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Quesito

Io ho una domanda sulla coroncina della Divina Misericordia: io premetto che cerco di seguire una vita cattolica, sbaglio anche ma cerco di andare avanti per il meglio che posso. Ho recitato la coroncina. Mi è venuta una curiosità: la coroncina può andare contro alla volontà di una persona? Nel senso: se una persona facesse una vita piena di peccati e volesse persino andare all’Inferno recitare la coroncina le toglie il libero arbitrio? E’ una curiosità che ho perché se così fosse chi fa vita di preghiera se passasse tutto il giorno a recitare la coroncina per una persona, per un’altra… Salverebbe il mondo. O se si dicesse a tutto il mondo che con la recita ci si salva l’anima e si salva l’anima altrui. E’ così che funziona la coroncina?
Grazie di cuore.
Dio la benedica.
Manuela


Risposta del sacerdote

Cara Manuela,
1. recitare una preghiera per una persona perché si converta è come accendere una luce per chi cerca uno spillo al buio.
Uno potrebbe respingere la luce, ma con la luce riceve un aiuto.

2. Ugualmente la preghiera esercita una sollecitazione da parte di Dio che ispira la persona per cui si prega, le dà dei segni, cerca di fare sentire una certa attrazione.
Ma uno rimane sempre libero di rispondere di no.

3. Bisogna ricordare che quando Dio muove una volontà ad accogliere i suoi doni non muove mai togliendo il libero arbitrio, ma sollecitando ad acconsentire.
Se togliesse il libero arbitrio, invano l’avrebbe dato all’uomo e questi non sarebbe più soggetto di  merito o di demerito.

4. Attraverso la nostra preghiera insistente che interpone addirittura la preghiera efficacissima di Gesù Cristo, come avviene nei sacramenti e anche nella devozione alla divina misericordia, ci disponiamo come mediatori tra la benevolenza di Dio e le necessità del nostro prossimo.
Ma questi, col proprio libero arbitrio, può rifiutare anche la forza di una preghiera così potente.

5. Questo però significa anche un’altra cosa molto bella: poiché Dio muove sollecitando il libero arbitrio, se accettiamo l’azione della sua benevolenza, Dio ascrive a noi il merito dell’accoglienza di questo dono.

6. C’è da esclamare: come è buono il Signore! Ci ha dato il libero arbitrio e per mezzo di questo dono suo fa sì che i suoi doni diventino anche nostri, perché ad essi abbiamo corrisposto.

Ti assicuro un ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo