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Quesito
Buon pomeriggio padre,
Potrei avere qualche informazione su alcuni libri dell’Antico Testamento ritenuti apocrifi (1/2/3 Enoch e 3/4 maccabei, salmo 151).
Grazie di nuovo
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. il libro di Enoch è sempre stato considerato un libro apocrifo.
Apocrifo etimologicamente significa nascosto, occulto.
Nel nostro caso, apocrifo, e cioè occulto, è l’autore, il quale si nasconde sotto il nome di un personaggio più noto allo scopo di dare maggiore autorevolezza al suo scritto.
2. Il libro di Enoch è uno di questi.
Enoch è il settimo patriarca antidiluviano e come tale si presenta il nostro autore. È vissuto dunque prima di Noè, nei primordi dell’umanità
3. Si tratta tuttavia di uno scritto del I secolo a.C. e per questo non compare neanche nella catalogazione dei libri ispirati fissata dagli ebrei nella seconda metà del II secolo a.C.
4. Nell’Introduzione generale alla Sacra Scrittura a cura di Pietro Bonatti e Carlo Martini si legge: “Il libro di Enoc ci dà la teologia, l’escatologia, la dottrina messianica che caratterizzavano l’ambiente giudaico nell’epoca immediatamente anteriore Gesù” (cfr. Il messaggio della salvezza, volume I, p. 276).
5. Che questo libro fosse tenuto in grande considerazione è testimoniato dal fatto che viene menzionato nella lettera di Giuda.
Ecco che cosa si legge: “Profetò anche per loro Enoc, settimo dopo Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con migliaia e migliaia dei suoi angeli per sottoporre tutti a giudizio, e per dimostrare la colpa di tutti riguardo a tutte le opere malvagie che hanno commesso e a tutti gli insulti che, da empi peccatori, hanno lanciato contro di lui»” (vv.14-15).
6. Il biblista Marco Sales scrive: “Alcuni antichi, come Clemente alessandrino, Origine, sant’Agostino, pensano che San Giuda citi veramente come autorità il libro di Enoch. La cosa in sé non ripugna, purché si ritenga con San Girolamo (Commento alla lettera Tito 1,12) che un autore ispirato, citando un libro profano, non viene per nulla ad approvare tutto quello che in esso si contiene, ma la sua approvazione si restringe a quello che egli cita e fa suo.
Anche nei libri apocrifi possono trovarsi alcune verità, e per conseguenza San Giuda citando la profezia di Enoch vuole semplicemente affermare che questo patriarca predisse veramente il giudizio futuro senza che per questo si possa concludere che egli approvi in qualsiasi modo tutte le favole che sono narrate nel libro suddetto” (nota alla Lettera di Giuda vv.14-15).
7. Venendo alla seconda domanda: il terzo libro dei Maccabei viene così chiamato perché è riferito, nei codici greci, dopo i due libri dei Maccabei.
In realtà, però, non parla dei Maccabei bensì di un fatto miracoloso inventato: il Re d’Egitto Tolomeo IV ordinò che gli ebrei di Alessandria fossero uccisi da 500 elefanti, ma questi per divino intervento non riuscirono a colpirne alcuno.
È stato composto nel I secolo d.C., ed è stato qualificato da qualcuno come un “romanzo edificante”.
Il libro quarto dei Maccabei, o “il dominio della ragione” esorta a dominare le passioni mediante considerazioni filosofiche ed esempi biblici.
Fu scritto da un giudeo ellenista poco prima o poco dopo Cristo.
8. Cerca il salmo 151: i salmi sono 150, come ritengono comunemente gli ebrei e i cristiani.
Il salmo 151 racconta la vittoria di Davide su Golia. Non è presente nella Bibbia ebraica, ma solo nella versione dei Settanta.
È stato ritrovato negli scavi di Qumram e vi si legge: “Davide, figlio di Jesse, scrisse 3600 salmi e 364 cantici per cantare davanti all’altare durante gli olocausti del sacrificio perpetuo quotidiano, uno per ogni giorno dell’anno”
Da tutti è considerato apocrifo.
Ecco quanto ho potuto dirti.
Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo