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Quesito
Gentilissimo padre,
Perché nella Chiesa cattolica si prega solo ed esclusivamente il Padre, mentre le altre due persone della Trinità, unico Dio, non compaiono se non al termine con le formule liturgiche?
Che significa pregare il Padre, per il Figlio nello Spirito? Nella chiesa ortodossa si prega la Santissima Trinità, molte preghiere al Figlio e allo Spirito, totalmente assenti nella Chiesa cattolica.
Lo Spirito è una Persona divina e non un’energia o una forza, giusto?
Grazie mille in anticipo per le risposte!
Biagio
Risposta del sacerdote
Caro Biagio,
1. si prega il Padre perché è la fonte di ogni grazia.
Gesù ha detto: “In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà” (Gv 16,23).
Il Padre viene pregato poggiandoci sui meriti di Gesù Cristo. Per questo Gesù dice “nel mio nome”.
Possiamo unirci ai meriti di Gesù Cristo attraverso quel legame santo che si chiama carità, virtù che ci unisce tutti insieme nel vincolo dello Spirito Santo.
2. Con altre parole il Catechismo della Chiesa Cattolica dice la stessa cosa quando scrive: “Per la preghiera cristiana non c’è altra via che Cristo.
La nostra preghiera, sia essa comunitaria o personale, vocale o interiore, giunge al Padre soltanto se preghiamo «nel Nome» di Gesù.
Quindi, la santa Umanità di Gesù è la via mediante la quale lo Spirito Santo ci insegna a pregare Dio nostro Padre” (CCC 2664).
3. Tuttavia come nel Vangelo la gente si rivolgeva a Gesù riconoscendo la sua umanità e la sua divinità come è evidente nel caso della cananea che gridava: “Signore, figlio di Davide, abbi pietà di me” così anche noi possiamo rivolgerci a Gesù, che con il Padre è l’unico Dio.
Il termine “Signore” nell’Antico Testamento veniva data solo a Dio. “Figlio di Davide” era un nome con cui era atteso il Messia perché voleva discendere da Davide.
Ugualmente, come San Pietro rispose a Gesù che gli chiedeva solo amava più degli altri, anche noi possiamo rivolgersi direttamente a Lui e dirgli: “Gesù, io ti amo”.
E come il cieco di Gerico gridò: “Gesù figlio di Davide abbi pietà di me” anche noi possiamo dire incessantemente: “Gesù figlio di Davide abbi pietà di me peccatore”.
4. Per questo il Catechismo della Chiesa Cattolica va avanti e dice: “La preghiera della Chiesa, nutrita dalla Parola di Dio e dalla celebrazione della Liturgia, ci insegna a pregare il Signore Gesù. Sebbene sia rivolta soprattutto al Padre, essa comprende però, in tutte le tradizioni liturgiche, forme di preghiera rivolte a Cristo. Alcuni Salmi, secondo la loro attualizzazione nella Preghiera della Chiesa, e il Nuovo Testamento mettono sulle nostre labbra e imprimono nei nostri cuori le invocazioni di questa preghiera a Cristo: Figlio di Dio, Verbo di Dio, Signore, Salvatore, Agnello di Dio, Re, Figlio diletto, Figlio della Vergine, buon Pastore, nostra Vita, nostra Luce, nostra Speranza, nostra Risurrezione, Amico degli uomini…” (CCC 2665).
5. In riferimento allo Spirito Santo, che è Persona divina e non semplicemente forza o energia, il Catechismo della Chiesa Cattolica scrive: “«Nessuno può dire “Gesù è Signore” se non sotto l’azione dello Spirito Santo» (1Cor 12,3).
Ogni volta che incominciamo a pregare Gesù, è lo Spirito Santo che, con la sua grazia preveniente, ci attira sul cammino della preghiera. Poiché egli ci insegna a pregare ricordandoci Cristo, come non pregare lui stesso?
Ecco perché la Chiesa ci invita ad implorare ogni giorno lo Spirito Santo, soprattutto all’inizio e al termine di qualsiasi azione importante” (CCC 2670).
6. “La forma tradizionale di chiedere lo Spirito è invocare il Padre per mezzo di Cristo nostro Signore perché ci doni lo Spirito Consolatore. Gesù insiste su questa domanda nel suo Nome nel momento stesso in cui promette il dono dello Spirito di Verità.
Ma la preghiera più semplice e più diretta è anch’essa tradizionale: «Vieni, Santo Spirito», e ogni tradizione liturgica l’ha sviluppata in antifone e inni: “Vieni, Santo Spirito, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Re celeste, Spirito Consolatore, Spirito di Verità, che sei presente ovunque e tutto riempi, tesoro di ogni bene e sorgente della Vita, vieni, abita in noi, purificaci e salvaci, Tu che sei Buono!”” (CCC 2671).
7. Nella linea dell’intercessione preghiamo con i santi e li supplichiamo perché intercedano per noi.
Inoltre lodiamo Dio per le grandi opere che ha compiuto in loro a nostro favore.
Con l’augurio di essere avvolto sempre di più nella preghiera, ti benedico e ti ricordo al Signore.
Padre Angelo