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Quesito
Buon pomeriggio padre Angelo,
io sono interessato a farle una domanda.
È da un pò che recito il santo rosario tutti i giorni quando una quarta parte cioè una corona quando intero comunque non passa giorno che non reciti almeno una corona. Però è un periodo che vado a messa di rado cioè solo ai funerali, matrimoni ecc.
La mia domanda è: sono validi lo stesso cioè sono accettati ugualmente i rosari dalla Madonna anche se non ascolto messa e non mi confesso?
Grazie se vorrà rispondere.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. sono contento che tu dica tanti rosari. E sono certo che ne è contento sia Nostro Signore sia la Madonna.
Il desiderio di pregare viene da Dio, che bussa e preme al nostro cuore.
Sono sicuro che troverai molta pace nella preghiera.
2. Tuttavia ti manca l’Eucaristia, così come ti manca la Confessione.
Mancandoti i sacramenti non hai le condizioni per acquisire le indulgenze che, oltre a giovare a te stesso per la remissione della pena legata ai peccati, possono giovare in maniera molto grande alle anime del Purgatorio.
Chissà quante ne potresti tirare fuori e portarne in Paradiso!
E chissà quante grazie ti otterrebbero dal cielo tutte queste anime che hai beneficato.
3. I Rosari che dici stanno già producendo degli effetti nella tua vita e ti sollecitano ad un incontro col Signore nei sacramenti.
Quando reciti il primo mistero gaudioso la tua mente e il tuo cuore si concentrano sull’incarnazione di Dio nel grembo di Maria.
Non potrai non domandarti: perché Gesù si incarna? Perché viene?
E la risposta è quella che viene dall’angelo apparso a Giuseppe: “Egli viene per salvare il suo popolo dai suoi peccati” (Mt 1,21).
E tu i tuoi peccati te li vuoi tenere fino alla fine? Vuoi comparire davanti a Dio ancora con i tuoi peccati?
No, devi liberartene subito. Sono il tuo peso e la tua condanna.
Da questa condanna è venuto a liberarti il Signore.
4. Ancora un altro esempio: nel terzo mistero gaudioso mediti sulla nascita di Gesù a Betlemme e sul fatto che viene deposto in una mangiatoia.
Nasce a Betlemme, parola che significa casa del pane.
Oggi il Signore lo ritrovi sotto le apparenze del pane, e cioè nella Santa Comunione.
Gesù ha definito se stesso come “il pane vivo disceso dal cielo perché chi ne mangia non muoia, ma abbia la vita eterna”.
Perché allora non nutrirti di Gesù che porta la presenza e il possesso di Dio nella tua anima, si mette a tuo servizio e ti libera da molti mali?
Se gli ebrei erano stati salvati dall’Angelo sterminatore quando fuggirono dall’Egitto perché avevano tinto le porte delle loro abitazioni col sangue dell’Agnello, che era solo una prefigurazione di Cristo vero Agnello che toglie i peccati del mondo, da quanti mali dell’anima e del corpo non ti libererà l’essere segnato col sangue stesso del Signore come avviene misticamente ogni volta che vai a Messa?
5. È stato deposto in una mangiatoia: non trovi anche qui un richiamo all’Eucaristia e a quanto ha detto il Signore?
“Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv 5,21).
E ancora: “In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui” (Gv 6,53-56).
Allora dai soddisfazione a Gesù Cristo che vuole abitare in te perché tu possa abitare in Lui, e cioè in cielo!
6. Sono certo che il Signore sta completando in te la sua opera. Ti ha avvicinato a Sé col Rosario di Maria.
E adesso, attraverso Maria, ti avvicina ancor di più a Sé per purificarti e santificarti per mezzo dei sacramenti.
La festa del Natale che ormai è vicina è l’occasione buona per confessarti, per andare a Messa e riprendere la tua vita cristiana con un cammino esemplare non solo per conto tuo, ma anche davanti a tutti.
Ti assicuro per questo la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo