Questo articolo è disponibile anche in: Italiano
Quesito
Buongiorno Padre Angelo,
mi chiamo Luca ed ho 37 anni, le ho già scritto in passato e lei ha sempre risolto i miei dubbi e la ringrazio per questo.
Ho appena letto la sua risposta di oggi 09/02/2017 ma mi sono sorti dei dubbi.
Per esempio nel libro dell’apocalisse si legge che "tutti coloro il cui nome non è scritto fin dall’inizio nel libro della vita, saranno gettati nello stagno di fuoco…".
Sempre nell’apocalisse si legge "quando il numero dei giusti sarà compiuto…"
Quindi mi viene da pensare che è davvero già tutto scritto, io non lo chiamerei destino, ma semplicemente la volontà di Dio
Dal momento in cui Dio assegna un’anima ad un corpo, è già scritto se questa anima si salverà o si perderà, ed anche se ci sembra di poter sempre scegliere quale bivio imboccare, in realtà stiamo semplicemente andando su binari preordinati da Dio.
Mi può dare qualche chiarificazione?
Grazie
Luca
Risposta del sacerdote
Caro Luca,
1. in diversi passi della sacra Scrittura si parla del libro della vita.
Il primo si trova in Es 32,32.
Il popolo d’Israele si era costruito un vitello d’oro. Dio dice a Mosè che vuole distruggere il popolo e salvare lui solo per farne capo di una grande nazione.
Mosè gli chiede di perdonare il peccato, altrimenti avrebbe desiderato morire lui stesso insieme al popolo.
Ecco le parole di Mosè: “Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato… E se no, cancellami dal tuo libro che hai scritto!” (Es 32,32).
Sembra che l’espressione libro della vita sia tratta dall’uso delle antiche città di avere un libro in cui si scrivevano i nomi di tutti i cittadini.
2. Ne parla anche il profeta Daniele: “Ora, in quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro” (Dan 12,1).
Qui nel libro della vita sono scritti i nomi di coloro che sono orientati alla vita eterna.
3. Anche San Paolo usa quest’espressione.
Parlando dei suoi collaboratori dice: “i cui nomi sono nel libro della vita” (Fil 4,3).
San Tommaso, commentando questo passo della lettera ai Filippesi, dice che il Signore premierà con la vita eterna questi suoi collaboratori.
San Paolo, usando quest’espressione, se ne dice convinto.
4. Pertanto nel libro della vita sono scritti i nomi di coloro che sono ordinati alla vita eterna e che mediante la grazia diventano “concittadini dei santi e familiari di Dio” (Ef 2,9).
5. Tuttavia da questo libro della vita si può essere cancellati, come emerge dal testo dell’Esodo sopra citato: “Il Signore disse a Mosè: “Io cancellerò dal mio libro colui che ha peccato contro di me” (Es 32,33).
Per noi questo significa che chi pecca gravemente perde la grazia di Dio e se persevera in questo stato non resta più concretamente ordinato alla vita eterna. Viene così cancellato dal libro della vita.
6. Ebbene, con lo stato di grazia che ordinariamente si acquisisce col Battesimo si viene scritti nel libro della vita.
Ma il nostro nome purtroppo potrebbe essere cancellato perché da noi stessi usciamo dalla città di Dio allontanandocene volontariamente col peccato.
7. Pertanto la libertà dell’uomo rimane sempre perfettamente salva.
Salva nel momento in cui veniamo scritti in questo libro perché si richiede sempre il nostro consenso.
Salva anche quando ci allontaniamo da Dio col peccato perché lo facciamo sempre liberamente.
Ti assicuro un ricordo nella preghiera perché il tuo nome non venga mai cancellato da questo libro e ti benedico.
Padre Angelo