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Quesito

Buongiorno Padre, 
vorrei chiederle quale è la differenza tra l’imposizione delle mani che il vescovo fa quando ordina un vescovo e l’imposizione delle mani che il vescovo fa quando ordina un sacerdote.
Io inoltre non trovo alcun riferimento nel Vangelo per tale differenziazione.
Grazie


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. l’imposizione delle mani materialmente è la stessa.
È l’intenzione che è diversa.
E la diversità dell’intenzione è precisata dalle parole che il Vescovo proferisce.
Queste parole sono tanto importanti, essenziali e decisive quanto l’imposizione delle mani.

2. Tutti i sacramenti sono segni composti di elementi materiali e di parole. Qui l’elemento materiale è l’imposizione delle mani.
E le parole determinano il significato di quel gesto.

3. Già il grande Sant’Agostino a proposito dell’elemento materiale del battesimo, commentando le parole di Gesù “Voi siete già mondi per la parola che vi ho annunziato” (Gv 15,3) osservava: “Perché non dice: siete puri a causa dell’acqua con cui vi ho lavato, ma: a causa della parola che vi ho annunziato, se non perché, anche nell’acqua, è la parola che purifica? Sopprimi la parola, e che cos’è l’acqua se non acqua? Ma la parola si aggiunge all’elemento ed esso diventa sacramento (accedit verbum ad elementum et fit sacramentum), che è come una parola visibile” (Tratt. 80, super Ioan. 3).

4. Nel rito dell’ordinazione dei presbiteri il Vescovo mentre impone le mani su coloro che consacra recita una preghiera, di cui la parte principale è la seguente:
“Dona, Padre onnipotente, a questi tuoi figli la dignità del presbiterato. Rinnova in loro l’effusione del tuo spirito di santità; adempiano fedelmente, o Signore, il ministero del secondo grado sacerdotale da te ricevuto e con il loro esempio guidino tutti a un’integra condotta di vita. Siano degni cooperatori dell’ordine episcopale, perché la parola del vangelo mediante la loro predicazione, con la grazia dello Spirito Santo, fruttifichi nel cuore degli uomini, e raggiunga i confini della terra”.

5. Per l’ordinazione di un Vescovo la parte principale della preghiera è questa: “Effondi ora sopra questo eletto la potenza che viene da te, o Padre, il tuo Spirito che regge e guida: tu lo hai dato al tuo diletto Figlio Gesù Cristo ed egli lo ha trasmesso ai santi Apostoli, che nelle diverse parti della terra hanno fondato la Chiesa come tuo santuario a gloria e lode perenne del tuo nome”.

6. Dici che non trovi nulla nel Vangelo.
È vero, ma lo puoi trovare negli Atti degli Apostoli.
Qui vediamo che l’imposizione delle mani è legata ad una preghiera.
Così avviene per l’ordinazione dei primi diaconi: “Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.” (At 6,6).
Così anche per Barnaba e Paolo: “Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati». 3Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono” (At 13,2-3).
Ugualmente anche per i sacerdoti o presbiteri (anziani): “Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto” (At 14,23).

Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo