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Quesito
Carissimo Padre, mi potrebbe definire il significato delle chiavi nella Bibbia?
Grazie infinite
Lorenzo
Risposta del sacerdote
Caro Lorenzo,
1. nella Sacra Scrittura la chiave in senso figurato, ed è quello che interessa al nostro caso, ha sempre riferimento alla potestà.
Vediamo a quali poteri si fa riferimento.
2. Anzitutto contempliamo Gesù che ha le chiavi della morte e dell’inferno.
Lo dice egli stesso nell’Apocalisse: “Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi” (Ap 1,-17-18).
Qui le chiavi sono il simbolo della potestà suprema che Gesù Cristo ha ottenuto sulla morte e sull’inferno.
Lo ricorda anche a San Paolo quando dice: “Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi” (Rm 14,9).
Lo afferma anche l’autore della lettera agli ebrei quando dice che Cristo è venuto “per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo”(Eb 2,14).
3. Nella Sacra Scrittura, sempre nell’Apocalisse, viene detto di Gesù che “ha la chiave di Davide” (Ap 3,7).
Quest’affermazione rimanda a Isaia 22,22 dove si legge: “Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide: se egli apre, nessuno chiuderà; se egli chiude, nessuno potrà aprire”.
Qui la chiave di Davide indica la potestà sovrana di Gesù, potestà che Egli comunicherà a San Pietro limitatamente alla chiesa pellegrina sulla terra quando gli dice: “A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” (Mt 16,19).
Gli comunica un potere illimitato sicché potrà aprire o chiudere a seconda delle sue determinazioni. La comunione con lui, esplicita o implicita, qui è indicata come necessaria per la salvezza.
4. Anche il demonio possiede una certo potere perché ha la chiave del pozzo dell’abisso.
In Ap 9,1 si legge: “Il quinto angelo suonò la tromba: vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell’Abisso”.
Quest’angelo è l’angelo delle tenebre. Dio gli permette di aprire il luogo dove sono detenuti gli angeli decaduti per tormentare spiritualmente gli uomini (cfr. commento della Bibbia di Gerusalemme ad Ap 9,1 e 9,3).
Il pozzo dell’abisso rappresenta i demoni. Sulla bocca di questo pozzo vi è una porta, come si vede spesso nei pozzi in oriente. Aperta la porta, esce un fumo denso, come dal camino di una fornace ardente.
5. Quest’angelo delle tenebre però non può fare quello che vuole. Perché in Apocalisse 20,1-3 si parla di un Angelo che scende dal cielo e tiene in mano la chiave dell’abisso e una grande catena: “E vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell’Abisso e una grande catena. Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell’Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali deve essere lasciato libero per un po’ di tempo” (Ap 20,1-3).
Il periodo di mille anni secondo Sant’Agostino, San Gregorio Magno e San Girolamo è quello che va dalla prima alla seconda venuta di Cristo.
Gesù con la sua incarnazione e morte ha legato colui che in Matteo 12,29 viene chiamato “uomo forte” o anche “uomo armato”. Il suo potere è limitato e non gode più di tutta quella libertà che aveva prima dell’incarnazione.
6. Infine si parla di chiave in riferimento al potere di conoscere le Scritture e di comunicarle agli uomini.
Gesù ne parla in riferimento ai dottori della legge: “Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito” (Lc 11,52).
Gli scribi che conoscevano le Scritture nell’esercizio del loro insegnamento avrebbero dovuto istruire gli uomini in modo che tutti avessero potuto entrare nel Regno annunciato da Gesù.
Ma essi stessi non vi entrarono e non fecero entrare neanche gli altri.
Con l’augurio che tu possa conoscere le Scritture, entrare nel regno di Dio e far entrare anche molti altri ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo