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Quesito

Salve Padre,
sono in un seminario diocesano da alcuni anni, ma sono dubbioso se quella del sacerdozio sia la mia chiamata e se essere in futuro prete diocesano corrisponda al mio carisma.
Le chiedo una preghiera per me.
Grazie mille.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. la prima condizione per compiere un discernimento senza veli sugli occhi è quella di vivere in grazia di Dio e castamente.
Diversamente le passioni fanno la loro parte annebbiando.

2. La seconda condizione è quella di intensificare la preghiera.
Gesù nell’orto degli ulivi, “entrato nella lotta, pregava più intensamente” (Lc 22,44).
Così dobbiamo imparare a fare anche noi quando la lotta (nel tuo caso per il discernimento) diventa più aspra.
Le opere di Dio nascono tutte da profonda preghiera.

3. Questo non dev’essere per te un momento di diserzione, ma di illuminazione per poter fare ciò che è più gradito a Dio.

4. Pertanto determinati a vivere anche attraverso una certa quantificazione della tua preghiera.
Quando l’amore per il Signore diventa più ardente “provoca l’illuminazione del cuore” (causat cordis illuminationem), così dice San Tommaso.

5. Se chi ha fatto discernimento sulla tua chiamata al sacerdozio era certo insieme con te della chiamata al sacerdozio, non rimettere tutto in discussione, perché “i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!” (Rm 11,29).
Ravviva piuttosto la tua chiamata stando ulteriormente vicino al Signore (Mc 3,14).
Qualora invece fossi entrato col dubbio devi venirne fuori, ascoltando i tuoi formatori e soprattutto il tuo confessore. Non puoi giungere alla vigilia degli ordini sacri ancora nel dubbio.

6. Se invece si tratta di verificare il carisma tieni presente che deve essere corrispondente alle inclinazioni della tua persona. Perché la vocazione (ex parte subiecti) parte di qui.
Per questo il padre Sertillanges disse che “la vocazione è quello che ognuno è”.
È necessario sentirsi fatti per una determinata strada.

7. Può succedere che uno si senta fatto per strade diverse, come avvenne per me: tanto per il matrimonio quanto per la vita consacrata.
In questo caso il mio parere sarebbe quello di prendere il proprio io e di donarlo tutto a Cristo.
Io ho fatto così, e da quel momento ho trovato grande pace.
So di aver dato la mia vita a Cristo.
Fallo anche tu.

Con la speranza che anche tu faccia la medesima cosa, ti ricordo con particolare devozione nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo