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Quesito
Riportiamo alcuni stralci di una risposta data a un giovane che desidera mantenersi casto, ma che è tentato nella purezza dalla sua ragazza.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
In questa situazione… sono contento che tu sia fermo anche nel non volere concedere il tuo corpo.
Il Signore ti premierà in maniera straordinariamente grande se gli sarai fedele.
Pensa a Giuseppe il patriarca, venduto dai fratelli e finito in Egitto presso il capo della polizia. Gli andava tutto per il verso giusto, tanto che i suo padrone aveva piena fiducia in lui.
Ma la moglie del suo padrone si era invaghita di lui e ogni giorno lo tentava, dicendogli: “unisciti a me”.
Ma è meglio che ti trascriva il testo: “Dopo questi fatti, la moglie del padrone gettò gli occhi su Giuseppe e gli disse: «Unisciti a me!». Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: «Vedi, il mio signore non mi domanda conto di quanto è nella sua casa e mi ha dato in mano tutti i suoi averi. Lui stesso non conta più di me in questa casa; non mi ha proibito nulla, se non te, perché sei sua moglie. E come potrei fare questo grande male e peccare contro Dio?». E, benché ogni giorno essa ne parlasse a Giuseppe, egli non acconsentì di unirsi, di darsi a lei.
Ora un giorno egli entrò in casa per fare il suo lavoro, mentre non c’era nessuno dei domestici. Essa lo afferrò per la veste, dicendo: «Unisciti a me!». Ma egli le lasciò tra le mani la veste, fuggì e uscì. Allora essa, vedendo ch’egli le aveva lasciato tra le mani la veste ed era fuggito fuori, chiamò i suoi domestici e disse loro: «Guardate, ci ha condotto in casa un Ebreo per scherzare con noi! Mi si è accostato per unirsi a me, ma io ho gridato a gran voce. Egli, appena ha sentito che alzavo la voce e chiamavo, ha lasciato la veste accanto a me, è fuggito ed è uscito». Ed essa pose accanto a sé la veste di lui finché il padrone venne a casa. Allora gli disse le stesse cose: «Quel servo ebreo, che tu ci hai condotto in casa, mi si è accostato per scherzare con me. Ma appena io ho gridato e ho chiamato, ha abbandonato la veste presso di me ed è fuggito fuori». Quando il padrone udì le parole di sua moglie che gli parlava: «Proprio così mi ha fatto il tuo servo!», si accese d’ira. Il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione, dove erano detenuti i carcerati del re” (Gen 39,7-20).
Ma poi, nel libro della Sapienza si legge che cosa Dio gli aveva preparato: “Essa non abbandonò il giusto venduto, ma lo preservò dal peccato. Scese con lui nella prigione, non lo abbandonò mentre era in catene, finché gli procurò uno scettro regale e potere sui propri avversari, smascherò come mendaci i suoi accusatori e gli diede una gloria eterna” (Sap 10, 13-14).
Come sai, Giuseppe uscito di prigione divenne viceré e gli fu affidata l’amministrazione di tutti i beni dell’Egitto. E da ogni dove la gente arrivava in Egitto a motivo della carestia che aveva colpito la terra e dovevano dipendere da Giuseppe.
Ti ho già detto che il Signore è contento della purezza e che con questa virtù ci vengono tutti gli altri beni.
Conservati così con te stesso, anzitutto, e poi anche con la tua ragazza. E se lei dovesse insistere su questo punto, tu dovresti capire da solo che cosa devi fare.
Ti saluto, ti benedico e ti assicuro la mia preghiera.
Padre Angelo