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Puoi darmi informazioni sul sigillo del Dio vivente.
È tratto dall’Apocalisse.
Carissimo,
nel commento del Wikenhauser all’Apocalisse (7,2) si legge:
“Dobbiamo rappresentarci questo sigillo, che l’angelo tiene in mano, come un anello sul tipo di quelli che portavano i signori orientali.
Impresso su un oggetto o su un uomo, fosse egli uno schiavo o un adoratore di una divinità, il sigillo equivaleva ad un’attestazione di appartenenza.
Lo stampo del sigillo, dunque, vuol indicare che gli eletti sono proprietà di Dio, posti sotto la sua efficace protezione.
A questo sigillo di Dio si contrappone la cicatrice che gli adoratori della bestia portano sulla fronte e sulla mano destra (13,16).
Lo stampo del sigillo ha un precedente in Ez 9,1 ss., dove si legge che gli angeli sterminatori devono per ordine di Dio risparmiare gli uomini pii, sulla fronte dei quali è stato scritto da un angelo il segno della lettera a.
Il sigillo divino non vuole però proteggere i fedeli dai mali fisici, poiché in tal caso sarebbe stato impresso già prima che avesse inizio l’apertura del libro; esso non intende nemmeno essere una difesa dalle persecuzioni e dal martirio: infatti le tribolazioni che si annunciano faranno altri martiri (6,11), tutti coloro che non adorano la bestia saranno uccisi (13,15), Babilonia è ebbra del sangue dei testimoni di Gesù (17,6) e infine in 20,4 il veggente contempla le anime di coloro che furono decapitati per Cristo.
Lo stampo del sigillo non può nemmeno aver lo scopo di preservare i cristiani dalla caduta. Ad essi, dunque, non sarà risparmiata la prova della fede; solo, ricevono la promessa che Cristo chiamerà il «vittorioso» a prender parte alla sua gloria celeste.
Il sigillo così apposto, dunque, significa solo che, quando le forze umane verranno meno, Dio darà ai suoi servi fedeli un’energia soprannaturale perché perseverino sino alla morte; esso varrà in pari tempo a preservarli dal giudizio punitivo che colpirà i malvagi” (A. Wikenhauser, L’Apocalisse di Giovanni, pp. 97-98).
Con l’augurio che anche tu possa portare sulla fronte sempre il sigillo del Dio vivente e non quello della bestia, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo