutti e a ciascuno dei frati con molta gioia.
Tutto questo quella donna raccontò fra le lacrime, ma con molta esattezza nonostante fosse solo una laica, al suo confessore fra Martino, uomo maturo e discreto.

RESPONSORIO
R. O dolce Vergine Maria, madre di misericordia*
Vita, dolcezza e speranza nostra (T. P. alleluia)
V. Rivolgi a noi, avvocata nostra, gli occhi tuoi

INNO TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell’universo.

I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell’uomo.

Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell’assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

Se all’Ufficio delle letture non segue immediatamente la recita di un’altra Ora, si conclude nel modo seguente:

Preghiamo
O Dio misericordioso e fedele, che hai voluto affidare l’Ordine dei Predicatori al personale patrocinio della Beata Vergine Maria, concedi, Te ne preghiamo, che essa, che nel presente è vita, dolcezza e speranza nostra, ci mostri misericordia nel momento della morte il Figlio Tuo, che è Dio e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen (T.P. alleluia).

Questa introduzione si omette quando prima si è eseguito l’Invitatorio o quando la recita delle Lodi segue immediatamente l’Ufficio delle letture.

INNO
O Donna gloriosa,
alta sopra le stelle,
tu nutri sul tuo seno
il Dio che ti ha creato.

La gioia che Eva ci tolse
ci rendi nel tuo Figlio
e dischiudi il cammino
verso il regno dei cieli.

Sei la via della pace,
sei la porta regale:
ti acclamino le genti
redente dal Signore.

A Dio Padre sia lode,
al Figlio ed al Santo Spirito,
che ti hanno adornata
di una veste di grazia. Amen.

Oppure altro inno o canto adatto approvato dall’autorità ecclesiastica.
1^ Antifona
Beata sei tu, Maria!
Da te è nato il salvatore del mondo,
tu risplendi nella gloria di Dio.
Prega per noi il Cristo tuo figlio
(T.P. alleluia).

SALMO 62, 2-9  
O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, *
di te ha sete l’anima mia,
a te anela la mia carne, *
come terra deserta, arida, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho cercato, *
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita, *
le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva, *
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito, *
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

Nel mio giaciglio di te mi ricordo, *
penso a te nelle veglie notturne,
tu sei stato il mio aiuto; *
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

A te si stringe *
l’anima mia.
La forza della tua destra *
mi sostiene.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Beata sei tu, Maria!
Da te è nato il salvatore del mondo,
tu risplendi nella gloria di Dio.
Prega per noi il Cristo tuo figlio
(T.P. alleluia).

2^ Antifona

Tu gloria di Gerusalemme,
tu letizia d’Israele,
tu onore del nostro popolo (T.P. alleluia).

CANTICO Dn 3, 57-88.56   Ogni creatura lodi il Signore
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite, angeli del Signore, il Signore, *
benedite, cieli, il Signore.

Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, *
benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.
Benedite, sole e luna, il Signore, *
benedite, stelle del cielo, il Signore.

Benedite, piogge e rugiade, il Signore. *
benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore, *
benedite, freddo e caldo, il Signore.

Benedite, rugiada e brina, il Signore, *
benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *
benedite, notti e giorni, il Signore.

Benedite, luce e tenebre, il Signore, *
benedite, folgori e nubi, il Signore.
Benedica la terra il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.

Benedite, monti e colline, il Signore, *
benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore, *
benedite, mari e fiumi, il Signore.

Benedite, mostri marini
e quanto si muove nell’acqua, il Signore, *
benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, *
benedite, figli dell’uomo, il Signore.

Benedica Israele il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, *
benedite, o servi del Signore, il Signore.

Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, *
benedite, pii e umili di cuore, il Signore.
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo, *
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.

2^ Antifona
Tu gloria di Gerusalemme,
tu letizia d’Israele,
tu onore del nostro popolo (T.P. alleluia).

3^ Antifona
Rallegrati, vergine Maria:
hai portato in grembo il Salvatore del mondo
(T.P. alleluia).

SALMO 149 
Cantate al Signore un canto nuovo; *
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore, *
esultino nel loro Re i figli di Sion.

Lodino il suo nome con danze, *
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo, *
incorona gli umili di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria, *
sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca *
e la spada a due tagli nelle loro mani,

per compiere la vendetta tra i popoli *
e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi, *
i loro nobili in ceppi di ferro;

per eseguire su di essi *
il giudizio già scritto:
questa è la gloria *
per tutti i suoi fedeli.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Rallegrati, vergine Maria:
hai portato in grembo il Salvatore del mondo
(T.P. alleluia).

Lettura Breve   Cfr. Is 61, 10
Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia, come una sposa che si adorna di gioielli.

Responsorio Breve
In tempo di Quaresima
R. Il Signore ti ha scelta * e ti ha prediletta.
Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta.
V. Nella sua tenda ti ha fatto abitare,
e ti ha prediletta.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta.

Nel Tempo di Pasqua
R. Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta. * Alleluia, alleluia.
Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta. Alleluia, alleluia.
V. Nella sua tenda ti ha fatto abitare.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta. Alleluia, alleluia.

Antifona al Benedictus
A causa di Eva si chiuse la porta del cielo;
si riapre a noi per Maria, madre del Signore
(T.P. alleluia).

CANTICO DI ZACCARIA (Lc 1, 68-79)
Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen

Antifona al Benedictus
A causa di Eva si chiuse la porta del cielo;
si riapre a noi per Maria, madre del Signore
(T.P. alleluia).

INVOCAZIONI
A Dio nostro padre, che ci ha chiamati insieme a tanti altri fratelli e sorelle a seguire Cristo e a servire il Vangelo, ti rivolgiamo per le mani di Maria il nostro umile grazie e diciamo lieti:
Ti ringraziamo, o Signore.

Padre clementissimo, ti ringraziamo innanzitutto per il tuo immenso amore per noi,
– perché, dopo averci benevolmente creati e magnanimamente redenti, hai voluto affidarci alle cure materne della madre tua, Maria.
Tu, che agli esordi della Chiesa hai inviato lo Spirito Santo sugli apostoli, radunati in preghiera con Maria,
– fa’ che il Papa e gli altri pastori, con l’aiuto di Maria madre della Chiesa, possano sempre essere ministri santi e santificatori.
Tu, che hai affidato la divulgazione del Vangelo nel mondo alla predicazione degli apostoli,
– fa’ che i Frati Predicatori, assistiti e protetti dalla mediatrice di tutte le grazie, ne siano sempre banditori zelanti ed efficaci.
Tu, che nel Tuo colloquio nella casa di Betania hai difeso il valore della vita contemplativa,
– fa’ che le nostre sorelle claustrali, sull’esempio di Maria che custodiva nel suo cuore i misteri della redenzione, continuino a servirti nella scelta della parte migliore.
Tu, che all’origine della Chiesa hai fatto di tua madre e delle pie donne le prime testimoni della fede,
– fa’ che le consorelle delle nostre Congregazioni possano essere le prime valide collaboratrici nella divulgazione e conservazione della fede.
Tu che hai voluto che tutti i redenti fossero partecipi del tuo regale ed eterno sacerdozio,
– fa’ che i Laici Domenicani, fedeli alla loro vocazione, possano contribuire alla salvezza del mondo con l’efficacia della parola e della loro testimonianza.

Padre nostro

ORAZIONE
O Dio, che ai tuoi apostoli riuniti nel cenacolo con Maria madre di Gesù, hai donato lo Spirito Santo, concedi anche a noi, per intercessione della Vergine, di consacrarci pienamente al tuo servizio e annunziare con la parola e con l’esempio le grandi opere del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti I secoli dei secoli.

Quando presiede un sacerdote o un diacono, segue il saluto e la benedizione con la formula indicata sotto, 
o di benedizione come nella Messa.
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
R. Amen.

Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito:
Andate in pace,
R. Rendiamo grazia a Dio.

Dalla domenica di Risurrezione alla seconda domenica di Pasqua inclusa:
Andate in pace, alleluia, alleluia.
R. Rendiamo grazia a Dio, alleluia, alleluia.

Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono si conclude con la formula:
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen

ORA MEDIA 

Nella recita, sia pubblica che privata, si potrà scegliere una delle tre Ore, tenendo possibilmente conto dell’orario del giorno.

ORA MEDIA TERZA

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen (T.P. alleluia).

Inno

L’ora terza risuona
nel servizio di lode:
con cuore puro e ardente
preghiamo il Dio glorioso.

Venga su noi, Signore,
il dono dello Spirito,
che in quest’ora discese
sulla Chiesa nascente.

Si rinnovi il prodigio
di quella Pentecoste,
che rivelò alle genti
la luce del tuo regno.

Sia lode al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino e unico,
nei secoli sia gloria. Amen.

Antifona
Unanimi nella preghiera,
i discepoli rimanevano insieme
con Maria, madre di Gesù (T. P. alleluia).

SALMO 119
Nella mia angoscia ho gridato al Signore *
ed egli mi ha risposto.
Signore, libera la mia vita dalle labbra di menzogna, *
dalla lingua ingannatrice.

Che ti posso dare, come ripagarti, *
lingua ingannatrice?
Frecce acute di un prode, *
con carboni di ginepro.

Me infelice: abito straniero in Mosoch, *
dimoro fra le tende di Kedar!
Troppo io ho dimorato *
con chi detesta la pace.

Io sono per la pace, *
ma quando ne parlo, essi vogliono la guerra.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

SALMO 120
   
Alzo gli occhi verso i monti: *
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore, *
che ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede, *
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenta, non prende sonno, *
il custode d’Israele.

Il Signore è il tuo custode, †
il Signore è come ombra che ti copre, *
e sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpirà il sole, *
né la luna di notte.
Il Signore ti proteggerà da ogni male, *
egli proteggerà la tua vita.

Il Signore veglierà su di te,
quando esci e quando entri, *
da ora e per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

SALMO 121   
Quale gioia, quando mi dissero: *
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano *
alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita *
come città salda e compatta.

Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, †
secondo la legge di Israele, *
per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i seggi del giudizio, *
i seggi della casa di Davide.

Domandate pace per Gerusalemme: *
sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura, *
sicurezza nei tuoi baluardi.

Per i miei fratelli e i miei amici *
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio, *
chiederò per te il bene.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona

Unanimi nella preghiera,
i discepoli rimanevano insieme
con Maria, madre di Gesù (T. P. alleluia).

Lettura Breve  Sof  3, 14. 15b
Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Re d’Israele è il Signore in mezzo a te.

V. Vergine madre, gloriosa regina del mondo (T.P. alleluia),
R. prega per noi il Cristo Signore (T.P. alleluia).

Preghiamo
O Dio onnipotente ed eterno, che sugli apostoli riuniti in preghiera con Maria hai effuso nell’ora terza il tuo Spirito Paraclito, dona anche a noi la fiamma viva del tuo amore, perché possiamo ordinare a te tutte le azioni della nostra giornata. Per Cristo nostro Signore. Amen

Benediciamo il Signore
R. Rendiamo grazia a Dio.

ORA MEDIA SESTA

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen (T.P. alleluia).

Inno
Glorioso e potente Signore,
che alterni i ritmi del tempo,
irradi di luce il mattino
e accendi di fuochi il meriggio,

tu placa le tristi contese,
estingui la fiamma dell’ira,
infondi vigore alle membra,
ai cuori concedi la pace.

Sia gloria al Padre ed al Figlio,
sia onore al Santo Spirito,
all’unico e trino Signore
sia lode nei secoli eterni. Amen

Oppure:
L’ora sesta c’invita
al servizio divino:
inneggiamo al Signore
con fervore di spirito.

In quest’ora sul Golgota,
vero agnello pasquale,
Cristo paga il riscatto
per la nostra salvezza.

Dinanzi alla sua gloria
anche il sole si oscura:
risplenda la sua grazia
nell’intimo dei cuori.

Sia lode al Padre e al Figlio,
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

Antifona
Disse la madre di Gesù:
Fate quello che egli vi dirà (T. P. alleluia).

SALMO 122 
A te levo i miei occhi, *
a te che abiti nei cieli.

Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni; *
come gli occhi della schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro Dio, *
finché abbia pietà di noi.

Pietà di noi, Signore, pietà di noi, *
già troppo ci hanno colmato di scherni,
noi siamo troppo sazi degli scherni dei gaudenti, *
del disprezzo dei superbi.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

SALMO 123  
Se il Signore non fosse stato con noi,
– lo dica Israele –  †
se il Signore non fosse stato con noi, *
quando uomini ci assalirono,

ci avrebbero inghiottiti vivi, *
nel furore della loro ira.

Le acque ci avrebbero travolti; †
un torrente ci avrebbe sommersi, *
ci avrebbero travolti acque impetuose.

Sia benedetto il Signore, *
che non ci ha lasciati in preda ai loro denti.

Noi siamo stati liberati come un uccello *
dal laccio dei cacciatori:

il laccio si è spezzato *
e noi siamo scampati.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore, *
che ha fatto cielo e terra.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

SALMO 124
Chi confida nel Signore è come il monte Sion: *
non vacilla, è stabile per sempre.

I monti cingono Gerusalemme: †
il Signore è intorno al suo popolo, *
ora e sempre.

Egli non lascerà pesare lo scettro degli empi *
sul possesso dei giusti,
perché i giusti non stendano le mani *
a compiere il male.

La tua bontà, Signore, sia con i buoni *
e con i retti di cuore.

Quelli che vanno per sentieri tortuosi †
il Signore li accomuni alla sorte dei malvagi. *
Pace su Israele!

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona
Disse la madre di Gesù:
Fate quello che egli vi dirà (T. P. alleluia).

Lettura Breve   Zc 9, 9
Esulta grandemente figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso.

V. Grande è la gloria di Maria (T.P. alleluia):
R. ha dato la luce il Re dei cieli (T.P. alleluia).

Preghiamo
O Signore Gesù, nell’ora sesta, vittima innocente per i nostri peccati, sei stato inchiodato sulla croce e hai unito alla tua offerta quella della madre tua, facendone così la corredentrice del mondo, per sua intercessione, concedi a noi di poter concorrere alla salvezza degli uomini offrendoti in sacrificio le nostre sofferenze. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

Benediciamo il Signore
R. Rendiamo grazia a Dio

ORA MEDIA NONA
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen (T.P. alleluia).

Inno
Signore, forza degli esseri,
Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il tempo.

Irradia di luce la sera,
fa’ sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.

Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito,
com’era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

Oppure:
L’ora nona ci chiama
alla lode di Dio:
adoriamo cantando
l’uno e trino Signore.

San Pietro che in quest’ora
salì al tempio a pregare,
rafforzi i nostri passi
sulla via della fede.

Uniamoci agli apostoli
nella lode perenne
e camminiamo insieme
sulle orme di Cristo.

Ascolta, Padre altissimo,
tu che regni in eterno,
con il Figlio e lo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona
Dice il Signore alla madre:
Donna, ecco tuo figlio!
e al discepolo: Ecco tua madre! (T.P. alleluia).

SALMO 125 
Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, *
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, *
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.

Allora si diceva tra i popoli: *
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi, *
ci ha colmati di gioia.

Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, *
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime *
mieterà con giubilo.

Nell’andare, se ne va e piange, *
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con giubilo, *
portando i suoi covoni.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

SALMO 114 
Amo il Signore perché ascolta *
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.

Mi stringevano funi di morte, *
ero preso nei lacci degli inferi.

Mi opprimevano tristezza e angoscia †
e ho invocato il nome del Signore: *
«Ti prego, Signore, salvami».

Buono e giusto è il Signore, *
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge umili: *
ero misero ed e mi ha salvato.

Ritorna, anima mia, alla tua pace, *
poiché il Signore ti ha beneficato;

egli mi ha sottratto dalla morte, †
ha liberato i miei occhi dalle lacrime, *
ha preservato i miei piedi dalla caduta.

Camminerò alla presenza del Signore *
sulla terra del viventi.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

SALMO 127
Beato l’uomo che teme il Signore *
e cammina nelle sue vie.
Vivrai del lavoro delle tue mani, *
sarai felice e godrai d’ogni bene.

La tua sposa come vite feconda *
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo *
intorno alla tua mensa.

Così sarà benedetto l’uomo che teme il Signore. *
Ti benedica il Signore da Sion!
Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme *
per tutti i giorni della tua vita.

Possa tu vedere i figli dei tuoi figli. *
Pace su Israele!

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona

Dice il Signore alla madre:
Donna, ecco tuo figlio!
e al discepolo: Ecco tua madre! (T.P. alleluia).

Lettura Breve   Gdt 13, 31 (volgata)
Benedetta tu dal tuo Dio, in tutte le tende di Giacobbe; perché in ogni popolo dove si udrà il tuo nome, sarà glorificato il Dio d’Israele.

V. Benedetta sei tu fra le donne (T.P. alleluia)
R. e benedetto il frutto del suo seno (T.P. alleluia).

Preghiamo
O Signore, che salvi tutti gli uomini conducendoli alla conoscenza della verità, manda tanti operai a lavorare nella tua messe; e quando a noi, già assunti al tuo servizio, fa’ sì che, con l’aiuto della Vergine Tua madre, possiamo esser sempre infaticabili per la salvezza delle anime. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

SECONDI VESPRI

V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen (T.P. alleluia).

Inno
Ave, stella del mare,
madre gloriosa di Dio,
vergine sempre, Maria,
porta felice del cielo.

L’«Ave» del messo celeste
reca l’annunzio di Dio,
muta la sorte di Eva,
dona al mondo la pace.

Spezza i legami agli oppressi,
rendi la luce ai ciechi,
scaccia da noi ogni male,
chiedi per noi ogni bene.

Móstrati Madre per tutti,
offri la nostra preghiera,
Cristo l’accolga benigno,
lui che si è fatto tuo Figlio.

Vergine santa fra tutte,
dolce regina del cielo,
rendi innocenti i tuoi figli,
umili e puri di cuore.

Dónaci giorni di pace,
veglia sul nostro cammino,
fa’ che vediamo il tuo Figlio,
pieni di gioia nel cielo.

Lode all’altissimo Padre,
gloria al Cristo Signore,
salga allo Spirito Santo,
l’inno di fede e di amore. Amen.

1^ Antifona
Ave, Maria, piena di grazia,
il Signore è con te (T.P. alleluia).

SALMO 121   
Quale gioia, quando mi dissero: *
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano *
alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita *
come città salda e compatta.

Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore, †
secondo la legge di Israele, *
per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i seggi del giudizio, *
i seggi della casa di Davide.

Domandate pace per Gerusalemme: *
sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura, *
sicurezza nei tuoi baluardi.

Per i miei fratelli e i miei amici *
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio, *
chiederò per te il bene.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Ave, Maria, piena di grazia,
il Signore è con te (T.P. alleluia).

2^ Antifona
Ecco la serva del Signore:
si compia in me la tua parola (T.P. alleluia).

SALMO 126  
Se il Signore non costruisce la casa, *
invano vi faticano i costruttori.
Se la città non è custodita dal Signore *
invano veglia il custode.

Invano vi alzate di buon mattino, †
tardi andate a riposare
e mangiate pane di sudore: *
il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.

Ecco, dono del Signore sono i figli, *
è sua grazia il frutto del grembo.
Come frecce in mano a un eroe *
sono i figli della giovinezza.

Beato l’uomo *
che piena ne ha la farètra:
non resterà confuso quando verrà alla porta *
a trattare con i propri nemici.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
Ecco la serva del Signore:
si compia in me la tua parola (T.P. alleluia).

3^ Antifona
Benedetta sei tu fra le donne,
e benedetto il frutto del tuo seno
(T.P. alleluia).

CANTICO Ef 1, 3-10  
Benedetto sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *
che ci ha benedetti
con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.

In lui ci ha scelti *
prima della creazione del mondo,
per trovarci, al suo cospetto, *
santi e immacolati nell’amore.

Ci ha predestinati *
a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo, *
secondo il beneplacito del suo volere,

a lode e gloria
della sua grazia, *
che ci ha dato
nel suo Figlio diletto.

In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, *
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.

Dio l’ha abbondantemente riversata su di noi
con ogni sapienza e intelligenza, *
poiché egli ci ha fatto conoscere
il mistero del suo volere,

il disegno di ricapitolare in Cristo
tutte le cose, *
quelle del cielo
come quelle della terra.

Nella sua benevolenza
lo aveva in lui prestabilito *
per realizzarlo
nella pienezza dei tempi.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Benedetta sei tu fra le donne,
e benedetto il frutto del tuo seno
(T.P. alleluia).

Lettura Breve   Gal 4, 4-5
Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.

Responsorio Breve
Nel tempo ordinario.
R. Ave, Maria, piena di grazia, * il Signore è con te.
Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
V. Benedetta tu fra le  donne,  benedetto  il  frutto del tuo seno:
il Signore è con te.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Ave, Maria, piena di grazia, il Signore è con te.

Nel tempo di Pasqua.
R. Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. * Alleluia, alleluia.
Ave  Maria, piena di  grazia,  il Signore è con te.
Alleluia,  alleluia.
V. Benedetta tu  fra le donne, benedetto il frutto del tuo seno.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Alleluia,  alleluia.

Antifona al Magnificat
Beata, o Maria, che hai creduto:
in te si compie la parola del Signore (T. P. alleluia).

CANTICO DELLA BEATA VERGINE (Lc 1, 46-55)
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Magnificat
Beata, o Maria, che hai creduto:
in te si compie la parola del Signore (T. P. alleluia).

Intercessioni
Al Signore, che nella sua benevolenza ha voluto affidarci alla speciale protezione di Maria, sua madre, chiamandoci a far parte della Famiglia Domenicana, rivolgiamo la nostra preghiera:
Ascoltaci, o Signore. 
Tu hai detto: «Venite a me voi tutti che siete stanchi e io vi ristorerò» (Mt 11, 28):
– conforta tutti noi, quelli che si sono raccomandati alle nostre preghiere e coloro che dobbiamo ricordare per dovere o per gratitudine.
Tu in S. Domenico ci hai dato un modello di vita apostolica, tutta spesa per te e per la salvezza delle anime:
– fa’ che anche noi, dopo aver parlato a lungo con te, possiamo poi parlare con efficacia di te ai nostri fratelli.
Tu, nell’accomiatarti dai tuoi discepoli, hai loro comandato l’unità e l’amore:
– fa’ che la Famiglia Domenicana e tutte le sue comunità siano sempre unite nell’unica fede e ferventi nel reciproco amore.
Tu son la tua passione e morte hai procurato la redenzione del mondo:
– serviti ancora dei figli e delle figlie di S. Domenico per estenderne i frutti a tutti gli uomini della terra.
Tu per giungere alla glorificazione hai voluto prima vivere una vita umana, intessuta come la nostra di gioie e di dolori:
– fa’ che nella nostra Famiglia il Rosario di Maria occupi un posto di privilegio per insegnare agli uomini i misteri della redenzione.
Tu ti sei degnato di arricchire la Chiesa con una fioritura abbondantissima di santi martiri, dottori, confessori e vergini, scelti nella nostra Famiglia:
– fa’ che per loro intercessione anche noi corrispondiamo con gratitudine e fedeltà alla grazia della nostra vocazione.
Tu sei pieno di misericordia con chi ti invoca:
— sii clemente coi nostri fratelli, le nostre sorelle, i nostri parenti e benefattori defunti.
Padre nostro.

ORAZIONE
Signore Gesù Cristo, per l’intercessione della beata Vergine Maria, di S. Domenico e di tutti i santi della nostra Famiglia imploriamo la tua infinita misericordia, perché liberi da tutti i pericoli possiamo godere la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Quando presiede un sacerdote o un diacono, segue il saluto e la benedizione con la formula indicata sotto, oppure con un’altra formula di benedizione come nella Messa.
Il Signore sia con voi
R. E con il tuo spirito.
Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
R. Amen.
Se si congeda l’assemblea, si aggiunge l’invito:
Andate in pace,
R. Rendiamo grazia a Dio.
Dalla domenica di Risurrezione alla seconda domenica di Pasqua inclusa:
Andate in pace, alleluia, alleluia.
R. Rendiamo grazia a Dio, alleluia, alleluia.
Nella celebrazione individuale o quando non presiede un sacerdote o un diacono si conclude con la formula:
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen

Per scaricare l’Ufficio della Beata Vergine Maria in versione pdf clicca qui