Questo articolo è disponibile anche in: Italiano Inglese Spagnolo

Quesito

Buongiorno padre Angelo.
Spero di trovarla bene.
Vorrei porle un quesito sul sacramento del Battesimo. Ho scoperto da pochissimo che mio padre mi ha battezzato da neonato prima che avvenisse il rito vero e proprio.
Non vi era un pericolo immediato, semplicemente mio padre voleva essere certo al di fuori di ogni dubbio che io venissi battezzato e che, anche a seguito di una disgrazia improvvisa, io non morissi senza questo sacramento.
Mi ha detto di averlo fatto senza acqua perché non sapeva fosse necessaria. La formula che ha utilizzato però è corretta “Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
Ovviamente il battesimo non può essere ripetuto, questo mio padre non lo sapeva, era convinto che il suo battesimo avrebbe avuto validità solo in caso di disgrazia altrimenti sarebbe stato valido quello in chiesa.
Volevo sapere se dev’essere considerato valido quello di mio padre (anche in assenza di acqua) e se la mia famiglia, inconsciamente, abbia commesso un sacrilegio a ripetere il rito (non credo che abbia spiegato la cosa al sacerdote, non so se il battesimo è avvenuto sub conditione). So che mio padre ha agito nel tentativo di fare il meglio per me, è medico e gli è capitato più volte di battezzare i neonati.
Sebbene il sacramento non vada trattato con leggerezza sono certo che la sua unica preoccupazione sia il bene dei bambini che si è trovato ad accudire. La ringrazio per la sua pazienza e le assicuro la mia preghiera.
A presto
Stefano

Risposta del sacerdote

Caro Stefano,
1. tuo padre ha agito in buona fede, ma il battesimo che ti ha amministrato, sebbene abbia proferito le debite parole, è invalido perché per il battesimo è assolutamente necessaria l’acqua.
Infatti la parola battezzo significa immergo.
Ora tuo padre dicendoti: “Io ti immergo nel nome del Padre…” di fatto non ti ha immerso.
In altre parole, non ha compiuto il battesimo.

2. I sacramenti sono essenzialmente dei segni sacri.
Se non viene composto il segno, non viene adorato il sacramento.
Per il battesimo Gesù ha scelto l’acqua dicendo espressamente: “Se uno non nasce da acqua e da spirito, non può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,5).

3. L’ha fatto perché essa è quantomai adatta a simboleggiare la vita (se non c’è acqua non c’è vita) e anche per simboleggiare la purificazione che viene attuata con questo sacramento che di suo elimina ogni peccato.

4. Inoltre l’acqua rimanda all’acqua uscita dal costato di Cristo morente sulla croce. È dal suo cuore, dalla sua volontà salvifica universale, che gli effetti purificatori della sua passione vengono applicati a ciascuno di noi.

5. Sebbene la parola battezzo significhi immergo, tuttavia si può battezzare anche limitandosi all’infusione dell’acqua e addirittura anche all’aspersione fatta con l’acqua (sebbene l’attuale codice di diritto canonico non preveda più questa possibilità.
Scrive San Tommaso: “L’acqua si usa nel battesimo per lavare il corpo ed esprimere l’interiore lavacro dai peccati.
Ora, il lavaggio con l’acqua si può fare non solo con l’immersione, ma anche con l’aspersione, o infusione. Quindi, sebbene sia più sicuro battezzare per immersione, essendo questo l’uso più comune, tuttavia il battesimo può essere amministrato anche per aspersione o per infusione, secondo le parole di Ezechiele: “Verserò su di voi acqua pura” (Ez 36,25). Così si legge che abbia battezzato San Lorenzo.
Ciò specialmente in caso di necessità. O perché c’è un gran numero di battezzandi, come negli episodi riferiti dagli Atti, in cui si convertirono in un giorno tremila persone (At 2,41), in un altro cinquemila (At 4,4). Oppure perché la cosa può rendersi necessaria per la scarsità dell’acqua, o per la debolezza del ministro incapace di sostenere il battezzando; o per la debolezza di quest’ultimo, qualora rischiasse la morte per l’immersione. Perciò l’immersione non è indispensabile al battesimo” (Somma teologica, III, 66, 7).

6. Poiché il gesto compiuto da tuo padre non è stato un sacramento, non c’è alcun dubbio sulla validità del sacramento che hai ricevuto quando ti hanno portato in chiesa, né era necessario celebrarlo sub conditione

7. Sui riti esterni da compiere ecco che cosa scrive San Tommaso: “Nel sacramento del battesimo alcuni riti sono indispensabili, e altri servono alla solennità del sacramento. 
Indispensabile è la forma che indica la causa principale del sacramento, il ministro, che ne è la causa strumentale, e l’uso della materia, ossia l’abluzione con l’acqua che indica l’effetto principale del sacramento. 
Invece tutte le altre cose, che la Chiesa osserva nel rito del battesimo, concorrono piuttosto a una certa solennità del sacramento.
Queste cerimonie si usano nel sacramento per tre ragioni.
Primo, per stimolare la devozione dei fedeli e il loro rispetto verso il sacramento. Perché, se si facesse la sola abluzione d’acqua, senza solennità, alcuni facilmente la stimerebbero una comune abluzione.
Secondo, per l’istruzione dei fedeli. I semplici infatti, che non hanno cultura, bisogna istruirli per mezzo di segni sensibili, come pitture e cose simili. E così attraverso le cerimonie dei sacramenti, o vengono istruiti, o vengono sollecitati a informarsi sulle cose che tali simboli sensibili stanno a rappresentare. Siccome quindi intorno al battesimo occorre conoscere alcune altre cose che sono al di fuori del suo effetto principale, era conveniente che queste fossero indicate da alcuni riti esterni.
Terzo, perché mediante le orazioni, le benedizioni e altri riti, si impedisce al demonio di ostacolare l’effetto del sacramento” (Somma teologica, III, 66, 10).

Con l’augurio che il battesimo ricevuto continui a maturare molti frutti di bene per te e per la vita della chiesa, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo