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Quesito
Caro Padre,
Sono una ragazza molto giovane e da circa 2 anni frequento un uomo, sposato e con figli.
Quando è entrato nella mia vita è stato un vero miracolo per me, e me ne sono innamorata. Anche lui di me. Lui e la moglie non si amano più da tempo, e a dire il vero non so se si siano mai amati. Lui è molto infelice con lei, e non si sente amato dalla famiglia.
Sto vivendo un momento molto difficile,
Perché non so quanto tutto ciò sia giusto agli occhi di Dio.
Credevo ci fosse un Progetto per noi, ma ora mi sento molto confusa.
La supplico di pregare per noi.
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. è necessario rimanere padroni del proprio cuore e vigilare sui sentimenti.
Quando hai saputo che quell’uomo era sposato e con figli, dovevi subito troncare.
Quell’uomo ha dei doveri di fedeltà verso la moglie, verso la famiglia, verso i figli.
2. Mi dici che quando è entrato nella tua vita te ne sei innamorata.
Non dubito che tu te ne sia innamorata e che provi una vera passione per lui.
Ma questa passione o quest’innamoramento è vero amore?
Puoi domandarti se lo stai aiutando mentre gli concedi e anche gli favorisci una fuga dalla sua famiglia.
3. L’uomo di cui ti sei innamorata ha bisogno di ritrovare se stesso non con avventure pericolose e sbagliate, ma riconsiderando la prorpia condotta, perché i torti in genere non vengono mai da una parte sola.
Inoltre alle crisi famigliari, che inevitabilmente sopraggiungono, è necessario reagire con buona volontà, con rinnovato impegno, con rinnovato amore e dedizione.
Se è un uomo maturo ed è consapevole del bene cui hanno diritto i suoi figli deve fare ogni sforzo e deve essere disposto a mandare giù tante cose amare pur di non causare dispiaceri e traumi a coloro per i quali è tenuto a dare tutta la sua vita.
4. È questa la maturità dell’uomo di cui ti stai innamorando?
È questo l’uomo sul quale potresti contare per il tuo futuro?
5. Vedi, è facile confondere l’innamoramento, che sotto il profilo emotivo coinvolge sempre in maniera molto forte, con il vero amore.
La passione o l’emozione, se non è comandata, acceca.
6. Non scendo a parlare delle manifestazione affettive che vi sarete scambiati.
Mi limito solo a dire che il vero amore, quello sincero perché puro, è altra cosa.
7. Qual è il progetto di Dio?
Ognuno è chiamato a conoscerlo e a costruirlo, sapendo bene qual è l’obiettivo supremo cui deve mirare e al quale tutto deve subordinare: la santificazione propria.
Qui vedi subito che la strada che hai imboccato non ti porta a realizzare il progetto di Dio.
Piuttosto ti allontana dal Signore. Quanto meno ti allontana dai sacramenti, che per te sono il tesoro più grande che puoi avere sulla terra.
Ti allontana dalla confessione che donandoti la grazia santificante ti purifica dal peccato e ti dà già fin d’ora il possesso personale di Dio nel cuore.
Ti allontana soprattutto dalla Santa Comunione. E credo che non ci possa capitare niente di peggio che essere impediti di fare la Santa Comunione per mezzo della quale troviamo pienezza di vita nella nostra anima, oltre che liberazione da tanti mali, perché quando torniamo dalla quella sacra mensa i demoni, come dice San Giovanni Crisostomo, fuggono impauriti davanti a noi.
Ora non abbiamo bisogno che i demoni siano nostri compagni di viaggio.
Sei dunque ancora in tempo per riprenderti dalla botta che hai preso.
Ti ringrazio per la fiducia riposta e per questo ti assicuro di cuore la mia preghiera e la mia benedizione.
Padre Angelo