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Quesito

Gentile padre Angelo,
Ho visto diversi video sul web di sacerdoti che sostengono che ci siano due grandi combattimenti escatologici.
Il primo è quello che coincide con la venuta dell’Anticristo e che si conclude col regno dei mille anni.
Il secondo è quello alla fine di questi mille anni dopo i quali Satana farà l’ultimo assalto, ritorneranno Enoch ed Elia, ci sarà la conversione degli ebrei e poi il giudizio universale etc etc.
Secondo questi sacerdoti ci sono prove evidenti che siamo giunti al primo combattimento escatologico e in effetti i collegamenti che hanno fatto parevano molto convincenti. Ho sentito citato più volte Sant’Ireneo a proposito.
Tuttavia ho letto sul vostro sito che la parusia intermedia non è vera e che chi la sostiene è fuori dal magistero della Chiesa.
In effetti io sapevo che la seconda venuta era solo quella dell’Apocalisse, non conoscevo questa parusia intermedia.
Quindi volevo chiederle nello specifico se si tratta di una dottrina condannata dalla Chiesa e quindi da rigettare o solo poco sostenuta dai vari dottori, ma non necessariamente falsa.
È che mi sono sembrati sacerdoti preparati e di buona condotta tant’è che ho appreso molte utili nozioni di fede dai loro video. Se sono caduti in un errore così, sarebbe un richiamo per me ad essere più prudente.
A prescindere da questo, è comunque evidente che siamo in tempi pessimi e difficilissimi per la Chiesa.
In attesa di una sua risposta, la ringrazio in anticipo e ricordo nella preghiera.
S.


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. se per parusia si intende il ritorno di Cristo sulla terra, allora non esiste una parusia intermedia.
Nel Catechismo infatti professiamo la nostra fede dicendo: “E di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e morti e il suo regno non avrà fine”.
La sua venuta coinciderà con la fine del mondo e il giudizio universale.

2. Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica alla domanda: “Come si realizzerà la venuta del Signore nella gloria?” Risponde: “Dopo l’ultimo sconvolgimento cosmico di questo mondo che passa, la venuta gloriosa di Cristo avverrà con il trionfo definitivo di Dio nella parusia e con l’ultimo giudizio. Si compirà così il Regno di Dio” (Compendio CCC 134).

3. L’errore nacque da una interpretazione sbagliata di quanto si legge nel capitolo 20º dell’Apocalisse: “E vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell’Abisso e una grande catena. Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni. lo gettò nell’Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali deve essere lasciato libero per un po’ di tempo. Poi vidi alcuni troni – a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare – e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. Questa è la prima risurrezione. Beati e santi quelli che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per mille anni” (Ap 20,1-6).
Su questo si fonda la cosiddetta interpretazione millenarista.

4. I millenaristi sostenevano che dopo la sconfitta dell’anticristo e prima della risurrezione finale ci sarebbe stato un periodo di mille anni durante i quali Gesù Cristo avrebbe risuscitato i suoi santi, e avrebbe regnato con loro su questa terra. Terminato questo periodo, avverrebbe la risurrezione finale, cui seguirebbe il giudizio universale.

5. Questo errore fu sostenuto da parecchi antichi scrittori ecclesiastici tra i quali la Papia, Tertulliano, Lattanzio. Fece breccia anche su Sant’Ireneo.
La maggioranza dei Padri invece si mostra contraria a tale dottrina. Non vi è nessuna traccia di millenarismo in Clemente romano, in Sant’Ignazio e nei padri apostolici. Anzi il prete romano Caio lo combatté espressamente.
San Girolamo: “Certamente questo regno di mille anni sopra la terra non ha fondamento alcuno in questo libro ed è apertamente contrario alla dottrina del Vangelo e di San Paolo.
Nel Vangelo di Matteo (24,14ss) non si accenna a nessuna venuta intermedia. Anzi viene detto espressamente: “Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli” (Mt 24,30-31).
Ugualmente San Paolo: “Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; 17quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore” (1 Ts 4,16).

6. La Bibbia di Gerusalemme: “La risurrezione dei martiri è simbolica: è il rinnovamento della Chiesa dopo la fine della persecuzione romana, rinnovamento con la stessa durata della prigionia del drago. 
I martiri che attendono sotto l’altare sono fin d’ora felici con Cristo. Il regno di mille anni è dunque la fase terrena del regno di Dio, dalla caduta di Roma alla venuta di Cristo.
Per Agostino e per molti altri i mille anni partono dalla risurrezione di Cristo; la prima risurrezione disegnerebbe allora il battesimo”.

7. Prosegue la Bibbia di Gerusalemme: “Fin dalla chiesa antica, una corrente della tradizione ha interpretato questo versetto alla lettera: dopo una prima risurrezione reale, quella dei martiri, Cristo tornerebbe sulla terra per un regno felice di mille anni in compagnia dei suoi fedeli.
Questo millenarismo letterale non ha mai incontrato il favore della Chiesa”.
Anzi, si legge in un decreto del Santo Uffizio del 19 luglio 1944:
Domanda: che cosa si deve pensare riguardo al sistema del millenarismo mitigato, che insegna cioè che Cristo signore, prima del giudizio finale, sia che preceda sia che non preceda la risurrezione della maggior parte dei giusti, verrà in modo visibile, per regnare, su questa terra?” 
Risposta: “Il sistema del millenarismo mitigato sicuramente non può essere insegnato (tuto doceri non posse)” (DS 3839).
Pertanto non è un’eresia dichiarata, ma non è conforme all’insegnamento della Chiesa. Anzi, la Chiesa comanda di non insegnare queste cose.

Con l’augurio di essere accolto benevolmente da Gesù Cristo al termine dei tuoi giorni, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo