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Quesito
Caro Padre Angelo,
sono sposato da vent’anni e il matrimonio è in una fase difficile.
Mia moglie mi ha detto su mia precisa richiesta che aveva avuto rapporti sessuali con “forse due” persone prima di conoscermi e non solo con uno come mi aveva detto vent’anni fa.
Mi sono sentito molto male per questa “news” ed ancora di più perché per lei sembra un dettaglio di nessuna rilevanza.
Io, che non avevo avuto rapporti con nessuna donna e ho richiesto di rimanere vergine fino al matrimonio, già avevo fatto fatica ad accettare un altro uomo prima di me (anche lì rivelato dopo essersi messa insieme con me).
La mia rabbia è solo cresciuta in questi mesi e ho anche pensato se il matrimonio fosse annullabile visto che era basato anche su un’informazione falsa da parte sua e per me rilevante.
Vorrei una risposta cristiana da parte sua, pronto ad accettarla qualunque essa sia.
Vorrei una strada per rilanciare il mio matrimonio.
Grazie di cuore.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
mi trovo a risponderti con grave ritardo e te ne domando sinceramente scusa.
1. Intanto mi compiaccio per la tua volontà di essere giunto al matrimonio secondo le indicazioni di Dio. Sono certo che di questo non ti sei pentito.
Il dono di te che hai fatto a tua moglie nel giorno delle nozze è stato puro, senza macchia, senza doppiezze.
Il Signore ti ricompenserà.
2. Comprendo l’amarezza provata nell’apprendere che tua moglie si era già consegnata ad un altro, come se la verginità non fosse il sigillo più bello della freschezza del proprio amore da consegnare a colui al quale ci si donerà per sempre!
3. Credo che tu abbia superato quel momento con l’aiuto della fede: come il Signore ci perdona molte colpe ed è contento di vederci nuovi interiormente, così hai fatto anche tu con la ragazza che poi è diventata tua moglie. Era diventata nuova e per questo non le hai sottratto il tuo amore.
4. Adesso, in una fase difficile del tuo matrimonio, riaffiora l’amarezza accresciuta dal fatto che in maniera disinvolta abbia detto di aver avuto rapporti sessuali forse con due persone.
Non credo che ci si dimentichi facilmente se si è avuto rapporti sessuali con una o con due persone.
Ma talvolta per inasprire il rapporto si diventa capaci di dire anche ciò che non si è fatto.
5. Al momento non mi sentirei di dirti di iniziare una causa per verificare la nullità delle nozze, ponendo come motivazione indispensabile la verginità.
Questo soprattutto perché a suo tempo hai dato il tuo perdono.
È vero, tuttavia, che qui ti è stata comunicata una cosa che ti ha ferito interiormente e che, se fosse vera e a suo tempo l’avessi saputo, forse sarebbe stata sufficiente per non contrarre le nozze.
6. Ti direi di non iniziare la causa perché nel frattempo sono passati vent’anni durante i quali certamente ci saranno stati momenti difficili che tu hai superato sia perché hai considerato l’indissolubilità del matrimonio come un valore indiscutibile, sia perché l’hai promesso davanti a Dio.
Di fatto con colei che è diventata tua moglie tu hai iniziato una strada comune di santificazione.
Questa strada adesso è diventata irta come quella del Calvario.
Pertanto ti consiglio, salvo meliori judicio (che potrebbe essere quello del tuo confessore), di rinnovare la tua fiducia in Dio, persuaso che le prove sono permesse dalla Divina Provvidenza per radicarci sempre più in Dio e farci diventare più santi.
Il matrimonio, come del resto anche la nostra vita di fede, non si rinnova da sola. Ha bisogno di attingere nuova linfa vivificatrice da Gesù Cristo.
7. La linfa da attingere è quella espressa da San Paolo nella lettera agli Efesini: “Voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso” (Ef 5,25-28).
Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei per purificarla e renderla santa attraverso il sacrificio di sé, offerto al Padre.
Ti suggerisco di fare altrettanto: di offrirti in sacrificio a Dio per tua moglie.
Lo farai andando a Messa. Lì all’offertorio, con il cuore sanguinante dal dispiacere, unirai il tuo sacrificio a quello più prezioso di Nostro Signore perché tutto possa essere rinnovato.
8. Ti chiedo anche di avere molta fiducia nella Madonna che Dio ha voluto alle nozze di Cana perché a quei due sposi non mancasse il vino della felicità, della fedeltà e della grazia.
Qualora non l’avessi già fatto, inizia a pregare con il Santo Rosario ogni giorno. In quel momento aprirai la porta alla Madonna che verrà nella tua famiglia per aggiustare tutto con il suo modo proprio di intervenire che è quello della dolcezza.
Le chiederai di intervenire come ha fatto alle nozze di Cana.
Alla tua preghiera unisco volentieri la mia.
Ti ricorderò in modo particolare nella Santa Messa che tra breve celebrerò. È il giorno (21 novembre) in cui si festeggia la presentazione di Maria al tempio e in molte parti d’Italia e del mondo anche la Madonna della salute.
È il tuo matrimonio che in questo momento ha bisogno di ritrovare piena salute per riprendere la strada di santificazione.
Ti benedico. Anzi, vi benedico.
Padre Angelo