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Quesito
Caro Padre Angelo
Sono una ragazza, F., che vorrebbe porle alcuni quesiti, sperando di non annoiarla.
Ho tantissima voglia di prendere la comunione e accogliere Gesù nel mio cuore, ma non posso perchè sono quasi tre anni che non mi confesso.
Sono cattolica e credente, prego molto nel mio intimo e vado in chiesa la domenica, ma non mi confesso per paura di essere ipocrita. Sono fidanzata da quattro anni con un ragazzo meraviglioso che amo davvero tanto e anche lui nutre questo sentimento per me. Questo sentimento è stato espresso da noi anche fisicamente (ma non con un rapporto completo) e da allora non mi confesso. la chiesa dice che quel che faccio è peccato grave, e io non voglio essere ipocrita. Come posso confessare una cosa di cui non mi pento?Infatti reputo tale atteggiamento come estremamente dolce, tenero e ricco di amore. Non mi sento sporca o in colpa…Non credo di commettere atto impuro, né di utilizzare il mio fidanzato come un oggetto. Sento di donarmi a lui( anche se ribadisco che i nostri non sono rapporti completi) con tutto l ‘‘amore che ho dentro, rispettandolo e facendomi rispettare. So che lei penserà che ci si può donare solo a chi è unito nel vincolo del matrimonio…ma io mi sento esclusivamente sua. E so che anche per lui è lo stesso. Non siamo "liberi", ma legati da questo amore che, sappiamo per certo, durerà per sempre e non riteniamo i nostri sentimenti delle "vuote promesse". Quando guardo nei suoi occhi vedo riflesso un universo di amore e gioia,lealtà e davvero tanto tanto amore…Vorremmo davvero sposarci, farci una famiglia e un futuro INSIEME, ma a causa del lavoro che non si trova per il momento non possiamo. Quindi, che dovrei fare per poter prendere la comunione? Dovrei accettare comunque che quello che faccio è peccato, anche se non lo reputo tale, e confessarmi(cercando di non farlo più)? Temo che questa sia ipocrisia e io no voglio offendere il Signore…Ma se la sua risposta fosse affermativa, come dovrei rivolgermi al prete che confessa? Dovrei dire che ho commesso atti impuri? Poi temo una cosa: ripetere le mie azioni. Se non sono fermamente convinta che sia un peccato, potrei ripetermi. E non voglio fare a Gesù una promessa che magari poi non mantengo…
Grazie in anticipo per la sua attenzione, mi spiace se l’ho annoiata con la mia storia…ma vorrei davvero tanto una sua opinione, dato che certamente ne saprà più di me!
io sono solo una piccola ragazza tanto innamorata… 😀
tanta gioia e felicità
F.
Risposta del sacerdote
Carissima F.,
1. sono convinto del tuo innamoramento, ma c’è una cosa sulla quale desidero che tu compia una riflessione: l’uso della genitalità quale destinazione ha secondo il disegno di Dio?
È vero che voi non avete rapporti completi, ma tra voi c’è un uso della genialità che non è secondo Dio.
2. Inoltre dici che il vostro amore è eterno.
Ci credo. Se non fosse così, non sarebbe vero amore.
Tuttavia questo amore eterno non ha ancora ricevuto il sigillo.
C’è la volontà del sigillo. Ma il sigillo non c’è ancora.
Questo fa sì che tu in realtà non appartenga ancora definitivamente a lui né lui a te.
3. È vero che per ora non vi siete ancora sposati a causa del lavoro.
Tuttavia l’astinenza da un uso improprio della genitalità avrebbe aiutato il vostro amore a diventare sempre più forte, sempre più puro e secondo Dio.
4. Da alcuni anni non hai più fatto la Santa Comunione.
Sarebbe stato meglio che tu, vivendo in castità, avessi potuto farla.
La Comunione è un aiuto preziosissimo.
Il Signore nella Santa Comunione si mette a nostro servizio.
L’intimità col Signore, poi, è il senso di tutte le manifestazioni affettive.
Il vero Sposo, Colui che sazia fino in fondo il cuore umano, è solo Lui.
5. Mi dici che quanto fai col tuo ragazzo non lo senti come un peccato.
Per andarti a confessare è sufficiente che tu riconosca che quel comportamento non è secondo Dio.
La nostra coscienza si può sbagliare nel valutare ciò che è giusto e ciò che non è giusto.
Non siamo noi gli arbitri di ciò che è bene e di ciò che è male.
Solo Dio sa fino in fondo ciò che giova al nostro vero bene e ciò che non giova.
Fidati di Lui.
Puoi pensare che Dio sia nemico del tuo amore e della tua felicità?
6. Il Signore vuole invece che tutto, anche l’amore umano con le sue manifestazioni affettive, giovi a maggiore unione con Lui, a maggiore santità.
7. Forse avrai la previsione che nonostante la confessione ci vi saranno altre cadute.
Vai a confessarti lo stesso.
Il Signore lo sa che sei fragile.
Se ci saranno altre cadute, il Signore sarà pronto a rialzarti ogni volta e ad accoglierti nella Comunione con Sé.
8. Nella confessione dirai al sacerdote che hai commesso atti impuri col tuo ragazzo.
Sentirai le parole del sacerdote, riceverai l’assoluzione, la tua anima diventerà pura.
Potrai fare la Santa Comunione e, mentre starai unita a Gesù, finalmente potrai amare il tuo ragazzo col cuore di Dio.
Gli vorrai tutto il bene che gli vuole Dio.
In primis, la santità e la vita eterna.
E poi quando lo incontrerai di nuovo, lo vedrai con uno sguardo nuovo, con lo sguardo purificato, direi quasi con gli occhi stessi di Dio.
Ti assicuro la mia preghiera perché il tuo incontro col Signore possa avvenire al più presto.
Ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo