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Quesito
Caro P. Angelo,
Pace a lei!
La ringrazio per il suo servizio alla Verità.
Volevo porle una domanda abbastanza specifica: Quali sono gli ambienti dove esercitate la vostra predicazione?
Per esempio i francescani sono impegnati molto nelle associazioni caritative come mense per poveri ecc…, mentre sembra che i domenicani siano totalmente concentrati nella caritas veritatis. I poveri che attraggono san Domenico sono quelli a cui manca il pane spirituale, quelli che attraggono i figli di san Francesco sono i poveri di pane soprattutto materiale…
Se cosi fosse sarebbe una valida testimonianza di come il carisma domenicano sia peculiare e unico per il bene della chiesa.
Grazie per l’attenzione
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. non so se i francescani si possano riconoscere in quello che tu dici del loro carisma, ma certo hai colto nel segno il carisma dei domenicani, che tu riassumi in una breve espressione: la carità della verità (caritas veritatis)..
2. Nelle nostre costituzioni si legge:
“l’Ordine dei frati predicatori, fondato da san Domenico, «fin dalle sue origini è stato istituito, come si sa, in modo specifico per la predicazione e la salvezza delle anime”».
Come vedi l’obiettivo e il mezzo sono chiari.
L’obiettivo è la salvezza delle anime.
Il mezzo proprio dei domenicani è la predicazione. Per questo fin dall’inizio sono stati chiamati frati predicatori.
La sigla O.P. che viene aggiunta al nome dei domenicani, sta ad indicare che sono dell’Ordine dei Predicatori (Ordinis Praedicatorum).
3. I domenicani poi non sono inviati ad un particolare ceto della popolazione, ma a tutti.
Nelle Costituzioni si legge ancora: “sull’esempio di san Domenico, che fu pieno di sollecitudine per la salvezza di tutti gli uomini e di tutti i popoli, i frati sono inviati a tutti gli uomini, di ogni categoria e nazionalità, credenti e non credenti, e specialmente ai poveri. Volgano il loro animo a evangelizzare e a impiantare la Chiesa fra le genti e a illuminare e confermare nella fede il popolo cristiano” (n. 98 costituzioni).
I domenicani si rivolgono dunque a tutti e sotto tutte le forme, ma sempre e con l’obiettivo dell’evangelizzazione e della predicazione.
4. La varietà dei ministeri svolti dai domenicani di ogni epoca e anche di oggi è una delle attrattive del nostro ordine.
Ma sempre e dovunque hanno cercato di portare agli uomini la Verità con la predicazione e di metterli in comunione con Gesù Cristo, che dona loro i tesori della comunione con Dio e con la sua Chiesa.
Fin dall’inizio i frati, sotto la spinta del loro fondatore, si sono sparsi per il mondo intero. Nessuna frontiera geografica, linguistica, religiosa e culturale li ha fermati.
Il loro zelo li ha spinti ad andare presso tutti coloro che essi stimavano di aver bisogno in maniera urgente dell’annuncio della Parola di Dio.
Essi avrebbero sentito come una mancanza professionale trascurare qualche gruppo, località o persone la cui sorte eterna consideravano in pericolo.
5. Lo studio che è uno dei quattro pilastri della vita domenicana (assieme alla vita comune e alla pratica dei consigli evangelici, alla celebrazione solenne della Liturgia e alle osservanze della regola) indica anche che la predicazione dovrebbe essere motivata, e cioè capace di persuadere, di toccare il cuore e di inclinare gli uditori all’adesione a Cristo.
6. Dopo aver esposto a grandi linee il carisma dell’Ordine non posso concludere senza esortarti a prenderne parte, almeno come Pier Giorgio Frassati che ne divenne terziario.
Ti saluto cordialmente, ti assicuro una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo