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Quesito

Caro Padre Angelo, mia figlia dice che una persona può anche credere a Dio ma non per forza deve essere un Dio cristiano. Cosa posso risponderle essendo io da sempre credente?


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. L’uomo con le sole risorse della ragione può giungere alla conoscenza di Dio.
Lo dimostra il fatto che anche i pagani in antico e i non cristiani oggi sono in grado di farlo.

2. Lo riconosce anche la Sacra Scrittura: “Ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha manifestato a loro. Infatti le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute” (Rm 1,19-20).
I cieli e la terra infatti sono pieni della sua gloria. Tutto parla di lui.
Sicché la Sacra Scrittura stessa condanna coloro che non l’hanno conosciuto dalle opere da lui fatte: “Davvero stolti per natura tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio, e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è, né, esaminandone le opere, riconobbero l’artefice” (Sap 13,1).
E conclude: “Essi dunque non hanno alcun motivo di scusa” (Rm 1,20).

3. Fin qui tua figlia ha ragione.
Tuttavia la nostra mente da sola non ci dice ancora per quale motivo Dio ci abbia creato, perché si muoia e che cosa ci attenda dopo la morte.
Questo può dirlo solo Dio.
E ce lo dice solo attraverso Gesù Cristo, che è Dio stesso che ha assunto una natura umana.

4. In tutte le altre religioni chi ha parlato sono state solo persone umane che si sono definite profeti.
Gesù Cristo invece non è semplicemente un profeta né è una persona umana.
È Dio e ne ha dato prove schiaccianti attraverso indiscutibili e strepitosi miracoli, attraverso la luminosità della sua dottrina nella quale non vi è ombra di imperfezione e soprattutto attraverso la limpidezza e la santità della sua vita.
Pertanto è l’unico competente a dirci la tutta verità su noi stessi.
Blaise Pascal, convertito a Cristo e affascinato da lui al punto che aveva deciso di scriverne un’enciclopedia, ha detto: “Non solo noi non conosciamo Dio se non per mezzo di Gesù Cristo, ma non conosciamo neppure noi stessi se non per mezzo di Gesù Cristo. Noi non conosciamo la vita, la morte se non per mezzo di Gesù Cristo. Al di fuori di Gesù Cristo non sappiamo che cosa sia la nostra vita, la nostra morte, Dio, noi stessi.
Così, senza la Scrittura, che ha solo Gesù Cristo per oggetto, noi non conosciamo nulla, e non vediamo che oscurità, confusione nella natura di Dio e nella nostra propria natura” (B. PASCAL, Pensieri, 729).

5. Tutte le altre religioni, proprio perché hanno avuto come punto di partenza un uomo mortale, accanto ad alcune verità, portano con sé inesattezze, errori, lacune.
Basterebbe passare in rassegna le loro dottrine per dire: questo è sbagliato, quest’altro non è ammissibile.
Gesù Cristo invece sfida ogni obiezione e ogni suo possibile contraddittore dicendo: “Chi di voi può dimostrare che ho peccato? Se dico la verità, perché non mi credete?” (Gv 8,46).
Chiedi pertanto a tua figlia di dirti in che cosa Gesù Cristo ha sbagliato, in che cosa ci ha ingannato su Dio, su noi stessi, sul senso della nostra vita, sul senso della nostra morte e sul dopo nostro post mortem.
Chiedi a tua figlia come mai i miracoli che Cristo ha compiuto sulla terra per dimostrare la sua divinità li compiano oggi solo coloro ai quali egli li ha garantiti come testimonianza della verità.
Chiedile come mai gli stessi musulmani quando hanno bisogno di qualche grazia, se hanno qualche chiesa cattolica dalle loro parti, vanno da Sant’Antonio oppure dalla Madonna.

6. Chiedi a tua figlia di dirti chi sarebbero gli altri dei all’infuori del Dio cristiano.
Chiedile dove li si può incontrare, che cosa dicono, in che cosa la possono aiutare.
Se non si chiude nel silenzio, temo che possa dire solo degli spropositi.

7. Non dimenticare infine di pregare e di fare dei sacrifici per lei perché possa ricevere forza per aprire la porta a Gesù Cristo che da tanto tempo bussa al suo cuore.

Vi benedico, vi accompagno con la preghiera e vi auguro ogni bene. 
Padre Angelo