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Quesito
Ad un nostro visitatore che aveva scritto per una questione particolarmente delicata, padre Angelo ha risposto dicendo di andare a chiedere lume al Signore attraverso il confessore, fiducioso di Gesù che ha detto a Santa Faustina Kowalska: “Ogni volta che vai alla Santa Confessione immergiti tutta nella mia misericordia con grande fiducia, in modo che io possa versare sulla tua anima l’abbondanza delle mie grazie.
Quando tu vai alla Confessione, sappi che io stesso ti aspetto in confessionale, mi copro soltanto dietro il sacerdote, ma sono io che opero nell’anima” (13.2.1938).
“Figlia mia, come ti prepari alla mia presenza, così ti confessi davanti a me, mi copro semplicemente dietro il sacerdote.
Non analizzare mai qual è quel sacerdote dietro cui mi nascondo e svelati nella Confessione come fai davanti a me e io colmerò la tua anima della mia luce” (26.5.1938).
Il nostro visitatore in spirito di fede si è subito recato dal confessore e ha trovato immediatamente la luce che domandava.
La risposta del confessore non era nella linea dei suoi più segreti desideri.
Ma quello che gli disse egli l’ha sentito come proveniente direttamente dal Signore ricevendo un grande senso di consolazione e soprattutto la certezza di compiere la volontà di Dio.
Ecco la risposta di padre Angelo.
Risposta del sacerdote
Grazie, carissimo …,
1. adesso puoi agire sapendo con certezza che questa è la volontà di Dio.
2. È tutto commovente quello che mi hai scritto: innanzitutto la fede con cui ti sei accostato alla Confessione. Sei andato a cercare la risposta da Gesù tramite il sacerdote che in quel momento agiva in persona Christi.
Sei corso in Chiesa continuando a ripetere: “Gesù, rispondimi con certezza. E qualsiasi cosa mi dirai, io obbedirò”.
3. Poi hai chiesto al sacerdote di risponderti in nome di Cristo.
E lui appena ha aperto la bocca ti ha ripetuto le parole di Sant’Agostino: “Dio ci ha creato senza di noi, ma non ci salva senza di noi”.
In quel momento Gesù ti illuminava interiormente circa il tuo problema e te ne dava l’assoluta certezza.
4. Tornando a casa, tramite la tua carissima mamma, hai avuto un ulteriore tocco della delicatezza del Signore attraverso il segno distintivo della presenza di Santa Teresa di Gesù bambino di cui sei devotissimo.
Di fronte a quel segno ti sono venute le lacrime agli occhi.
Sì, non c’erano più dubbi. Il Signore voleva che tu compissi quel passo.
5. Non so se ti sia capitato altre volte di uscire dal confessionale con una certezza così grande di fare la volontà di Dio.
Santa Teresa di Gesù Bambino, ricordando nella Storia di un’anima la sua prima confessione, dice che l’aveva fatta “con grande spirito di fede… Ricordo che la prima esortazione che mi fu rivolta fu l’invito soprattutto alla devozione alla Vergine Santa e io mi promisi di raddoppiare di tenerezza per lei.
Uscendo dal confessionale ero tanto contenta e leggera che mai avevo provato una gioia così grande nell’anima mia” (n. 57).
Ancora una volta puoi sottoscrivere a piene mani quanto si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica: “In coloro che ricevono il sacramento della Penitenza con cuore contrito e in una disposizione religiosa, ne conseguono la pace e la serenità della coscienza insieme a una vivissima consolazione dello spirito” (CCC 1468).
6. Concludi: “Ultimissima cosa: ora sono tranquillo! Per due volte ho promesso assoluta obbedienza a lei e al Sacerdote di oggi”.
Nella tua mail mi hai scritto che avresti preferito agire diversamente.
Come a Giona, ti veniva d’istinto prendere una strada diametralmente contraria a quella che ti sarebbe stata consigliata.
Ma adesso, con assoluta certezza, sai che è il Signore che lo vuole.
7. Compi dunque quel passo con serenità e fiducia e soprattutto con grande umiltà.
In segno di questo non dirai niente a nessuno.
Ti ringrazio anche per tutto il resto che hai scritto.
Ti benedico, ti ricordo nella preghiera e ti auguro ogni bene.
Padre Angelo