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Quesito
Caro Padre Angelo,
qual è la dottrina cristiana sicura sul c.d. esorcismo generazionale? È necessario chiedere l’esorcismo del proprio “albero genealogico” (a sacerdote incaricato) se abbiamo il dubbio che un nostro ascendente possa esser stato colpito da una “maledizione” di questo tipo?
Grazie!
Un caro saluto, con una richiesta di preghiera,
Roberto
Risposta del sacerdote
Caro Roberto,
1. parlare di esorcismo generazionale suppone che vi possano essere influssi demoniaci causati da contatti col demonio che influiscono sui posteri per via generazionale oppure che ci siano stati malefici dati non solo ad una persona, ma anche ai suoi discendenti.
Penso che nessuno possa escludere a priori che queste realtà non esistano.
Sappiamo invece che vi sono persone che purtroppo hanno contatti col diavolo e sappiamo anche che vi sono malefici fatti non solo ad una persona, ma anche ai suoi discendenti.
Che questi malefici abbiano successo è un altro discorso.
Ma qui supponiamo che ce l’abbiano perché nelle cose non verificabili e incerte è necessario procedere per la via più sicura.
2. Certamente non si possono esorcizzare i defunti, i quali ormai sono in una situazione irreversibile per quanto concerne la loro salvezza.
Infatti o sono all’inferno oppure sono salvati.
I salvati a loro volta possono trovarsi già in Paradiso oppure in Purgatorio.
Per quelli che sono in purgatorio non si può fare alcun esorcismo. Si possono aiutare ad espiare i loro peccati con le opere di suffragio, in primis con la celebrazione della S. Messa.
3. Gli esorcismi cosiddetti genealogici vengono fatti sui vivi.
La prima forma di liberazione viene attuata col Battesimo.
Questa liberazione viene ripetuta con la confessione sacramentale, che giustamente dai Santi Padri è stato definita come un secondo battesimo. E quindi la confessione è come un altro esorcismo.
4. Accanto ai sacramenti vi sono azioni e preghiere di liberazione.
A proposito di azioni vi sono gli esorcismi, che vengono attuati in forma imperativa da un sacerdote, perché gode di poteri divini.
Vi sono le preghiere di liberazione che possono essere fatte di chiunque.
5. Non posso negare che alcune persone possono trovarsi a vivere in luoghi infestati dalla presenza del maligno per il duplice motivo di cui si è detto sopra (contatti personali col maligno o malefici che toccano luoghi o cose).
Qui si rende necessaria un’azione liberatoria e questa viene attuata mediante la benedizione con l’acqua santa, che in passato veniva sempre esorcizzata con un rito che prevedeva l’esorcismo del sale e dell’acqua.
Oggi per la benedizione dell’acqua non si richiede più questo. Ma non è proibito benedire con il rito precedente. So che non pochi sacerdoti continuano a fare così.
Non si deve dimenticare che i sacramentali (e le benedizioni sono in questo genere) hanno efficacia dipendentemente dal fervore e dalla santità di chi li celebra e di chi li riceve.
6. Devo dire però che la migliore maniera per neutralizzare gli influssi malefici consiste nel vivere sempre in grazia di Dio.
Perché la grazia è uno scudo potente come ricorda il salmo 91: “Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio in cui confido».
Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne, sotto le sue ali troverai rifugio; la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza” (Sal 91,1-4).
“Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra, ma nulla ti potrà colpire” (Sal 91,7).
“Non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie.
Sulle mani essi ti porteranno, perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere, schiaccerai leoncelli e draghi.
Lo libererò, perché a me si è legato, lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome” (Sal 91,11-14).
Così, vivendo in grazia, si evita il pericolo di vedere operante dappertutto il maleficio.
Anche se altri lo fanno, addirittura se lo facessero contro di noi, non ci raggiungerebbe.
L’azione misericordiosa di Dio in noi mediante la grazia è più larga e più potente.
Sicché vivere in grazia ed evitare di aprire la benché minima fessura al nostro avversario anche col solo peccato veniale è la misura più sicura e più benefica e nello stesso tempo ci porta a livelli alti di comunione col Signore.
Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo