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Quesito
Caro Padre Angelo,
Anzitutto ci tenevo a ringraziare lei e tutto lo staff del sito per la grande ricchezza che regala, davvero uno strumento provvidenziale.
Vengo alla domanda sul brano del vangelo di (Matteo 19,27-29) quando dice: “Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna”.
Fatico molto a capire(da tempo) come si fà a lasciare i figli, tutto il resto capisco: madre, sorella, padre, campi ecc.. non è innaturale e credo che non ci sia niente da interpretare qui (credo), ma lasciare i figli stessi che dona lui e chiede di custodirli, educarli.. cioè dico è possibile che uno sposato con figli possa lasciare tutto per seguire Gesù?
Vorrebbe dire che ha sbagliato vocazione? O ne ha ricevute due?
C’è un contesto storico particolare perché Gesù ha detto “figli”?
Magari in quel tempo poteva essere normale lasciare i figli, lo stesso Pietro lasciò la famiglia, e non credo senza dolore…
Grazie per la risposta
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. Nel versetto che mi hai proposto il Signore promette a chi lascia tutto per lui e per la sua causa cento volte tanto nella vita presente e la vita eterna in quella futura.
Questa promessa in genere viene riferita per coloro che seguono Gesù nella pratica dei consigli evangelici della povertà, castità e obbedienza.
2. Lasciare i figli o anche la moglie suppone un riferimento diverso da parte del Signore.
Secondo san Giovanni Crisostomo (Commento a Matteo) qui il Signore insinuerebbe la persecuzione alla quale sarebbero andati incontro alcuni cristiani a motivo della loro fede.
È capitato e capita ancora oggi che i genitori debbano essere disposti anche alla separazione dai figli qualora lo esigesse la loro coscienza e la fedeltà a Gesù Cristo.
Pertanto il versetto non va interpretato come abbandono dei figli, soprattutto se minorenni, perché questo è palesemente contrario alla volontà di Dio.
I figli in questione sono adulti e presumibilmente figli rimasti nel paganesimo che non hanno accettato la conversione dei genitori e li perseguitano, oppure figli che hanno apostatato e che vorrebbero indurre i genitori a fare altrettanto.
3. Nel versetto che mi hai citato, alcuni codici, oltre alla madre, aggiungono anche “moglie”.
Del resto nel Vangelo di San Luca si legge: “In verità vi dico, non c’è nessuno che abbia lasciato casa o moglie o fratelli o genitori o figli per il regno di Dio, che non riceva molto di più nel tempo presente e la vita eterna nel tempo che verrà” (Lc 18,29-30).
Evidentemente anche qui il Signore non chiede di separare quanto Egli stesso ha unito e ha comandato di non dividere: “l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto” (Mc 10,9).
Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo