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Quesito

Gentilissimo Padre Angelo,
non ho mai compreso esattamente in che modo Gesù redento gli uomini col suo sacrificio.
Vengono redenti col sacramento del battesimo istituito dopo la resurrezione di Gesù? Vengono redenti perché i sacerdoti sono mediatori della redenzione?
Sono sempre stato molto confuso. La mia domanda nasce da una domanda che mi ha posto un protestante. Costui mi ha detto: Se Dio rimette i peccati, perché voi cattolici credete nel purgatorio? Io gli ho spiegato che nel purgatorio si va per purificarsi dalla pena temporale dovuta al peccato, perché l’assoluzione dal sacerdote rimette la pena eterna, ma quasi sempre rimane quella temporale da scontare on terra e/o in purgatorio.
Allora ha rilanciato: e Gesù ha rimesso col suo sacrificio solo la pena eterna o anche quella temporale?
Insomma, sono molto confuso, non essendo teologo.
Grazie in anticipo per la risposta. 


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. Gesù Cristo ha compiuto la redenzione del peccato e della pena.
L’ha compiuta in maniera sovrabbondante con il sacrificio sulla croce.

2. È necessario però che questa redenzione venga applicata alle singole persone umane.
Come sappiamo, alcune la rifiutano. È proprio per questo non sono salvate.

3. Altre invece la accolgono.
La accolgono in minore o maggiore misura a seconda delle disposizioni interiori.

4. Se posso portare un esempio, possiamo paragonare la redenzione ad una fontana perenne.
Non è sufficiente che al centro del paese ci sia una fontana perenne per poter essere dissetati. È necessario andare ad attingere.
Ognuno attinge secondo la misura del recipiente porta con sé.
Ci si può anche rifiutare di andare ad attingere acqua e preferir morire di sete.

5. Ora, l’esperienza mostra che nonostante la redenzione compiuta da Cristo gli uomini continuano a commettere peccati. Sicché, di continuo, necessitano di essere purificati.
E poiché entrare in paradiso è la stessa cosa che entrare in Dio, la Sacra Scrittura ricorda più volte che nulla di impuro o entrare in Dio.
Così ad esempio, nel libro della Sapienza si legge: “Per questo nulla di contaminato penetra in essa” (Sap 7,25).
Si tratta della Sapienza divina che si identifica con Dio stesso.
Così anche nel libro di Isaia: “Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa; nessun impuro la percorrerà” (Is 35,8). Come non si poteva entrare nel tempio di Gerusalemme senza essersi prima purificati, così non si potrà entrare nella Gerusalemme celeste se prima non ci si è santificati.
Infine c’è anche il testo dell’Apocalisse: “Non entrerà in essa nulla di impuro” (Ap 21,27).

6. Ora non sarebbe conforme alla giustizia e alla santità di Dio punire colpe leggere con le pene eterne dell’inferno. Perciò è necessario mettere uno stato intermedio in cui sia possibile tale purificazione che prepara l’ascesa al paradiso.

7. Ed è in riferimento a questo che viene letto il testo di San Paolo che allude ad un’ultima purificazione: “Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa; nessun impuro la percorrerà” (1 Cor 3,11-15).
A questo proposito il biblista Marco Sales commenta: “L’Apostolo ci presenta l’immagine di un edificio invaso dal fuoco. Nella parte di questo edificio costruita con oro, argento, ecc., il fuoco non trova alimento e gli operai intenti al lavoro rimangono illesi; ma nella parte costruita con legno, fieno, ecc., il fuoco in breve tutto distrugge e gli operai riescono bensì a salvarsi, ma attraverso le fiamme rimanendo più o meno ustionati.
In questo testo si ha una prova evidentissima dell’esistenza del Purgatorio. Se infatti i ministri del Vangelo, trovati dal giorno del Signore, e quindi dalla morte, negligenti nel loro dovere, vedranno distrutte le loro opere, essi stessi non arriveranno a salvarsi se non mediante il fuoco, ossia dopo aver espiata la loro colpa. Ciò dimostra che vi sono peccati i quali, benché non impediscano la salvezza, tuttavia la ritardano”.

Con l’augurio di poter giungere a quel giorno avendo tutto ben costruito con oro e con argento, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo